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Articolo pubblicato l'8 settembre 2012

Post n°37 pubblicato il 27 Settembre 2012 da Comitato_Laghetto

Rassegna Stampa

 
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Il testo del volantino in distribuzione nel quartiere

Post n°35 pubblicato il 25 Giugno 2012 da Comitato_Laghetto

LAGHETTO: dall’ex PP10 all’ex GREEN WAY

La grande mobilitazione dei mesi scorsi si è conclusa con il congelamento del progetto GREEN WAY, promessa ottenuta dai residenti durante l’assemblea del 13 febbraio. Il Sindaco ha espresso l’intenzione di “chiudere la questione” attraverso un percorso aperto al quartiere di “urbanistica partecipata”: il PAT individua infatti a sud di Laghetto una zona di sviluppo preferenziale della città.
Lo scorso 10 maggio il Sindaco (con assessore e dirigente dell’Urbanistica) ha incontrato alcuni rappresentanti del  Comitato di Laghetto, di S. Bortolo e dei commercianti locali, precisando:
- Il GREEN WAY è archiviato, bisogna procedere con una nuova progettazione partendo dalle esigenze del quartiere entro ottobre (decisamente ottimistica come data), questo attraverso un tavolo urbanistico con la partecipazione di proprietari, residenti, commercianti, ecc. aiutati da un gruppo di mediatori professionisti.
- L'Amministrazione conferma la volontà di realizzare la struttura per anziani (RSA di circa 120 posti letto) per la quale c’è già l’accordo tra IPAB- Comune e Regione.
- La realtà commerciale esistente (A&O) potrebbe essere ampliata  nel sito attuale se si trova una soluzione al problema dello standard di parcheggi.
I rappresentanti presenti hanno sollevato una serie di perplessità, ma in sostanza non si sono opposti al confronto tramite il tavolo tecnico; ogni ipotesi sarà portata in assemblea di quartiere ed in questa sede valutata.
Abbiamo richiesto di ottenere una serie di dati riguardanti il traffico, l’inquinamento, le falde e le fognature del quadrante nord della città. Tutto ciò al fine di meglio valutare i presupposti di sviluppo urbanistico, anche nella  prospettiva dell’apertura della nuova base militare.

Link all'area progetti del PAT http://www.vicenzaforumcenter.it/progetti/241-2715.html

 
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Estratto di un'intervista di Alessio Mannino / Nuova Vicenza con l’Arch. Carta del 31/5

Post n°34 pubblicato il 21 Giugno 2012 da Comitato_Laghetto

omississ

Veniamo alla polpa. Green Way stoppato e rinviato da Variati a dopo le elezioni comunali dell’anno prossimo. Sarete, lei e i Fioretto, almeno un po’ incazzati come lo è il consigliere ciceriano Pigato anche lui interessato al piano, o no?
Certo che siamo incazzati, e i Fioretto stanno pensando di adire le vie legali. Lì però si sapeva che il quartiere non voleva nulla di nulla. Il problema è che c’è stata una visione diversa fra l’assessorato all’urbanistica e il sindaco.
In effetti si è notato che mentre la Lazzari, subito l’esplosione della protesta, ha puntato i piedi, Variati ha scelto un approccio più morbido fino a congelare tutto. Lei però è o non è il deus ex machina dietro le quinte del Green Way? Non è stato lei a portare in dote l’archistar Cucinella come firma del progetto?
No, lo ha suggerito un altro proprietario. Nella fattispecie credo l’architetto Michelotti che aveva lavorato con lui, e che rappresenta Pigato. In ogni caso, a Laghetto è mancata la politica. Alla fine ce ne siamo andati con le pive nel sacco.
Variati ha capito che avrebbe perso voti.
Ma certo, il sindaco sa benissimo che è un serbatoio di voti. Ma io penso tenterà un percorso soft coi comitati, perchè sa anche che i diritti privati lì ci sono. Un po’ come hanno fatto a San Pio X. Utilizzeranno lo stesso staff, Frammenti, magari legando la questione Laghetto col quartiere San Bortolo. Se non ci saranno scintille, bene, altrimenti si farà un piano interventi ad hoc per quell’area. Ma sono ipotesi mie, si chiaro.
Insomma per lei si prepara un bis di indoramento della pillola. Ma mi dica la verità: se nell’aprile dell’anno scorso la bozza del Green Way non fosse uscita sulla stampa, di lì a poco si sarebbe firmata la convenzione senza colpo ferire, non è vero? Lo so da fonte certa.
Io ricordo un incontro col sindaco, la Lazzari, Cucinella e i proprietari nel luglio 2010 in cui Variati disse: ok Laghetto, ma prima devo ottenere il Parco della Pace. Nel marzo 2011 venne formalizzata la proposta Cucinella. Poi la cosa è stata malgestita, non sapevo che se dovevo parlare con uno poi avrei dovuto parlare anche con l’altro… E’ mancato il coordinamento fra sindaco e assessore.
Sì ma il tutto non era stato reso noto.
La stampa ha il suo ruolo, certo, e se la cosa passava Variati avrebbe detto sì.
Poi devo fare delle interrogazioni sul Giornale di Vicenza per vedere se c’è altro di interessante da pubblicare.

