LA CHIESA: ......UNA, SANTA, CATTOLICA, APOSTOLICA |
IL BUON PASTORE
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. E ho altre pecore che non sono di quest`ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore.
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INDICE
Introd.7 Sacramenti
BATTESIMO
CRESIMA
EUCARESTIA
PENITENZA
UNZIONE DEI MALATI
ORDINE
MATRIMONIO
Introd.Decalogo
Spieg.1-2-3 Comandamento
Spieg.4-5 Comandamento
Spieg.6-7 Comandamento
Spieg.8-9-10 Comandamento
Spiegaz.Padre Nostro
Spiegaz. Credo cap.I
Spiegaz. Credo cap II
Spiegaz. Credo cap IIIa
Spiegazione Credo cap IIIb
DEI VERBUM I-II-III Capitolo
DEI VERBUM IV-V-VI Capitolo
I Sacramentali
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CAPITOLO PRIMO IL MISTERO PASQUALE NEL TEMPO LITURGIA - OPERA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ 221. In che modo il Padre è la sorgente e il fine della liturgia? 1077-1083 Nella liturgia il Padre ci colma delle sue benedizioni nel Figlio incarnato, morto e risorto per noi, ed egli effonde nei nostri cuori lo Spirito Santo. Nel contempo la Chiesa benedice il Padre con l'adorazione, la lode e l'azione di grazie e implora il dono del suo Figlio e dello Spirito Santo.
222. Qual è l'opera di Cristo nella liturgia? 1084-1090 Nella liturgia della Chiesa, Cristo significa e realizza principalmente il proprio Mistero pasquale. Donando lo Spirito Santo agli Apostoli ha concesso loro e ai loro successori il potere di attuare l'opera della salvezza per mezzo del Sacrificio eucaristico e dei Sacramenti, nei quali egli stesso agisce per comunicare la sua grazia ai fedeli di tutti i tempi e in tutto il mondo.
223. Nella liturgia, come opera lo Spirito Santo nei confronti della Chiesa? 1091-1109 Nella liturgia si attua la più stretta cooperazione tra lo Spirito Santo e la Chiesa. Lo Spirito Santo prepara la Chiesa ad incontrare il suo Signore; ricorda e manifesta Cristo alla fede dell'assemblea; rende presente e attualizza il Mistero di Cristo; unisce la Chiesa alla vita e alla missione di Cristo e fa fruttificare in essa il dono della comunione.
IL MISTERO PASQUALE NEI SACRAMENTI DELLA CHIESA
224. Che cosa sono i Sacramenti e quali sono? 1113-1131 I Sacramenti sono segni sensibili ed efficaci della grazia, istituiti da Cristo e affidati alla Chiesa, attraverso i quali ci viene elargita la vita divina. Sono sette: il Battesimo, la Confermazione, l'Eucaristia, la Penitenza, l'Unzione degli infermi, l'Ordine e il Matrimonio.
225. Qual è il rapporto dei Sacramenti con Cristo? 1114-1116 I misteri della vita di Cristo costituiscono il fondamento di ciò che adesso Cristo, mediante i ministri della Chiesa, dispensa nei Sacramenti.
226. Qual è il legame dei Sacramenti con la Chiesa? 1117-1119 Cristo ha affidato i Sacramenti alla sua Chiesa. Essi sono «della Chiesa», in un duplice significato: sono «da essa», in quanto sono azioni della Chiesa, la quale è sacramento dell'azione di Cristo; e sono «per essa», nel senso che edificano la Chiesa.
227. Che cos'è il carattere sacramentale? 1121 È un sigillo spirituale, conferito dai Sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell'Ordine. Esso è promessa e garanzia della protezione divina. In forza di tale sigillo il cristiano è configurato a Cristo, partecipa in vario modo al suo sacerdozio e fa parte della Chiesa secondo stati e funzioni diverse. Viene quindi consacrato al culto divino e al servizio della Chiesa. Poiché il carattere è indelebile, i Sacramenti, che lo imprimono, si ricevono una volta sola nella vita.
228. Qual è la relazione dei Sacramenti con la fede? 1122-1126 I Sacramenti non solo suppongono la fede, ma con le parole e con gli elementi rituali la nutrono, la irrobustiscono e la esprimono. Celebrando i Sacramenti, la Chiesa confessa la fede apostolica. Da qui viene l'antico detto: «Lex orandi, lex credendi», cioè la Chiesa crede come prega.
