Creato da Jabamiahh il 09/07/2006

Corso In Miracoli

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Post N° 26

Post n°26 pubblicato il 18 Febbraio 2007 da Jabamiahh

Grazie Ahmanee,
in particolare per la tua gaia risposta alla mia in messaggeria..
Il gruppo che poco a poco si sta formando ed ampliando mi sembra molto interessante,
un piccolo "tesoro" che ha molte potenzialità


 
 
Quella cosa che dici del sentirsi appagati e delle cose che funzionano è very very good. E comunque c'è sempre qualcuno che riesce lo stesso a raccontarsela. ......... ... (ne conosco diversi)
 
 
 
BUONISSIMISSIMA VITA  e molte grazie del tuo contributo!! !!!!!! E' stato utile anche per me personalmente
Ahmanee

,Carissima.-----

non ho seguito i videotapes che citi,
ed alcune cose lette in giro sul Corso non mi hanno molto attratto,
in particolare quelle provenienti dagli Usa; le trovo un po' superficiali.
E' lampante, anche guardando il nostro piccolo news group che ognuno di noi "interpreta",
"filtra" il Corso a seconda del suo carattere, del suo ego.
Dagli Usa viene il "pensiero positivo", questo è uno strumento piuttosto nefasto, perché per la legge dello Yin e Yang se io "scindo" qualcosa, la parte scissa va a finire sempre da qualche parte. Esempio: se penso continuamente che sono buono, il mio pensiero di "essere cattivo" va a instaurarsi nell'inconscio e agirò spesso con cattiveria, e me lo nego pure!
Ma il "Corso" è scientifico e non ho mai trovato una sola frase di "pensiero positivo"
- il mio ego ha cercato a lungo per poterlo attaccare! -

Davide ieri ci ha messo in guardia dal giudicare il prossimo e dal vederlo come un ego, il Corso è chiaro su questo, dobbiamo vedere sempre l'altro per quello che è, un Figlio di Dio.
Vorrei ora scrivere come ho inteso alcuni di questi "insegnamenti": l'ego non deve, non può giudicare, è inutile, perché ogni sua diventa una critica, un attacco! - questo è causa di conflitti, di guerre, da lungo tempo...
Ma il "Corso" dice anche che lo Spirito può giudicare!
Ora noi chi siamo, a cosa serviamo? cosa dice il "Corso" su questo?
Dice che siamo degli Insegnanti, cioè, siamo dei canali - qualsiasi insegnante è un canale -, canali per lo Spirito: più noi siamo liberi dall'ego è più lo Spirito può far sentire la sua voce ed il suo giudizio, giudizio che serve a scindere, non il bene dal male, ma l'illusione dalla realtà.

Io penso che esista un solo criterio eccezionalmente valido per "capire" se agiamo nello Spirito o nell'ego, ed il "Corso" lo propone subito: se siamo nello Spirito stiamo bene, non facciamo fatica, tutto funziona! E' un criterio eccezionale perché su questo non possiamo svicolare: mi sento appagato? sto faticando nel fare le cose?
Molto semplice, forse troppo semplice per essere accettato, non può ingenerare confusione.


Baci e abbracci

 
 
 

Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 18 Febbraio 2007 da Jabamiahh


Ciao , anch'io sto facendo gli esercizi, sono proprio alla
fine e quasi mi spiace.

cercando onestamente di seguirli alla lettera, ma senza rigidità.

Ho pensato che un piano di studi che copre ogni giorno di un anno,
debba per forza prevedere che non sempre si riesca a rispettare
le `prescrizioni' .

Alcuni esercizi, poi, (ad esempio quelli in cui ogni volta che
incontri qualcuno gli devi rivolgere mentalmente delle parole) sono
così difficili da applicare sempre (e quando incontro tante persone
tutte insieme…?) che mi sono accontentata di cercare di farlo il
più spesso possibile.

Alcuni esercizi si `sentono', sembrano fatti apposta per quella
particolare giornata, e aprono davvero, fanno fare grandi passi
avanti, altri si fanno senza sentirli, ma servono lo stesso.

A proposito, io lavoro e mi chiudevo in bagno per davvero…! E per
restare sola e ritagliarmi il tempo necessario ho cominciato ad
alzarmi prima la mattina, e ora quei minuti mi sono diventati
preziosi.

Altre piccole considerazioni: all'inizio la voce che ascoltavo
proveniva dalla parte destra della testa, poi ad un certo punto mi
sono resa conto che arrivava dal cuore. E ancora, prima le chiamavo
meditazioni, ora le chiamo preghiere,

A poche lezioni dalla fine, posso dire che la promessa è stata
mantenuta, e la mia mente è cambiata. Di certo resta ancora
moltissimo da imparare, ma quello che ho imparato è già
inestimabile. E' stato un anno bellissimo, vi abbraccio tutti!


