CONTROSCENA

Il teatro visto da Enrico Fiore

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Febbraio 2013 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28      
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

Messaggi del 07/02/2013

Gallismo siciliano sotto il Cupolone

Post n°670 pubblicato il 07 Febbraio 2013 da arieleO
 

Fra le opere teatrali di Brancati, «La governante» - adesso in scena al Mercadante, presentata dallo Stabile di Catania per la regia di Maurizio Scaparro - è quella che più e meglio s'allinea con la sua narrativa: poiché rimanda al tema decisivo del gallismo meridionale, che lo scrittore di Pachino adottò come pretesto per mettere in campo - sul filo della parodia, della satira di costume e di una comicità venata d'amarezza - un'icastica presa di posizione contro, ad un tempo, l'ambiente di provincia siciliano e, più in generale, la società e la politica italiane, dominate dal fascismo prima e dai democristiani poi.
   Non a caso, nella commedia in questione il gallismo - quello (trascorso) del vecchio Leopoldo Platania e quello (ruspante) di suo figlio Enrico - viene negato addirittura alla radice, perché nella loro casa romana entra una donna - la francese Caterina Leher, la governante del titolo - che i due scopriranno essere omosessuale: e che, lacerata fra la sua rigida morale calvinista e l'istinto, finirà per uccidersi quando Jana, la cameriera alla quale lei aveva attribuito il proprio «vizio», muore in seguito alle ferite riportate in un incidente ferroviario mentre tornava al suo paese siciliano dopo essere stata licenziata in conseguenza della calunnia.
   Giustamente, quindi, Scaparro ci mostra, sotto specie di simbolo, un Cupolone che, sempre illuminato, incombe sul soggiorno dei Platania dall'inizio alla fine. Ma, per farla breve, lo spettacolo è Pippo Pattavina, uno degli ultimi e più grandi attori di tradizione che si aggirino sui palcoscenici nostrani: il suo Leopoldo Platania, ricco di tutti gli umori e tremori di una «sicilitudine» sconfitta, è frutto di un verismo che - spogliandosi fino all'ultima traccia dell'accezione negativa depositata sul termine dal trascorrere degli anni - diventa, per virtù di stile, puramente e semplicemente verità.
   È per questo che, al confronto, appare un po' troppo schematica ed esibita la nevrosi che assegna a Caterina la pur brava Giovanna Di Rauso. Ed è sempre per questo che fra gli altri, benché nel ruolo marginale del portiere, si distingue Marcello Perracchio: anche lui un prodotto finissimo della scuola attorale siciliana, la migliore d'Italia insieme con quella napoletana.

                                                     Enrico Fiore

(«Il Mattino», 7 febbraio 2013)

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: arieleO
Data di creazione: 16/02/2008
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

kizzy1965avvespositoguglielmofigio19cleomaraFicone1400leo00marcoalfa4delynnoasc.ferraradefranceschi.chrisasdiwalgiugnolifabrizioherzwehrcomp.robyelena.licausi
 

ULTIMI COMMENTI

solo tu beppe puoi interpretare questi personaggi...
Inviato da: roberto
il 11/12/2013 alle 16:45
 
Cara Floriana, anche per me è stato un piacere incontrarLa....
Inviato da: arieleO
il 12/11/2013 alle 09:39
 
Caro Maestro Fiore, condivido ( per quello che vale) la...
Inviato da: floriana
il 11/11/2013 alle 19:40
 
Cara Francesca, innanzitutto la ringrazio per...
Inviato da: Federico Vacalebre
il 16/10/2013 alle 17:14
 
Gentile Francesca, credo che nessuno possa risponderLe...
Inviato da: arieleO
il 16/10/2013 alle 17:10
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963