"Ti bacio sino al silenzio dell'orizzonte ed io sto nell'infinito"
Non voglio scriverti parole che profumano poesia
Perché la poesia è volo
E nel volo vi è l’inganno
di sconfinato ardore
che a volte,prende l’anima
e la strugge
Non voglio scriverti
parole d’orizzonte
che intravedono sogni
a luminare in dissolvenza
voglio soltanto dirti che ti amo
cosi semplicemente
che mi scoppia il cuore
Cristina Khay
Perché la poesia è volo
E nel volo vi è l’inganno
di sconfinato ardore
che a volte,prende l’anima
e la strugge
Non voglio scriverti
parole d’orizzonte
che intravedono sogni
a luminare in dissolvenza
voglio soltanto dirti che ti amo
cosi semplicemente
che mi scoppia il cuore
Cristina Khay
vorrei...vorrei che le tue labbra nn smettessero mai di sfiorare le mie...
vorrei che il tuo caldo abbraccio mi proteggesse da tutto quello che mi circonda e che mi rassicurasse.
vorrei addormentarmi accanto al tuo corpo e svegliarmi come se fossi appena nata...
vorrei restare li ferma a guardare il tuo corpo mentre respira profondamente....
vorrei vorrei...
vorrei ascoltare la tua voce profonda che sussurra il mio nome....
vorrei che i tuoi occhi mi guardassero per un istante e mi dicessero,ti amo...
vorrei che questo momento non finisse mai,
vorrei vorrei...
basta con i vorrei...
......per te, che sei impresso come un tatuaggio sulla mia pelle. Nascosto, in mille gesti e parole che neanche posso dirti lasciandoti ancora la facoltà di scegliermi, dopo aver vissuto. E l’unico momento in cui qualcosa, un barlume o un raggio esce sconfinando la realtà è quando parlo di te. Quando gli occhi miei verdi diventano magnetici e il brillare, non compete più ai diamanti. Quando ti do la buonanotte prima di addormentarmi, anche se non puoi sentirla perché non vuoi
Post n°135 pubblicato il 07 Ottobre 2013 da comeinogniora
L'invidia è la più degradante delle emozioni negative. Quindi care navigatrici, spendete il vostro tempo nella cura di voi stesse. Con il cuore Carmen |
Post n°134 pubblicato il 18 Agosto 2012 da comeinogniora
Noi la vita la annusiamo in tutti i posti, ma lei passa senza neanche un ciao L. Dalla |
Post n°133 pubblicato il 27 Giugno 2012 da comeinogniora
"- Non è quello che dici: è quello che non dici. da Vi presento Joe Black |
Post n°131 pubblicato il 28 Novembre 2011 da comeinogniora
Libermente tratto da " Mr Hyde" "Mi alzo, mi preparo, vado a lavoro, lavoro anche, mangio, rientro a lavoro e poi rientro a casa e fino a che vado a letto il pensiero è sempre lì che gira e rigira e non mi lascia. Dopo un paio di giorni che ha girato nella mia testa mi sono reso conto che c'era e c'è ancora. Dopo un paio di giorni ho iniziato a pensare che dovrei scriverlo da qualche parte questo pensiero o raccontarlo a qualcuno. Così, magari, se ne va e mi lascia un po' di spazio libero nella testa (guai a chi fa battute). E la mattina quando mi sveglio ho due pensieri fissi nella testa. Mi sveglio, mi lavo, vado a lavoro, lavoro, mangio, rientro a lavoro e poi a casa fino a che vado a letto e questi due pensieri si alternano. Prima il primo e poi l'altro. A volte si sovrappongono. Il primo pensiero e poi l'intento di scriverlo o di raccontarlo. Ma dove lo scrivo? A chi lo racconto? E così inizio a pensare che ho bisogno di carta e penna oppure chiamare Ellend per raccontarle il mio pensiero e puntualmente dimentico di fare tutto questo e puntualmente penso al mio pensiero e poi al fatto che dovrei scriverlo o raccontarlo che ho bisogno di