ChioggiaTv

Un fotografo "per caso", così abbiamo definito il fotografo del mese: Paolo Fidelfatti!!! Un cognome, una garanzia artistica!

Paolo, parlaci di te…

Sono un 55enne, una persona semplice, mi piace il lavoro, la famiglia, mi piacciono i rapporti umani e soprattutto mi piace osservare quello che mi circonda; sono sposato con una donna meravigliosa che mi sopporta da 33 anni, ho un figlio fantastico e sono nonno di un nipotino di pochi mesi, la mia gioia!

Fotografo per caso, per passione o era nel tuo DNA?

Credo sia una passione trasmessa da mio padre, mi piaceva usare la sua macchina fotografica e all'età di 15 anni i miei fratelli hanno fatto una colletta per aiutarmi a comprare la mia prima “Bencini Comet” obbiettivo fisso; poi, la passione si è sviluppata con l'attrezzatura per lo sviluppo e la stampa in proprio del bianco e nero.(bei tempi quelli...)

Fotografia per te è…

La consapevolezza  di cogliere un attimo che è gia passato un secondo dopo lo scatto, quindi irripetibile. La fotografia offre la possibilità di condividere quell' attimo, non con la fredda cattura dell'obbiettivo, ma con l'occhio di chi vede ed elabora la bellezza e la  presenza di Dio in ogni cosa che ci circonda.Ci sono collezionisti di francobolli o di conchiglie. Io mi sento un collezionista di emozioni

Quali sono i tuoi soggetti preferiti, quelli che ti attirano di più? Cosa sogni di fotografare e non ci sei ancora riuscito?

Amo la natura perche' ci mostra quanta forza e bellezza offre in ogni istante. Amo le persone che con uno sguardo esprimono la loro anima, i loro sentimenti, la loro personalita',  il loro essere. Cose che mostrano quanto profondo sia la somma di tutto questo.

Vorrei fotografare un mondo migliore dove le persone siano tutte più felici.

Che macchina fotografica usi? Cosa non manca mai nella tua borsa (ad es. l’obiettivo che usi di più, flash, qualche trucco del mestiere…)?

Uso da sempre  una reflex Nikon D70 ,uno zoom 70-300 economico, uno zoom 28-70 economico. Un Flash a slitta, un buon cavalletto.
Fondamentale: uso la regola che se non piace a me non piacerà senz'altro agli altri, quindi sono abbastanza critico nei miei confronti. In tutte le occasioni ricordo a me stesso di usare il cervello e non il dito prima di scattare...
Prediligo il 70-300, anche se non luminoso, perchè mi permette di cercare i particolari. Poi sono innamorato del  filtro polarizzatore che uso per i paesaggi. Un consiglio che posso dare è di documentarsi su tutto quello che piace, approfondire gli argomenti aiuta a cogliere i lati nascosti e le tecniche di ripresa, una cosa che mi è stata insegnata è:  “Gira intorno al soggetto studialo, non fermarti al primo approccio”  e questo è molto utile.

La fotografia a cui sei più legato, quella di cui vai più orgoglioso per qualche motivo?

Non c'è una foto in particolare, tutte piu' o meno rappresentano e mi ricordano un determinato momento, da quelle fatte con l'acqua alta del '79 a quelle fatte agli amici del Kite Surf.
La mia più grande soddisfazione è quando la foto riesce a trasmettere le stesse emozioni che mi ha dato.

Un saluto agli amici di ChioggiaTv!

Con molta umiltà saluto tutti i fotoamatori e i professionisti della fotografia. Ricordo ai dilettanti, che i professionisti vivono e lavorano con la fotografia e quindi bisogna rispettare la loro professionalità e i loro spazi  senza “rubare loro il mestiere”, e ricordo a tutti che una fotografia non ha bisogno di parole ma trasmette emozioni in tutte le lingue del mondo.

Un abbraccio. Paolo Fidelfatti.

di Chiara Tiozzo