omississ

 
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Sintesi della riunione del giorno 28/5

Post n°33 pubblicato il 21 Giugno 2012 da Comitato_Laghetto

Ci siamo trovati per confermare la nostra volontà di comunicare con il quartiere.
Verrà predisposto un volantino da distribuirsi nelle abitazioni per aggiornare la popolazione sui contenuti dell’ultimo incontro con il Sindaco e le proposte avanzate.
Verrà aggiornato anche il blog.Ci siamo trovati per confermare la nostra volontà di comunicare con il quartiere.
Verrà predisposto un volantino da distribuirsi nelle abitazioni per aggiornare la popolazione sui contenuti dell’ultimo incontro con il Sindaco e le proposte avanzate.
Si decide di tenere come riferimento per le news il blog e di tenerlo costantemente aggiornato.

 
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Incontro con il Sindaco del 10/5

Post n°32 pubblicato il 21 Giugno 2012 da Comitato_Laghetto

Abbiamo partecipato in nove all'incontro con il Sindaco, presenti anche Giancarlo Albera e Nicola Giacomin di S. Bortolo; erano poi presenti i consiglieri comunali Cristina Balbi e Gianpaolo Giacon, oltre all'Assessore Lazzari e all'Arch. Bortoli (Urbanistica).
Il Sindaco ha fatto un lunghissimo intervento, sottolineando alcuni punti:
1) Il Comune sta procedendo con il Piano di Interventi, dove questa zona edificabile (intero PP10, non solo Green Way, viene bloccata. Laghetto, è un'area da ripensare.
2) Accordo Ipab – Comune - Regione. L'Amministrazione non ha intenzione di tenere bloccata la struttura RSA a 120 posti letto. Vorrebbero fare un cento polifunzionale e riabilitativo.
3) Il Supermercato potrebbe essere ampliato dove si trova, bisogna però riuscire a trovare una soluzione per i parcheggi in quanto non ci sarebbero gli standard previsti dalle leggi comunali.
4) Scuola Ghirotti – E’ stata inoltrata ufficialmente alla Provincia la richiesta di ritorno al Comune.
Il Green Way non è più il riferimento, bisogna partire dalle esigenze del quartiere, bisogna trovare una soluzione che crei opportunità (ad esempio il tavolo urbanistico che sta lavorando a S. Pio X con la presenza di un pool di architetti mediatori-facilitatori. Trattando di questo tema il Sindaco ha ben chiarito che, nel caso il nostro obiettivo sia un’opposizione totale, allora non vale (ovviamente) la pena di ritrovarsi. I proprietari devono ancora essere interpellati circa la possibilità di aprire questo confronto, nel quale avranno i loro rappresentanti.
Abbiamo richiesto di ottenere dei dati, valori sulla situazione attuale come avevamo concordato nell'ultima riunione ed abbiamo cercato di esprimere le nostre perplessità.
Di fatto siamo rimasti disponibili a partecipare al tavolo, qualora venga attivato.
I tempi sono al momento sconosciuti ma il Sindaco sembra voler approvare il tutto entro ottobre-novembre 2012.

