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Post n°55 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da cineforumborgo
BIÙTIFUL CAUNTRI Regia: Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio, Giuseppe Ruggiero Un film-documentario a tre voci. Una è di una nota e spesso premiata montatrice, Esmeralda Calabria. Un'altra è di un regista anche docente di linguaggio del cinema in Campania, Andrea D'Ambrosio. La terza è di un giornalista responsabile della comunicazione di Legambiente Campania, Peppe Ruggiero. L'argomento sembrerebbe arcinoto perché stampa e TV se ne occupano quasi quotidianamente, l'emergenza rifiuti in Campania; il film invece - oggettivo, cronistico, senza un solo dato non accertato - ce lo ripropone sviscerandolo in tutti i suoi aspetti. Dal vero, ascoltando i tanti che ne sono vittime e i magistrati che, commentandolo, non esitano a mettere bene in chiaro le responsabilità di tutti, la camorra (anche con intercettazioni telefoniche), l'imprenditoria deviata, pronta, come la camorra, a ricavare ingenti guadagni dalla gestione delle discariche abusive, e infine, non per ultime, le istituzioni colluse, contro le quali solo adesso la legge sembra muoversi. A un mare di parole sull'emergenza rifiuti («dovremo, faremo...») si arriva ai fatti con “Biùtiful Cauntri” di Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio, Peppe Ruggiero, rispettivamente montatrice, cineasta e giornalista, uniti con l'obiettivo di smistare almeno un po’ teoricamente queste discariche, pantani inquinati, copertoni nascosti dalle frasche, animali avvelenati. Quello che non ci dice mai la televisione pur con i suoi continui servizi che aggiungono ulteriore immondizia mediatica (la colpa è dei napoletani, sembra essere sempre la conclusione) ce lo può dare il cinema e, a dimostrazione di quanto il livello dei documentari in Italia sia molto più alto dei film di finzione per lo più pilotati dalle produzioni, il film esce in pellicola nella sale ((Lumière & Co), un film potente e drammatico. Ai tre registi si aggiunge come protagonista Raffaele Del Giudice, responsabile del circolo campano di Legambiente che ci accompagna nella zona di Acerra, Qualiano, Giugliano, Villaricca, tutti comuni a 25 km da Napoli. Si pedinano gli scaricatori di rifiuti che ogni due o tre giorni arrivano con i camion. I colpevoli? Li possiamo facilmente individuare attraverso le intercettazioni telefoniche: voci dall'accento del nord prendono contatti con altri dall'accento campano, ovvero gli industriali furboni azzerano i costi dello smaltimento con le organizzazioni camorristiche che aggiungono al loro portfolio miliardario, accanto a droga e prostituzione, anche i rifiuti tossici. Un nome emerge tra i responsabili, la Fibe Impregilo, vincitrice di gara d'appalto nel 2000 accusata di «truffa e frode in pubbliche forniture». Si ripete il sacco del Meridione dei tempi dell'Unità (mai risarcito). La militanza di Del Giudice dura da anni contro le discariche abusive. Obiettivo principale, che sia riconosciuto il reato contro l'ambiente. Nell'inferno del territorio, come dopo una battaglia, un periodo di pestilenza, si aggirano i pastori e i contadini, che tengono a freno la disperazione con grande dignità e amore per una terra che avevano i nonni e i padri prima di loro, raccogliendo le bestie avvelenate, distruggendo il raccolto. ESMERALDA CALABRIA, ANDREA D’AMBROSIO E GIUSEPPE RUGGIERO
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