carta e penna che ho bisogno delle orecchie di Ellend. Vado a letto. Sogno che sto raccontando a Ellend del mio pensiero scrivendolo nelle curve delle sue orecchie quando mi rendo conto che è una cosa assurda. Le penne non hanno una punta così sottile per scrivere nelle pieghe di un orecchio. Mi sveglio e penso che dovrei raccontarle il sogno perchè è troppo buffo. Ma prima devo raccontarle questo pensiero che mi assilla e visto che appena sveglia non è il massimo come ascoltatrice (e chi lo è!?!) penso che potrei scrivere il biglietto come avevo già deciso e lasciarlo vicino al letto. Mi lavo, mi vesto, esco e ricordo di aver dimenticato di scrivere il biglietto e di avere un pensiero da raccontare e scrivere e un sogno troppo buffo che non posso tenere solo per me. Vado a lavoro, mangio, rientro, lavoro di nuovo e torno a casa. Apro bocca e inizio a dire a Ellend che in questi giorni alcuni pensieri mi assillano quando la gatta mi sale sulle gambe e inizia a fare le fusa e Ellend fa lo sguardo dolce e io arranco come un uomo che sta perdendo il treno della vita per togliermi questo pensiero del pensiero che penso continuamente alternandolo ad altri pensieri ad esso correlati. Perdo il treno e il pensiero rigira sempre nella testa e ora inizio a pensare che questo pensiero non mi lascerà mai finchè non decido di scriverlo qui... ma ho dimenticato cos'era 'sto pensiero così ogni sera torno a letto pensando di svegliarmi e ricordare quel pensiero senza il quale tutti gli altri non hanno senso e non posso raccontarli" Domenica, 27.11.2011 Giornate come questa sono rare... sono particolari. Intrise di tristezza ma di quella tristezza corroborante, che ti spinge ad essere fattiva. Ho fatto mille cose oggi... ho cercato di far contenta la mia famiglia , ma ho ricevuto comunque musi lunghi e lamentele. Pazienza. Continuo a fare male ma ci sono abituata. Ho messo ordine fra i miei libri, pagine e pagine scritte, molte delle quali non ancora lette (che gioia mi da questo pensiero...), molte delle quali con pezzi di me dentro... sottolineature precise ed ordinate. E a volte ricalcate... a fare di una parola, un concetto, una storia... un mio concetto, una mia parola, la mia storia. Ho ascoltato mia madre... stringendomi il polso quasi a volermelo spezzare... il mio sciocco, inutile, patetico desiderio di avere una speranza. Ho atteso. Ho riflettuto... ma senza accanimento, senza averne un particolare desiderio. In una giornata come questa non sono io a gestire i miei pensieri, sono piuttosto loro a sedermisi di fronte... a fissarmi negli occhi e ad attendere che ne faccia qualcosa. E cosa mai potrei farci con questi pensieri? Con queste sensazioni? Con queste lacrime? Niente. Non ho voglia di farci niente. Sono propensa al mutismo in una giornata come questa. Io non sopporto l'idea che la mia tristezza non sia capita da chi la deve capire. Che sia dirottata. Insabbiata. Non lo sopporto. Eppure non ho nessuna voglia di spiegarla. Nessuna intenzione di spiegarla. Non ho voglia di parlare in una giornata come questa. Passata a sfiorare con lo sguardo quei miei pensieri muti e fissi su di me, passata a vivermi l'innaturale sensazione di indolenza, quella che mi serve per lasciarli lì... Assurdamente soddisfatta di questa pigrizia emotiva e neuronale... accadono cose davvero incredibili... in una giornata come questa. E se io non fossi io... e mi conoscessi anche solo un po'... non dormirei sonni tranquilli. Ma non voglio scappare. Voglio resistere. |