 
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Sintesi della nostra riunione del 16/4

Post n°31 pubblicato il 21 Giugno 2012 da Comitato_Laghetto

Si è convenuto che bisogna analizzare bene la situazione della zona, infatti: l’inadeguatezza della rete fognaria, l’inquinamento dell’aria, la viabilità congestionata e le conseguenze derivanti dalla localizzazione della nuova base USA al Dal Molin ci fanno capire che le condizioni sono già critiche in questo momento.
Abbiamo riflettuto sul ruolo che compete al Comitato, ripercorso e raccontato certe esperienze già fatte nel passato, positive e negative.
Siamo tutti convinti che il Comitato abbia svolto una funzione fondamentale e che bisogna tener “acceso il lume” coinvolgendo sempre il quartiere.
Alla fine abbiamo concordato di scrivere una lettera al Sindaco per richiedere alcuni dati che riteniamo importanti (tendenza demografica, traffico, rilievi acustici, dati su inquinamento, ecc.) per far. sapere al quartiere la situazione attuale.

 
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Sintesi della nostrea riunione del 12-3-2012

Post n°30 pubblicato il 21 Giugno 2012 da Comitato_Laghetto

Ci siamo aggiornati sugli incontri avvenuti nella settimana precedente con gli Architetti Secone e Pasotto e LegaAmbiente, che ha effettuato un rilievo polveri all'incrocio semaforico con viale Dal Verme e successivamente nel quartiere.
Abbiamo guardato attentamente le stampe del PAT ed allegati, soprattutto le schede di vincolo: eccetto cose minime, non vi è alcun vincolo che ostacoli la costruzione a Laghetto. Abbiamo esaminato anche il Documento di indirizzo del Sindaco, che conferma nella zona lo sviluppo preferenziale della città.
Abbiamo confermato tutti gli orientamenti che già avevamo discusso la volta precedente, arricchendoli con i suggerimenti dei due architetti.
La discussione si è poi spostata sulla posizione che deve tenere il Comitato; naturalmente è troppo presto per avere un'unica proposta condivisa completamente, non è facile mettere in relazione idee e sensibilità diverse.

 
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Riunione del Comitato

Post n°29 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da Comitato_Laghetto

Ieri sera ci siamo riuniti per fare una valutazione dell'incontro con il Sindaco e della situazione attuale, dopo la promessa, del primo cittadino, di bloccare momentaneamente il piano edificatorio proposto dai privati.

Numerosi ed interessanti sono stati i contributi dei presenti che si sono lasciati con l'impegno di ritrovarsi

LUNEDì 12 MARZO alle ore 21

sempre presso il Circolo NOI della Parrocchia di S. Giovanni Battista a Laghetto.

 
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Riunione del Comitato

Post n°28 pubblicato il 20 Febbraio 2012 da Comitato_Laghetto

Lunedì 27 febbraio 2012, alle ore 21, presso il Circolo NOI, della Parrocchia di S. Giovanni Battista, è indetta una riunione del Comitato. Tutte le persone di buona volontà possono partecipare.

Vi attendiamo.

Comitato Laghetto

 
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Immagini dell'incontro con il Sindaco del 13-2-2012

Post n°27 pubblicato il 15 Febbraio 2012 da Comitato_Laghetto

Foto

 
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Rassegna Stampa: La Nuova Vicenza, 15-2-2012

Post n°25 pubblicato il 15 Febbraio 2012 da Comitato_Laghetto
Foto di Comitato_Laghetto

