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Messaggi del 29/09/2011

Presentazione del libro sul Forte San Felice

Post n°916 pubblicato il 29 Settembre 2011 da chioggiatv
 

Un alto muro di mattoni e pietre d’Istria, freddo e impenetrabile, ostacola la vista ai passanti che si recano alla diga la domenica pomeriggio per una boccata d’aria, alle coppiette sedute sugli scogli ad osservare il romantico tramonto sulla laguna, ai temerari pescatori solitari delle fredde giornate d’inverno. Come uno scrigno, dietro quel muro è racchiuso un tesoro d’inestimabile valore; pochi nella vita hanno avuto la possibilità di varcare la soglia proibita, che da sempre reca il cartello “Zona Militare, limite invalicabile”.

Forte San Felice


Quante volte, oltre l’esile pontile, avremmo voluto trovare la porta spalancata, qualche giovane guida ad accoglierci e ad accompagnarci oltre, per capire, per vedere…cosa c’è lì dentro? Cosa si nasconde così gelosamente? Per molti concittadini resta un mistero il contenuto del forte San Felice, che esattamente un anno fa è stato “virtualmente” in mostra presso l’Ex-Monte di Pietà a Chioggia.

Oggi quel lavoro di ricerca storica e di studio architettonico è diventato un libro: “Il forte San Felice e le fortificazioni della laguna meridionale di Venezia”, una guida per tutti gli appassionati e curiosi che desiderano entrare in quel luogo misterioso, e tra le righe vedere e respirare l’aria di uno spazio al limite tra la realtà e il sogno.

 

Libro Forte San Felice



Il forte non è un luogo gelido come nell’immaginario collettivo disegniamo le aree miliari, con i soldati che marciano all’unisono e la tromba che squilla al calar del sole. San Felice è un’isola della laguna di Venezia, una gemma straordinaria custodita e nascosta, entro la quale giace il castello della Luppa, di origini medioevali, che ha il fascino e il carattere dei castelli di montagna, ma poggia il suo basamento nel fango lagunare. Le grosse pietre dello zoccolo non tradiscono le Serenissime origini, e rimandano ad un passato glorioso e battagliero. Sembra la torre di Babele, con giardini pensili e rampicanti che l’avviluppano e l’abbracciano in una stretta letale, insinuando le radici in profondità e strappando i mattoni e le pietre d’Istria, che ritroviamo accatastate ai piedi del castello morente.

dalla Torre del Forte



Tutt’attorno a questa lotta tra natura e architettura, assistono una sequenza di edifici minori, costruiti dagli invasori austriaci e francesi, che dimorarono in questo luogo cibandosi delle rovine della Venezia moribonda. Gli alti bastioni che nascondono da fuori la potente struttura, oggi sono una selva di rovi e canne, alta e impenetrabile, rifugio per molte specie di volatili che nelle migrazioni annuali trova riparo sicuro, lontano da occhi indiscreti. Sotto quel muro passano gallerie e polveriere, interrate dalla sabbia, che talvolta si aprono sulla bocca di porto con finestrelle dalle forme più curiose, oggi tamponate.

Forte San Felice

 Il forte San Felice è il punto di partenza di una “sottile linea rossa” di fortificazioni che proteggevano da sud la laguna di Venezia, molti dei quali sono stati pian piano inglobati nel tessuto urbano della città; vi restano oggi solo i toponimi a ricordo della presenza militare (Campo Cannoni, Ridotto Madonna). Nel libro vengono ricostruiti 14 forti nell’area tra Sottomarina e Brondolo, quando questo fronte era una vera e propria macchina da guerra, composta da infiniti ingranaggi, dove ogni parte era a servizio dell’altra, coordinate da un cuore pulsante con sede al forte San Felice. I murazzi univano idealmente le fortificazioni in un’unica linea trincerata, e fungono oggi da cordone ombelicale per giungere alle porte del forte.

 Piantina Forte San Felice

Le autrici, arch. Alessia Boscolo Nata ed arch. Elisa Antico, presenteranno il libro“Il forte San Felice e le fortificazioni della laguna meridionale di Venezia”, Mercoledì 5 Ottobre, alle ore 21:00 presso l’Auditorium San Nicolò a Chioggia; l’incontro sarà introdotto dal prof. arch. Marco Pretelli, docente presso le facoltà di Architettura di Venezia e Bologna, relatore della tesi di laurea sul forte, nonché autore della prefazione al libro stesso.

 

Forte San Felice

 
 
 

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