Post n°130 pubblicato il 18 Novembre 2011 da comeinogniora
"La differenza tra me e te ( T. Ferro) Esiste una differenza inconciliabile tra uomo e donna su di un aspetto secondario ma cruciale della vita quotidiana e cioè sul diverbio del modo di appendere il rotolo della carta igienica, se rasente alla parete o sporgente verso l'esterno.F. A.Tablereader nel suo famoso studio statistico sul “Modo d’appendere il rotolo della carta igienica”, ha analizzato un’enorme quantità di materiale desunto da questionari giuntigli da tre diversi continenti. L’85 per cento di tutte le donne fissa il rotolo in modo che la carta si svolga posteriormente lungo la parete. Al contrario quasi tutti gli uomini (una percentuale altissima, ben il 96%!) preferisce far pendere la carta dal lato rivolto verso l’utente. Tralascio la spiegazione ;-)))) Altra enorme differenza è il senso dell’orientamento. In compenso negli uomini è minore la capacità di comprendere linguaggi poco articolati, quali quelli dei bambini piccoli, abilità nella quale la donna è di molto superiore. Una piccola differenza, la si scopre chiedendo ad una persona di guardarsi le unghie. La donna lo farà allungando la mano e guardandola da sopra, per vederne il dorso e l’effetto che fanno le dita a mano aperta, simulando il comportamento di un estraneo che stia osservando le sue unghie. Se si fa la stessa richiesta ad un uomo, questi piegherà la propria mano a pugno e porrà davanti ai propri occhi le dita piegate. Egli controlla la sua mano come la vedrebbe lui stesso, e non come la vedrebbero gli altri. C’è inoltre una cosetta su maglioni e magliette. Un uomo si leva questi indumenti mettendo una mano dietro il proprio collo, afferrandoli e tirandoli via dalla testa. La donna incrocerà le braccia, afferrerà i due lembi della maglia e la tirerà verso l’alto. Per finire: il “Pomo d’Adamo”, detto anche “gozzo”. Questo carattere sessuale secondario, è diventato oggi un indizio in qualche modo utile; si possono incontrare, in autobus o a una festa, dei trans molto ritoccati da chirurghi ed ormoni, tanto da rendere difficile l’attribuzione ad un genere o all’altro. Ecco allora che il “Pomo d’Adamo” può trarre d’impaccio, visto che il gozzo è complesso da riprodurre e quasi impossibile da eliminare. Che io sappia non esiste una specifica “chirurgia estetica del collo” Sembra ci sia anche una discriminante cerebrale tra maschi e femmine. Una differenza nel modo di ragionare, di affrontare problemi e trovare soluzioni. L’uomo ha una mente detta “lineare”, si impegna fino in fondo su una e una cosa soltanto, che assorbe tutta intera la sua attenzione. La donna ha invece un cosiddetto “pensiero circolare”, che la mette in grado di eseguire più compiti e diversificati tra loro. Identificare questa benedetta differenza fra uomini e donne è fondamentale per quel che riguarda l’amore. Senza un’acuta percezione delle differenze caratteriali, non c’è pace ma io penso che l’Amore per quanto abbia tante, innumerevoli sfaccettature debba concretizzarsi nell’essere unico. |
Post n°129 pubblicato il 15 Novembre 2011 da comeinogniora
Parla in fretta e non pensar se quel che dici può far male perché mai io dovrei fingere di essere fragile come tu mi vuoi il tuo nasconderti in silenzi mille volte già concessi tanto poi tu lo sai riuscirei sempre a convincermi che tutto scorre.... ...tutto scorre tutto passa tutto ti sembra li davanti a te e tutto scorre via in fretta...