Piano Laghetto rinviato, capolavoro democristiano


Ieri sera, nella striminzita e affollatissima saletta del consiglio della fu circoscrizione 5 (faceva schifo uno spazio più grande, alla faccia della retorica sulla “partecipazione”?), è andata in scena la maestria del Variati politico democristiano di lungo corso. Il piatto forte della tappa del tour nei quartieri era il Green Way, il piano dell’archistar Mario Cucinella (stessa firma di Veneto City, suggerito dal trasversalissimo architetto Sergio Carta) che è una versione colorata di verde del vecchio e contestatissimo Pp10. Pardon, non un piano prendere o lasciare, ma un “concept” (orribile dictu, come ha ammesso lo stesso sindaco): cioè una proposta. Completa di tutto punto, però, e che si voleva far passare in Comune come se nulla fosse, quatti quatti, ancora nella primavera scorsa. Uscita sulla stampa la notizia, l’agguerrito comitato dei residenti è resuscitato facendo muro, incagliare il progetto e rischiare il lancio delle monetine addosso alla giunta. A farne le spese, anche emotivamente parlando, l’assessore all’urbanistica Francesca Lazzari, che all’indomani dell’assemblea del 1 dicembre finita fra le urla di rabbia della gente, aveva intimato che il piano in ogni caso si fa, salvo poi tornare sui suoi passi.
E ieri sera, infatti, quella che ne usciva più scornata era lei. Variati, infatti, ha abbandonato nettamente la velleità di far digerire in qualche modo il rospo al quartiere, optando per una stategia collaudata: rinviare il problema, e intanto ammorbidire il terreno. Ha accolto la mano tesa della guida politica del comitato, Ciro Asproso di Sel, il quale ha ottenuto quel che voleva: la moratoria e l’avvio di un percorso partecipato aperto ai cittadini. Il Green Way, così com’è, è stalciato dall’attuale Piano degli Interventi (PI), e andrà, parola di sindaco, in un “secondo” PI. Quando? Achille lo ha fatto intendere chiaramente: l’anno prossimo, dopo che questa maggioranza di centrosinistra verrà confermata al governo della città. Traduzione: votate per noi, altrimenti con gli altri chissà che succede.
Una maggioranza che potrà essere allargata proprio a Sel. E’ questo il disegno di Variati e del suo consigliori Jacopo Bulgarini, e certo ad Asproso & co la prospettiva non deve dispiacere. Diciamo pure che il rapporto è coltivato, e serve a coprire l’ala sinistra, magari tagliando fuori comunisti e Idv. Nello specifico del piano Laghetto, l’ingresso di Sel in maggioranza può mantenere quell’alto potere contrattuale conquistato meritoriamente dai cittadini in rivolta apportando modifiche nel merito. Asproso pensa di spostare almeno parte del residenziale nei condomini solitari di via B. Da Breganze, e cassare di netto il commerciale.
Il punto sta nel concetto di “diritti edificatori”. Secondo la concezione fin qui adottata dal Comune, sono più o meno assoluti. Ora, di assoluto, nel nostro ordinamento, c’è solo la prima parte della Costituzione, e anche quella, volendo, si può cambiare. Asproso lo ha fatto presente citando sentenze della Cassazione, e invoca la perequazione, ovvero trasferire il diritto dei privati a costruire da un’altra parte. Ma lui stesso è il primo ad ammettere, come lo ha ammesso a chi scrive, che la perequazione totale è difficile – cioè, aggiungiamo noi, impossibile.
Realisticamente, dunque, nell’area interessata qualcosa si costruirà, con buona pace della protesta. Il metodo scelto, e comunicato ai privati (gente importante, fra cui un consigliere comunale di maggioranza, Pigato della lista Cicero), è di pazientare ancora un anno, rimandando tutto alla prossima consiliatura. L’alternativa era lo scontro totale, e addio per sempre ai quattrini. Neppure Variati poteva permettersi di perdere i 1300 voti presentatigli ieri sotto forma di raccolta firme, che in realtà sono di più, perchè l’impuntatura cementificatoria della giunta ha indignato parecchio elettorato di centrosinistra. La trincea non conveniva neppure a Sel, che uno sbocco alleandosi con Achille deve pur trovarlo. L’unica che ha tenuto la posizione sul no senza se e senza ma è stata Cinzia Bottene, ma invano. Variati ha intortato tutti anche questa volta.

Vedi l'articolo sul web: http://www.nuovavicenza.it/2012/02/piano-laghetto-rinviato-capolavoro-democristiano/

 
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Rassegna Stampa: Il Giornale di Vicenza, 14-2-2012

Post n°24 pubblicato il 14 Febbraio 2012 da Comitato_Laghetto
Foto di Comitato_Laghetto

Rassegna Stampa

 
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DILLO AL SINDACO

Post n°23 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da Comitato_Laghetto
Foto di Comitato_Laghetto

BASTA CEMENTO A LAGHETTO!

VIENI A DIRLO  AL SINDACO!

