La vita non libero
La terra dentro la vita negli affetti| Messaggio #2 » |
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GN Quotidiano Nazionale Sabbato 10 febbraio 2007
Non volevo più le botte: cosi l'ho ucciso.
Rimini,il mendicante sordomuto racconta dal carcere perchè ha sgozatto il suo aguzzino.
di MONICA RACCHI
SE N'ERA ANDATO da quel paesino della Siberia per cercare un lavoro perchè per Konstantin, 22 anni, sordomuto inseguito a una grave otite presa da bambino, non c'era alcuna possibilita.
L'italia era la sua speranza, ma ad attenderlo c'era solo la miseria della vendita di piccoli oggetti nei ristoranti della riviera. E poi le umiliazioni e le botte se osava ribellarsi.
Konstantin adesso è rinchiuso nel carcere di Rimini accusato di omicidio volontario:ha tagliato la gola a Grigory Lapkin, 'il brigadiere' che lo aveva ridotto in schiavitù.Grogory,il terribili 'Ural' (arriva dalla zona degli Urali) che terrorizziva tutti non c'e più.
Konstantin ha il volto di un bambino, chiede quando potrà uscire e di vedere i suoi genitori.Ma loro sono in Siberia e fosse non sanno nemmeno che il loro figlio ha uccisso un conazzionale.
IL SENATORE Filippo Berselli, di Alleanza nazionale, ha voluto far visita
al raggazoe ieri mattina si è recato nella casa circondariale di Rimini. Il senatore ha
voluto subito capire i passaggi che lo hanno condotto dalla Siberia fino alla riviera
romagnola. L'aiuto fondamentale arriva dall'interprete russa che scrive le domande e
Konstantin risponde scrivendo a sua volta,in modo perfetto, senza nemmeno un errore di
grammatica.
Quando sei arrivatoin Italia?
-- Sono qui dal gennaio 2004. Sono partito dalla Siberia La ci sono mio padre, mia madre
e mia sorella che ha vent'anni--.
Come hai fatto ad arrivare?
--Mi sono messo in viaggio con un mio amico: abbiamo preso il treno fino a Mosca e poi l'aereo fino a Roma--.
Il viaggio lo ha pagato qualcuno?
--No, noi con i nostri risparmi--.
Perchè avete scelto l'italia?
--Ci hanno detto che qui anche chi non parla e non sente può avere un lavoro come tutti gli altri--.
Da Roma dove siete andati?
A pisa, Li abbiamo conosciuto Grigory che ci ha portati a Cattolica. Prima siamo stati in un albergo, poi siamo andati a vivere nel residence--.
E siete sempre rimasti in quella zona?
--No, Andavamo anche a bologna, siamo tornati a Roma e anche a senigali--.
La merce che vendevate da dove proveniva?
--C'e un magazzino all'ingrosso, gestito dai cinesi,a San Benedetto del Tronto--.
Quanto incassavi al mese?
--Dai quattrocento ai mille euro,ma la metà la voleva Grigory. Con quello che restava dovevo pagare il residence e mangiare--.
Quanti altri ragazzi erano con te?
Quanto sono arrivato ce n'erano circa venti, ma molti sono tornati a Mosca, addeso siamo rimasti in sei
Perchè non te ne sei andato anche tu?
Perchè dall'autunno scorso Grigory mi aveva preso il passaporto. Gli avevo chiesto tante volte di ridarmelo, perchè volevo andare a trovare la mia famiglia. L'ho implorato, volevo andare a casa almeno a Natale, ma niente>>.
Che cosa è successo, perchè lo hai ucciso?
--Ero tanto stanco, volevo riposare,non volevo più prendere tante botte .Volevo il mio passaporto per andarea casa.Io volevo solo essere libero--.
Konstantin chiede ancora quando potrà uscire e di poter vedere i genitori. E vuole una cosa:il suo computer portatile.Lo hanno alcuni suoi amiciche sono ancora al residence. E qualche vestito.
Berselli annuncia che si metterà al più presto in contatto con l'ambasciata russa, anche per cercare di far arrivare i genitore di Konstantin a Rimini.
Prima di tornare in cella, accompagnato dall'agente, ringrazia e abbraccia tutti.
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