229. Perché i Sacramenti sono efficaci? 1127-1128 I Sacramenti sono efficaci ex opere operato («per il fatto stesso che l'azione sacramentale viene compiuta»), perché è Cristo che agisce in essi e che comunica la grazia che significano, indipendentemente dalla santità personale del ministro. Tuttavia i frutti dei Sacramenti dipendono anche dalle disposizioni di chi li riceve.
230. Per quale motivo i Sacramenti sono necessari alla salvezza? 1129 Per i credenti in Cristo, i Sacramenti sono necessari alla salvezza, anche se non vengono dati tutti ad ogni singolo fedele, perché conferiscono le grazie sacramentali, il perdono dei peccati, l'adozione a figli di Dio, la conformazione a Cristo Signore e l'appartenenza alla Chiesa. Lo Spirito Santo guarisce e trasforma coloro che li ricevono.
231. Che cos'è la grazia sacramentale? 1129; 1131 La grazia sacramentale è la grazia dello Spirito Santo, donata da Cristo e propria di ciascun Sacramento. Tale grazia aiuta il fedele nel suo cammino di santità, e così pure aiuta la Chiesa nella sua crescita di carità e di testimonianza.
232. Qual è la relazione tra i Sacramenti e la vita eterna? 1130 Nei Sacramenti la Chiesa riceve già un anticipo della vita eterna, mentre resta «nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo» (Tt 2,13). CAPITOLO SECONDO LA CELEBRAZIONE SACRAMENTALE
CELEBRARE LA LITURGIA DELLA CHIESA
Chi celebra?
233. Chi agisce nella liturgia? 1135-1137 Nella liturgia agisce «Cristo tutto intero» («Christus Totus»), Capo e Corpo. Quale sommo Sacerdote, egli celebra con il suo Corpo, che è la Chiesa celeste e terrena.
234. Da chi è celebrata la liturgia celeste? 1138-1139 La liturgia celeste è celebrata dagli Angeli, dai Santi dell'Antica e della Nuova Alleanza, in particolare dalla Madre di Dio, dagli Apostoli, dai Martiri e da una «moltitudine immensa, che nessuno» può contare, «di ogni Nazione, razza, popolo e lingua» (Ap 7,9). Quando celebriamo nei Sacramenti il mistero della salvezza, partecipiamo a questa liturgia eterna.
235. In che modo la Chiesa in terra celebra la liturgia? 1140-1144 La Chiesa in terra celebra la liturgia come popolo sacerdotale, nel quale ciascuno opera secondo la propria funzione, nell'unità dello Spirito Santo: i battezzati si offrono in sacrificio spirituale; i ministri ordinati celebrano secondo l'Ordine ricevuto per il servizio di tutti i membri della Chiesa; i Vescovi e i presbiteri operano nella persona di Cristo Capo.
Come celebrare?
236. Come viene celebrata la liturgia? 1145 La celebrazione liturgica è intessuta di segni e di simboli, il cui significato, radicato nella creazione e nelle culture umane, si precisa negli eventi dell' Antica Alleanza e si rivela pienamente nella Persona e nell' opera di Cristo.
237. Da dove provengono i segni sacramentali? 1146-1152 Alcuni provengono dal creato (luce, acqua, fuoco, pane, vino, olio); altri dalla vita sociale (lavare, ungere, spezzare il pane); altri dalla storia della salvezza nell'Antica Alleanza (i riti della Pasqua, i sacrifici, l'imposizione delle mani, le consacrazioni). Questi segni, alcuni dei quali sono normativi e immutabili, assunti da Cristo, diventano portatori dell'azione di salvezza e di santificazione.
238. Quale legame esiste tra le azioni e le parole nella celebrazione sacramentale? 1153-1155 Nella celebrazione sacramentale azioni e parole sono strettamente congiunte. Infatti, anche se le azioni simboliche già per se stesse sono un linguaggio, è tuttavia necessario che le parole del rito accompagnino e vivifichino queste azioni. Inseparabili in quanto segni e insegnamento, le parole e le azioni liturgiche lo sono anche in quanto realizzano ciò che significano.
239. Con quali criteri il canto e la musica hanno una loro funzione nella celebrazione liturgica? 1156-1158 Poiché il canto e la musica sono strettamente connessi con l'azione liturgica, essi devono rispettare i seguenti criteri: la conformità alla dottrina cattolica dei testi, presi di preferenza dalla Scrittura e dalle fonti liturgiche; la bellezza espressiva della preghiera; la qualità della musica; la partecipazione dell'assemblea; la ricchezza culturale del Popolo di Dio e il carattere sacro e solenne della celebrazione. «Chi canta prega due volte» (sant'Agostino).