ASSEMBLEA PUBBLICA

Lunedì 13 Febbraio Ore 21.00

Sala Circoscrizione n° 5 - Via Lago di Fogliano

 
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Rassegna Stampa

Post n°22 pubblicato il 12 Febbraio 2012 da Comitato_Laghetto

Rassegna Stampa

 
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Rassegna Stampa, La Nuova Vicenza

Post n°21 pubblicato il 12 Febbraio 2012 da Comitato_Laghetto

Green Way

http://www.nuovavicenza.it/2011/12/green-way-la-parola-al-quartiere/

Lo scontento c’è, ed è tanto. Ma ci sono anche posizioni più sfumate e qualche apertura di credito. Dopo la turbolenta assemblea dello scorso 1 dicembre, a Laghetto il progetto Green way (qui il nostro approfondimento) è tornato ad essere l’argomento del giorno. In prima fila, a raccogliere le ragioni di chi contesta il nuovo insediamento, c’è il comitato che segue il progetto dal 2000, quando ancora si parlava di Piano Particolareggiato numero 10. È la parte più attiva e battagliera del quartiere, quella che ha sempre alternato critiche a proposte. Ora, però, prevalgono la rabbia e la delusione per un progetto che si pensava accantonato e che invece è tornato improvvisamente ad incombere su una delle aree residenziali più verdi della città. «È tutto, tristemente, come prima – spiega Cristina Rigon, una delle voci più note del comitato - Il nuovo nome inglese riguarda un progetto con indici di costruzione del vecchio Pp10 lievemente ridotti, torna il mostro commerciale, nessuna previsione sulla viabilità, un fronte di fabbricati che ha lo scopo di collegare e invece funge da barriera».
I motivi del no sono quelli di sempre: il peso di troppe nuove abitazioni rispetto alle dimensioni del quartiere, la paura per l’eccessiva cementificazione del territorio, le preoccupazioni per l’impatto sulla viabilità, la presenza di un centro commerciale considerato inutile, il poco coinvolgimento del quartiere. A tutto questo si aggiunge poi una serie di domande ancora senza risposta: «Manca una visione d’insieme di tutti gli interventi costruttivi possibili nella zona – continua la Rigon – Le altre aree verdi attualmente non comprese nell’ambito Green Way quanto altro edificato potranno contenere? E le residenziali di completamento verso la Marosticana? Quante richieste del Bid verranno accolte? E quale sarà il futuro sviluppo per l’area del poligono di tiro? Se il Green Way viene compreso nel Piano degli Interventi, saranno i privati a dettare lo sviluppo della città? E cosa è rimasto delle tante dichiarazioni sulla necessità di tutelare il territorio, soprattutto dopo la terribile alluvione dello scorso anno? Come non sentirsi traditi?».
Preoccupazioni condivise da gran parte di chi vive tra la Marosticana e viale dal Verme. Ma trovare qualche voce fuori dal coro non è poi così difficile. Dietro il bancone del Caffè Smemorando c’è una signora cinese che, quando sente parlare di Green way e Pp10, spalanca gli occhi con aria smarrita. Al tavolo a cui stanno ammazzando il pomeriggio, invece, quattro signori si lasciano coinvolgere nella discussione. «Il progetto dell’ex Pp10? Io sono favorevole». esordisce Carla Los, una dei veterani di Laghetto («sono qui dal ’68, sono stata tra i primi ad arrivare») e la più loquace del quartetto. Dall’angolo dei videopoker la interrompe una voce maschile: «Io no che non sono favorevole, è solo un’altra colata di cemento». Ma la signora Los non si lascia intimorire. «Noi la nostra casa l’abbiamo fatta, perché dovremmo impedire ad altri di fare lo stesso? – continua – Se poi fanno anche un supermercato più grande e fornito, e una casa di riposo per anziani, tanto meglio. Se ci aggiungono un ufficio postale, sarebbe perfetto». Le preoccupazioni per il traffico, la tranquillità perduta, la perdita di verde, non la toccano. «Laghetto un quartiere tranquillo? Ci si dimentica di quando i ragazzi di qua facevano la guerra a con le bande di San Lazzaro. Il traffico? C’è anche adesso. Le case popolari? Le abbiamo già, e di solito ci sta brava gente, come da tutte le altre parti. È la città che diventa grande, è normale. Io posso capire chi è contrario, ma all’assemblea di due settimane fa hanno fatto una figuraccia: avrebbero almeno dovuto ascoltare le ragioni degli altri».
Altro bar, altra opinione. Claudio gestisce il locale all’angolo della piazzetta dalla fine degli anni ’90, e sulla nuova versione del Pp10 non ha una contrarietà di principio. «Capisco le ragioni di chi vuol costruire, ma prima di far partire nuovi progetti si dovrebbe sistemare il centro del quartiere», attacca lanciando uno sguardo verso il piazzale deserto che si intravede dietro le vetrate. «Guardi, sono le 4 del pomeriggio e non c’è nessuno in giro. Il quartiere è bello, ma è chiuso: invece andrebbe fatto vivere. Sono quarant’anni che non si fa niente. Si potrebbe dare un tocco di colore alle facciate, rilanciare il mercato, senza stravolgere nulla. Ma alla gente va bene così: vogliono la tranquillità. Solo che così diventa un dormitorio». Una signora che si ferma per un cappuccino annuisce: «Ne parlavamo prima. Siamo sotto Natale, ma sembra di essere ai morti».
In effetti, quella tranquillità che i residenti difendono a spada tratta rischia di essere letale per i piccoli commercianti della zona. Che hanno anche un altro spauracchio: il nuovo supermercato previsto all’interno di Green way. «Se aprono una nuova zona commerciale, i negozi del quartiere muoiono», osserva Mario Marchetti, titolare della cartoleria, uno che la vicenda Pp10 – Green way l’ha seguita con attenzione fin dall’inizio. «Non ti preoccupare, ne sento parlare da trent’anni, e deve ancora partire. Come le autostrade: chissà se lo faranno mai», scherza il padre. Ma il problema è reale. Tra Laghetto e dintorni ci sono già sei supermercati: i piccoli negozi di vicinato sopravvivono a fatica. «Quando siamo arrivati qua c’erano venticinque negozi: adesso hanno chiuso quasi tutti – continua Marchetti – Se fosse solo un progetto per nuove residenze e servizi, se ne potrebbe parlare. Ma di centri commerciali non se ne sente il bisogno. I residenti? Loro sono quasi tutti contrari: qualcuno di possibilista c’è, ma non molti».
E così la discussione continua. I proprietari dei terreni da un lato, i residenti dall’altro, i negozianti in mezzo. Toccherà al Comune decidere a chi dare più ascolto. E in ogni caso saranno dolori.

