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Cineforum 2016/2017 | 29 novembre 2016

Foto di cineforumborgo

AVE, CESARE!

Titolo originale: Hail, Caesar!
Regia: Ethan Coen, Joel Coen
Soggetto: Ethan Coen, Joel Coen
Sceneggiatura: Ethan Coen, Joel Coen
Fotografia: Roger Deakins
Musiche: Carter Burwell
Montaggio: Roderick Jaynes (Ethan Coen, Joel Coen)
Scenografia: Jess Gonchor
Arredamento: Nancy Haigh
Costumi: Mary Zophres
Effetti: Dan Schrecker
Interpreti: Josh Brolin (Eddie Mannix), George Clooney (Baird Whitlock), Alden Ehrenreich (Hobie Doyle), Ralph Fiennes (Laurence Laurentz), Jonah Hill (Joe Silverman), Scarlett Johansson (DeeAnna Moran), Frances McDormand (C.C. Calhoun), Tilda Swinton (Thora Thacker/Thessaly Thacker), Channing Tatum (Burt Gurney), Veronica Osorio (Carlotta Valdez), Michael Gambon (narratore), Heather Goldenhersh (Natalie), Alison Pill (sig.ra Mannix), Clancy Brown (Gracchus), John Bluthal (professor Marcuse), Alex Karpovsky (sig. Smitrovich), Geoffrey Cantor (Sid Siegelstein), Christopher Lambert (Arne Slessum), Basil Hoffman (Stu Schwartz), Natasha Bassett (Gloria DeLamour), Fred Melamed (Fred), Mather Zickel (Chunk Mulligan), Clement von Franckenstein (senatore Sestimus Amydias), Jacob Witkin (Saul of Tarsus), Emily Beecham (Dierdre), Dolph Lundgren (comandante sottomarino) (non accreditato)
Produzione: Joel e Ethan Coen, Eric Fellner, Tim Bevan per Working Title Films/Mike Zoss Productions
Distribuzione: Universal Pictures International Italy
Durata: 106'
Origine: U.S.A., 2016