 
 
 

Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 18 Febbraio 2007 da Jabamiahh

ciao a tutti!
 Ho letto il Corso anni fa e purtroppo mi sono accorta che mancava un forum che trattasse specificamente gli argomenti di questo Miracolo che ci è stato donato.
Ho provato a chiedere ai "canali ufficiali" ma mi hanno risposto che non era nella loro politica aprire un forum pubblico dove ognuno potesse esprimere le sue sensazioni col Corso o fare domande lungo questo cammino che, almeno all'inizio (almeno per me) non è molto facile... anzi.
Quando ho aperto il blog  ero sola: per molto tempo non è passato nessuno. Mi sono detta che se la cosa doveva avere successo, lo avrebbe avuto. E mi sembra che i frutti cominciano ad esserci.
E' un piacere leggere le vostre riflessioni ma anche i vostri dubbi e le risposte che ci diamo l'un l'altro. Io credo che un gruppo sia importante almeno per confrontarsi e poi, come ci insegna il Corso, lo Spirito ci fa incontrare le persone giuste al momento giusto. Basta solo saper ascoltare, ascoltarsi e affidarsi.
Ed io sono felice di aver aperto questo gruppo e di poter leggervi. Sono felice di avervi incontrato in questo stupendo cammino che è la Vita! Ormai non parlo più di "corso in miracoli" ma parlo di Vita perchè è come rinascere.
Mi scuso se magari non intervengo spesso ma vi leggo tutti e sono felice che questo blog possa essere qualcosa di più ...Chissà, magari un giorno ci si potrebbe anche incontrare o organizzare qualcosa. Ma credo che ogni cosa arrivi a suo tempo.

Un abbraccio immenso a tutti e che lo Spirito possa essere sempre più presente al nostro cuore

 

 
 
 

Post N° 23

Post n°23 pubblicato il 30 Dicembre 2006 da Jabamiahh

immagine

 
 
 

Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 30 Dicembre 2006 da Jabamiahh

(segue...)

dominanti, i desideri e le emozioni che si trovano nella nostra mente. "La proiezione fa la percezione" (Testo pag. [445]). Prima guardiamo dentro, decidiamo il tipo di mondo che vogliamo vedere e poi proiettiamo questo mondo all'esterno, facendolo diventare la verità come noi la vediamo. Lo rendiamo vero attraverso la nostra interpretazione di ciò che stiamo vedendo. Se stiamo usando la nostra percezione per giustificare i nostri errori - la nostra rabbia, i nostri impulsi di attacco, la nostra mancanza di amore, qualunque sia la forma che assume - vedremo un mondo malvagio, di distruzione, cattiveria, invidia e disperazione. Dobbiamo imparare a perdonare tutto ciò, non perché siamo "bravi" o "caritatevoli", ma perché ciò che vediamo non è vero. Abbiamo distorto il mondo con le nostre difese distorte e pertanto vediamo ciò che non c'è. Quando impariamo a riconoscere i nostri errori di percezione, impariamo anche a guardare al di là di essi o a "perdonare". Allo stesso tempo perdoneremo noi stessi, superando i nostri distorti concetti del sé per giungere al Sé che Dio ha creato in noi e che noi siamo. Il peccato viene definito come "mancanza di amore" (Testo pag. [11]). Poiché l'amore è tutto ciò che c'è, nella visione dello Spirito Santo il peccato è un errore da correggere, piuttosto che una cattiveria da punire. I nostri sensi di inadeguatezza, debolezza ed incompletezza vengono dal nostro forte investimento nel "principio di scarsità" che governa l'intero mondo dell'illusione. Da questo punto di vista, cerchiamo negli altri ciò che sentiamo mancante in noi stessi. Noi "amiamo" un altro in modo da ottenere qualcosa noi stessi. Questo, di fatto, è ciò che passa per amore nel mondo del sogno. Non ci può essere errore più grande di questo, poiché l'amore è incapace di chiedere qualsiasi cosa. Solo le menti si possono veramente unire, e nessun uomo può separare ciò che Dio ha unito (Testo pag. [365]). E' comunque solo al livello della Mente Cristica che la vera unione è possibile, e di fatto non l'abbiamo mai perduta. Il "piccolo io" cerca di accrescersi con l'approvazione dall'esterno, il possesso esterno e "l'amore" esterno. Il Sé che Dio ha creato non ha bisogno di niente. È per sempre completo, al sicuro, amato ed amorevole. Cerca di condividere piuttosto che ottenere, di estendere piuttosto che proiettare. Non ha bisogni e desidera unirsi agli altri solo per la loro reciproca consapevolezza di abbondanza. Le relazioni speciali del mondo sono distruttive, egoistiche e puerilmente egocentriche. Eppure, se offerte allo Spirito Santo, queste relazioni possono diventare la cosa più santa sulla terra - i miracoli che indicano il cammino verso il ritorno al Cielo. Il mondo usa le sue relazioni speciali come arma definitiva per escludere e come dimostrazione della separazione. Lo Spirito Santo le trasforma in lezioni perfette di perdono e risveglio dal sogno. Ciascuna di esse è un'opportunità per guarire le percezioni e correggere gli errori. Ciascuna di esse è un'altra opportunità di perdonare se stessi perdonando l'altro. E ciascuna di esse diventa ancora un'altro invito per lo Spirito Santo e per ricordare Dio. La percezione è una funzione del corpo e pertanto rappresenta un limite alla consapevolezza. La percezione vede attraverso gli occhi del corpo e sente con le orecchie del corpo. Evoca le risposte limitate che il corpo produce. Il corpo appare essere ampiamente auto motivato ed indipendente, eppure in realtà risponde solo alle intenzioni della mente. Se la mente vuole usarlo per una qualsiasi forma di attacco, esso diventa preda di malattia, invecchiamento e decadimento. Se invece la mente accetta lo scopo che lo Spirito Santo assegna al corpo, esso diventa un'utile via di comunicazione con gli altri, invulnerabile fintanto che ce n'è bisogno, per essere lasciato dolcemente da parte quando il suo scopo è finito. Di per sé, esso è neutrale, come lo è ogni cosa nel mondo della percezione. Che venga usato per gli obiettivi dell'ego o dello Spirito Santo dipende interamente da ciò che la mente vuole. L'opposto del vedere attraverso gli occhi del corpo è rappresentato dalla visione del Cristo, che riflette forza invece che debolezza, unità invece che separazione ed amore invece che paura. L'opposto del sentire con le orecchie del corpo è la comunicazione attraverso la Voce che parla per Dio, lo Spirito Santo, che dimora in ciascuno di noi. La Sua Voce sembra distante e difficile da ascoltare in quanto quella dell'ego, che parla per il piccolo sé separato, sembra essere più forte. In realtà è il contrario. Lo Spirito Santo parla con inconfondibile chiarezza e richiamo irresistibile. Nessuno di coloro che scelgono di non identificarsi con il corpo può rimanere sordo al Suo messaggio di liberazione e di speranza, né può mai mancare di accettare gioiosamente la visione di Cristo al posto della miserevole visione che ha di se stesso.