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Post n°128 pubblicato il 14 Novembre 2011 da comeinogniora
La testa delle volte da il via ad un serie di pensieri inaspettati E'come una cinepresa pronta a girare il film della mia vita, quella vita che risuona chiassosa dentro di me Tu parlami, ti prego, parlami. Non smettere di parlare, di suonare, di ritmare vocali e sillabe, virgole e periodi. Parlami ancora. Parlami per sempre. Anche se sei già andato via, anche se non vuoi più farlo, tu continua a parlare. Io saprò ascoltarti. Io sarò l'unica ad esserne capace, te lo prometto |
Post n°127 pubblicato il 13 Novembre 2011 da comeinogniora
Ti ho scritto parole che solo se le avessi pronunciate tu,su labbra nell inchiostro intinto,sarei fuoco e sconfinato sole di riverberi,andrei per piazze a ridere a fermare i passanti , a raccontare quanto d immenso amore sono amata ,se fossi stato tu a scriverle ,di memoria e di fiamma invece ho pianto di me la notte,ho pianto i tuoi silenzi Ho fatto un fascio allora di quegli ardenti miei remoti suoni inascoltati . col filo d un residuo sogno li ho legati e poi ne ho fatto un fascio ,ai piedi di un altare a Dio in silenzio finalmente anch io chiedendo la ragione di questo spreco d anima il motivo di questo desolato e vano attendere...... LIBBY HAWELL |
Post n°126 pubblicato il 09 Novembre 2011 da comeinogniora
Volevo essere il vento, nient’altro che il vento, nulla più che un vento forte, Instancabile,indomabile, caldo d’inverno e fresco d’estate, un vento più bello, raro, amabile, un vento trasparente ma sempre desiderabile, un vento che tu potessi chiamare come non fai più adesso, un vento che tu potessi trovare come non ti trovo più adesso, un vento sottile e soffice per essere con te nel sonno, mentre studi e mentre pensi, un vento che raccogliesse i tuoi sogni e li portasse lassù…dove si avverano, un vento che ti faccia da ombra ad ogni passo e ogni attimo, un vento caldo che soffia dolcemente nel tuo cuore, che spazza via le tue paure, le tue insicurezze,le tue lacrime, un vento che non conoscerai mai e ti faccia capire quanto ti amo. (Dal web) |
Post n°125 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da comeinogniora
L'uomo e il mare |
Post n°124 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da comeinogniora
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Post n°123 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da comeinogniora
S'ode ancora il mare |
Post n°122 pubblicato il 13 Ottobre 2011 da comeinogniora
Stasera, più che mai mia manca il tuo abbraccio.... "Chissà per quale azzurra volontà, (M. MASINI)
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Post n°121 pubblicato il 13 Ottobre 2011 da comeinogniora
L'emozioni non hanno misure... .di tenerti compagnia...di renderti felice... Quante ne ho perse per strada ... quante me ne hanno ammazzate .......... |
Post n°120 pubblicato il 11 Ottobre 2011 da comeinogniora
Nei sogni miei... quello di cui sono certa... è che ci sono legami indissolubili... scivolano nell'anima e si spargono nelle sue pieghe riempiendo così quegli spazi che il dolore e le ferite passate avevano lasciato ... vuoti e inariditi... e arrivano giù giù fino in fondo al cuore... Ci sono dei legami per i quali lottiamo... li screditiamo... li congeliamo dando il peggio di noi e persino li rinneghiamo pensando di poterci salvare dalle forti emozioni che ci fanno tremare la voce... e ci stringono lo stomaco come un pugno chiuso e ci fanno soffocare... Non serve difendersi con mille scudi... non serve ancorarsi alla ragione... non si può più parlare di bianco o nero perchè quando si "sente" tutto diventa confusione... non ci sono più confini definiti e nel turbinio delle emozioni capisci che l'unica cosa che puoi fare è arrenderti alla sua forza... o essere così folle da mandarlo a quel paese ma continuerà a vivere dentro di noi, ricordandoci peraltro la codardia di aver sopravissuto e mai vissuto... |
Post n°117 pubblicato il 12 Settembre 2011 da comeinogniora
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Post n°116 pubblicato il 11 Settembre 2011 da comeinogniora