 
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Post n°20 pubblicato il 12 Febbraio 2012 da Comitato_Laghetto

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Post n°19 pubblicato il 12 Febbraio 2012 da Comitato_Laghetto

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Post n°18 pubblicato il 12 Febbraio 2012 da Comitato_Laghetto

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Considerazioni di Bepi De Marzi

Post n°17 pubblicato il 12 Febbraio 2012 da Comitato_Laghetto

AL SINDACO, AI CONCITTADINI

Non basta l'incubo della base
al di là delle nostre case?
Ora distruggiamo anche l'ultimo verde lasciatoci dai padri
che hanno voluto l'armonia di questo luogo.
Vogliono il mostro. Ma chi saranno i padroni?
Gli stessi che hanno rovinato le ultime campagne
con la vergogna degli orrendi capannoni?
A Laghetto, è giusto che si sappia, si prospetta una specie
di Ponte sullo Stretto!
E per colmo d'irrisione, questa invenzione che non serve,
la chiameranno "corridoio verde".
Verde una rotatoria? Verde un centro commerciale?!
Ma per chi? Per la gente di Caldogno? Di Cresole o Polegge?
La gente di San Bortolo? Perchè questa devastazione?
Per dove passeremo? Saremo sequestrati nell'armonia perduta.
Laghetto come un ghetto.
Ci tolgono le scuole e ci portano l'orrore
del traffico obbligato, dell'arrembaggio dei posteggi.

Teniamoci per mano, decisi, anche indignati.
Offesi, gridiamo a questi quà
che se il mostro si farà
più nessuno voterà.

Bepi De Marzi

Laghetto di Vicenza, 1 dicembre 2011

 

 
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Post n°14 pubblicato il 12 Febbraio 2012 da Comitato_Laghetto

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