La visione del Cristo è il dono dello Spirito Santo, l'alternativa di Dio all'illusione della separazione ed al credere nella realtà del peccato, della colpa e della morte. E' la sola correzione a tutti gli errori di percezione, la riconciliazione degli apparenti opposti sui quali si basa questo mondo. La sua dolce luce mostra ogni cosa da un altro punto di vista, riflettendo il sistema di pensiero che emerge dalla conoscenza e rendendo il ritorno a Dio non solo possibile ma inevitabile. Ciò che veniva visto come un'ingiustizia fatta da uno a qualcun altro ora diventa una richiesta di aiuto ed un richiamo all'unione. Peccato, malattia ed attacco vengono visti come errate percezioni che chiedono di essere guarite con dolcezza ed amore. Le difese vengono messe da parte perché dove non c'è attacco non c'è bisogno di difese. I bisogni dei nostri fratelli diventano i nostri, poiché essi stanno facendo con noi il viaggio che procede verso Dio. Senza di noi essi perderebbero la strada. Senza di essi noi non potremo mai trovare la nostra. Il perdono è sconosciuto in Cielo, dove l'averne bisogno sarebbe inconcepibile. Comunque in questo mondo il perdono è una correzione necessaria per tutti gli errori che abbiamo fatto. Offrire il nostro perdono è il solo modo che abbiamo per ottenerlo, poiché riflette la legge del Cielo secondo la quale dare e ricevere sono la stessa cosa. Il Cielo è lo stato naturale di tutti i figli di Dio come Lui li ha creati. Tale è la loro realtà per sempre. Non è cambiata per il solo fatto che è stata dimenticata. Il perdono è il mezzo tramite il quale ricorderemo. Attraverso il perdono il modo di pensare del mondo sarà capovolto. Il mondo perdonato diventerà la porta del Cielo poiché grazie alla sua misericordia potremo finalmente perdonarci. Non mantenendo più nessuno prigioniero nella colpa, saremo liberi. Riconoscendo Cristo in tutti i nostri fratelli riconosceremo la Sua Presenza in noi stessi. Dimenticando tutti i nostri errori di percezione, e con niente del nostro passato che ci trattenga ed ostacoli, potremo ricordare Dio. L'insegnamento non può andare oltre questo. Quando saremo pronti, Dio Stesso farà il passo finale per il nostro ritorno a Lui.

 
 
 
 
 

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