Il lavoro di Eddie Mannix come "fixer" dello studio inizia ancor prima dell'alba, quando deve arrivare prima della polizia per scongiurare l'arresto di una delle stelle della Capitol Pictures fermata per comportamenti poco ortodossi. Un lavoro mai noioso e senza orari.  Ogni film prodotto dallo studio porta grane e Mannix ha il gravoso compito di trovare una soluzione per tutto…
Se qualcuno vi dirà che “Ave, Cesare!”, il nuovo lavoro dei fratelli Coen, è ‘solo’ un amabile scherzo cinefilo non credetegli: andate a vedere il film e poi toglietegli il saluto. Essendo ambientato nella Hollywood del 1951, e mescolando personaggi autentici ad altri di finzione, “Ave, Cesare!” è ‘anche’ un amabile scherzo cinefilo, come no? Ma quella è la crosta, l’apparenza, lo zucchero sulla punta del cucchiaino che aiuta il bimbo recalcitrante a ingoiare la medicina. E la medicina è quanto di più salvifico si possa vedere al cinema di questi tempi, cura lo spirito e la mente, fa bene al cuore e al cervello. “Ave, Cesare!” conferma come Joel e Ethan Coen siano due filosofi che si divertono a travestirsi da mattacchioni.
Ave, Cesare!” è, a prima vista, il film gemello di “Barton Fink”. Anche là eravamo a Hollywood, dieci anni prima, nel 1941; e anche in quel film il gioco dei personaggi ‘a chiave’, che alludevano a persone reali, era molto sfizioso. Il protagonista Barton Fink era il commediografo Clifford Odets, lo scrittore ubriacone W. P. Mayhew era William Faulkner, e così via. Il punto di vista era però ‘esterno’: uno scrittore di teatro, politicamente impegnato, che viene assunto da una major hollywoodiana ed è costretto a svendere il proprio talento. “Ave, Cesare!” è invece tutto ‘dentro’ la macchina-cinema: Eddie Mannix (che fu davvero, per decenni, produttore esecutivo alla Metro-Goldwyn-Mayer ed era realmente soprannominato ‘the fixer’, l’aggiustatore) lavora per una major, anzi, ‘è’ quella major. Deve rispondere ai miliardari newyorkesi che finanziano la baracca, ma senza di lui la Capitol Pictures non esisterebbe.
Altra differenza: Mannix è cattolico, non ebreo come Fink (e come i Coen, e come quasi tutti i produttori della vecchia Hollywood). Potrebbe sembrare un dettaglio, invece è il cuore del film: “Ave, Cesare!” si apre e si chiude con Mannix che va in chiesa a confessarsi. Da uomo pio che frequenta Babilonia, ha una sua idea personale del peccato: dice compulsivamente al confessore che ha mentito a sua moglie promettendole di smettere di fumare. E quello sarebbe un peccato? In realtà Mannix affronta ogni giorno, e senza il minimo scrupolo, ‘peccati’ ben più gravi. DeeAnna Moran, bisbetica starlet di musical acquatici (Esther Williams, come no?), è ad esempio alle prese con una gravidanza indesiderata. È ‘quasi’ sicura di sapere chi sia il padre ma allo studio serve un matrimonio di facciata: ci pensa Mannix. Hobie Doyle, divo western di serie Z, sta girando la sua prima commedia sofisticata con il regista omosessuale Laurence Laurentz (George Cukor, al 99%) e i due non si pigliano neanche un po’: di nuovo, ci pensa Mannix. Il superdivo Baird Whitlock (un simil-Clark Gable che George Clooney interpreta con mirabile ironia) sta girando un film sulla passione di Gesù in cui è un centurione romano folgorato dalla fede; ma un bel giorno scompare, rapito da un gruppo di sceneggiatori comunisti (capeggiati da Herbert Marcuse, altro personaggio vero… ma forse il più inventato di tutti!) che chiedono 100.000 dollari di riscatto da devolvere all’Urss. Anche qui, ci pensa Mannix, ma è un caso assai complesso: quando Whitlock torna all’ovile è diventato più comunista di Marcuse, e andrà riportato alla vera ‘fede’, quella dello show-business.
Si parla di Gesù, della croce, del peccato, di un’altra fede che all’epoca andava forte - il comunismo… C’è una strepitosa scena in cui Mannix convoca allo studio quattro religiosi per sottoporre loro la sceneggiatura del film evangelico. Sono un rabbino, un pastore protestante, un prete cattolico, un pope ortodosso: Mannix è preoccupato che il film non offenda nessuno, e scopre che offende tutti! Il tema dell’intolleranza religiosa percorre “Ave, Cesare!” come un fiume carsico, e lo rende il film gemello di “A Serious Man”: forse il capolavoro dei Coen, la più potente analisi dell’identità ebraica che il cinema ci abbia mai regalato. Che poi faccia anche ridere, “Ave, Cesare!”, è una benedizione per noi spettatori: ma è quasi secondario.
Alberto Crespi, L’Unità

JOEL COEN, ETHAN COEN
Filmografia:
Blood simple - Sangue facile (1984), Arizona Junior (1987), Crocevia della morte (1990), Barton Fink - E' successo a Hollywood (1991), Mister Hula Hoop (1994), Fargo (1996), Il grande Lebowski (1998), Fratello, dove sei? (2000), L'uomo che non c'era (2001), Prima ti sposo, poi ti rovino (2003), Ladykillers (2004), Paris, je t'aime (1 ep.) (2006), Chacun son cinéma (1 ep.) (2007), Non è un paese per vecchi (2007), Burn after reading - A prova di spia (2008), A serious man (2009), Il Grinta (2010), A proposito di Davis (2012), Ave, Cesare! (2016)

Martedì 6 dicembre 2016:
DHEEPAN - UNA NUOVA VITA di Jacques Audiard, con Antonythasan Jesuthasan, Kalieaswari Srinivasan, Claudine Vinasithamby, Vincent Rottiers

 

 
 
 
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Data di creazione: 29/09/2007
 

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