Alla luce di cosa pateticamente era fondato il nostro rapporto mi chiedo con curiosità Cosa sarà stato a tenerci uniti in questo tempo!? Quale era il collante della nostra unione? Abitudine? Noia? Opportunismo affettivo? Qualcuno ha finto così bene, ha partecipato attivamente alla schiera degli ipocriti per puro compiacimento? Non riesco a dare una lettura diversa a quel che e stato il nostro sentirci quotidiano. Non riesco a capire la nostra unione simbiotica da cosa era determinata. Il tempo da spesso risposte molto più aderenti alla realtà, ma mi chiedo come sia stato possibile fingere un attaccamento che non esisteva. Ne è una prova lampante la serenità con cui hai rinunciato a vederci...è questo che traspare, purtroppo! Sarà pur vero che la lontananza ha il potere di rendere non necessaria la presenza fisica di uno dei soggetti, ma credo che se due persone non si incontrano mai è solo e sempre perché uno dei due pur non dicendolo non ne ha tutta questa voglia. Che strana alchimia il cervello umano, ti costringe a mentire a te stesso con la stessa facilità con cui ti pone una verità scomoda. Sicuramente quel sentimento forte di cui tanto ti vantavi era frutto solo di fantasie ! Per il timore di una solitudine individuale hai vissuto una solitudine condivisa, nell’attesa che un destino benevolo ti fornisse qualcosa di meglio su cui concentrarti. Che pena, che immaturità, che perfetta regressione di infantilismo. Chi potrebbe credere ad una dichiarazione di amicizia vedendo la facilità con cui hai fatto scendere dal treno della tua vita persone che sino a ieri condividevano con te gioie,segreti,allegria, noia, affetto, bel tempo e temporali. Sono stata troppo piena di me,troppo convinta di essere unica, di essere indispensabile, per la mia sincerità, per la mia intelligenza esono diventata attaccabile senza perdere però la facoltà di giudicare ciò che hai fatto non certo ciò che hai detto. Di questo passo prima o poi pagherai la tua incoerenza.... mi hai persa non quando hai scoperto che il nostro percorso affettivo non aveva futuro ma quando hai colpevolmente gettato alle ortiche il tempo delle nostre sensazioni dei nostri dialoghi della nostra “presenza” vicino all’altro. Tanto tempo per costruire un futuro da anime adulte e consapevoli separate e demolite in un istante. E' penoso doverlo ammettere ma è doveroso alla luce della situazione attuale prendere atto che il destino coadiuvato dalla tua futilità ha deciso che noi non si condivida più nulla nemmeno il semplice rapporto superficiale. Sei dannoso e ipocrita e anche se tardivamente vorrei evitare di ricadere con altre persone nello stesso errore. Forse non tutti meritano che si possa giocare con i loro sentimenti,forse la coerenza non e così rara, il fatto che tu non lo sia stato non significa che non possa incontrarla in altri. C. |
Post n°115 pubblicato il 10 Settembre 2011 da comeinogniora
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Post n°114 pubblicato il 24 Agosto 2011 da comeinogniora
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Post n°113 pubblicato il 21 Luglio 2011 da comeinogniora
Come è lento il mio tempo ora e tu come passi questo tempo? Quanti passi hai contato, se nel cielo hai visto la luna hai creduto che potevamo essere insieme e lasciarci illuminare dalla sua luce? Sognare di tenere la Tua mano è stato un privilegio per il mio cuore sentendo le Tue parole sorreggevo il mio animo e nel buio di quel silenzio lasciavo che fossi Tu a dirigere, avrei fermato ogni muscolo, ogni respiro, il mio sangue l'avrei ghiacciato pur di non perdere ogni sillaba dello Tua voce L'avrei donato pur di fermare per un solo l'istante i tuoi occhi nel mio sguardo Ora sono sola nella nuvola che mi avvolge nella neve che si scioglie nella sabbia che brucia come il mio amore che non si da pace e spera. |
ULTIMI COMMENTI
Come descriverti la voglia che ogni tanto
di Te mi assale?
Vorrei che il tempo fosse fermo e Tu ,
tra le mie braccia,
ora,
nell'infinito incanto degli attimi preziosi
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Inviato da: comeinogniora
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