240. Qual è la finalità delle sacre immagini? 1159-1161 L'immagine di Cristo è l'icona liturgica per eccellenza. Le altre, che rappresentano la Madonna e i Santi, significano Cristo, che in loro è glorificato. Esse proclamano lo stesso messaggio evangelico che la Sacra Scrittura trasmette attraverso la parola, e aiutano a risvegliare e a nutrire la fede dei credenti.
Quando celebrare?
241. Qual è il centro del tempo liturgico? 1163-1167 Il centro del tempo liturgico è la domenica, fondamento e nucleo di tutto l'anno liturgico, che ha il suo culmine nella Pasqua annuale, la festa delle feste.
242. Qual è la funzione dell'anno liturgico? 1168-1173 Nell'anno liturgico la Chiesa celebra tutto il Mistero di Cristo, dall'Incarnazione fino al suo ritorno glorioso. In giorni stabiliti, la Chiesa venera con speciale amore la beata Maria Madre di Dio e fa anche memoria dei Santi, che per Cristo sono vissuti, con Lui hanno sofferto e con Lui sono glorificati.
243. Che cos'è la Liturgia delle Ore? 1174-1178 La Liturgia delle Ore, preghiera pubblica e comune della Chiesa, è la preghiera di Cristo con il suo corpo, la Chiesa. Per suo mezzo; il Mistero di Cristo, che celebriamo nell'Eucaristia, santifica e trasfigura il tempo di ogni giorno. Essa si compone principalmente di Salmi e di altri testi biblici, e anche di letture dei Padri e dei maestri spirituali.
Dove celebrare?
244. La Chiesa ha bisogno di luoghi per celebrare la liturgia? 1197-1198 Il culto «in spirito e verità» (Gv 4,24) della Nuova Alleanza non è legato ad alcun luogo esclusivo, perché Cristo è il vero tempio di Dio, per mezzo del quale anche i cristiani e la Chiesa intera diventano, sotto l'azione dello Spirito Santo, templi del Dio vivente. Tuttavia il Popolo di Dio, nella sua condizione terrena, ha bisogno di luoghi in cui la comunità possa riunirsi per celebrare la liturgia.
245. Che cosa sono gli edifici sacri? 1198-1999 Essi sono le case di Dio, simbolo della Chiesa che vive in quel luogo, nonché della dimora celeste. Sono luoghi di preghiera, nei quali la Chiesa celebra soprattutto l'Eucaristia e adora Cristo realmente presente nel tabernacolo.
246. Quali sono i luoghi privilegiati all'interno degli edifici sacri? 1182-1186 Essi sono: l'altare, il tabernacolo, la custodia del sacro crisma e degli altri oli sacri, la sede del Vescovo (cattedra) o del presbitero, l'ambone, il fonte battesimale, il confessionale.
DIVERSITÀ LITURGICA E UNITÀ DEL MISTERO
247. Perché l'unico Mistero di Cristo è celebrato dalla Chiesa secondo diverse tradizioni liturgiche? 1200-1204 Perché l'insondabile ricchezza del Mistero di Cristo non può essere esaurita da una singola tradizione liturgica. Fin dalle origini, pertanto, questa ricchezza ha trovato, nei vari popoli e culture, espressioni caratterizzate da una mirabile varietà e complementarietà.
248. Qual è il criterio, che assicura l'unità nella multiformità? 1209 È la fedeltà alla Tradizione Apostolica, cioè la comunione nella fede e nei sacramenti ricevuti dagli Apostoli, comunione che è significata e garantita dalla successione apostolica. La Chiesa è cattolica: può quindi integrare nella sua unità tutte le vere ricchezze delle culture.
249. Nella liturgia, tutto è immutabile? 1205-1206 Nella liturgia, segnatamente in quella dei sacramenti, ci sono elementi immutabili perché di istituzione divina, di cui la Chiesa è fedele custode. Ci sono poi elementi suscettibili di cambiamento, che essa ha il potere, e talvolta anche il dovere, di adattare alle culture dei diversi popoli. |
INFO
IL CREATO: OPERA DELLE TUE MANI
JESUS CHRISTY MY LIFE
VERBO DEL DIO VIVENTE
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