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« Spiegazione 6° e 7° ComandamentoLa Preghiera nella vita ... »

Spiegazione 8°, 9° e 10° Comandamento

Post n°40 pubblicato il 12 Aprile 2008 da Genny.chiesa
 

L'OTTAVO COMANDAMENTO: NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA

 

521. Quale dovere ha l'uomo verso la verità?

2464-2470
2504

Ogni persona è chiamata alla sincerità e alla veracità nell'agire e nel parlare. Ognuno ha il dovere di cercare la verità e di aderirvi, ordinando tutta la propria vita secondo le esigenze della verità. In Gesù Cristo la verità di Dio si è manifestata interamente: egli è la Verità. Chi segue lui vive nello Spirito di verità, e rifugge la doppiezza, la simulazione e l'ipocrisia.

 

522. Come si rende testimonianza alla verità?

2471-2474
2505-2506

Il cristiano deve testimoniare la verità evangelica in tutti i campi della sua attività pubblica e privata, anche, se necessario, col sacrificio della propria vita. Il martirio è la suprema testimonianza resa alla verità della fede.

 

523. Che cosa proibisce l'ottavo Comandamento?

2475-2487
2507-2509

L'ottavo Comandamento proibisce:

- la falsa testimonianza, lo spergiuro, la menzogna, la cui gravità si commisura alla verità che essa deforma, alle circostanze, alle intenzioni del mentitore e ai danni subiti dalle vittime;

- il giudizio temerario, la maldicenza, la diffamazione, la calunnia che diminuiscono o distruggono la buona reputazione e l'onore, a cui ha diritto ogni persona;

- la lusinga, l'adulazione o compiacenza, soprattutto se finalizzate a peccati gravi o al conseguimento di vantaggi illeciti.

Una colpa commessa contro la verità comporta la riparazione, se ha procurato un danno ad altri.

 

524. Che cosa chiede l'ottavo Comandamento?

2488-2492
2510-2511

L'ottavo Comandamento chiede il rispetto della verità, accompagnato dalla discrezione della carità: nella comunicazione e nell'informazione, che devono valutare il bene personale e comune, la difesa della vita privata, il pericolo di scandalo; nel riserbo dei segreti professionali, che vanno sempre mantenuti tranne in casi eccezionali per gravi e proporzionati motivi. Cosi pure è richiesto il rispetto delle confidenze fatte sotto il sigillo del segreto.

 

525. Come deve essere l'uso dei mezzi di comunicazione sociale?

2493-2499
2512

L'informazione mediatica deve essere al servizio del bene comune e nel suo contenuto dev'essere sempre vera e, salve la giustizia e la carità, anche integra. Deve inoltre esprimersi in modo onesto e conveniente, rispettando scrupolosamente le leggi morali, i legittimi diritti e la dignità della persona.

 

526. Quale relazione esiste tra verità, bellezza e arte sacra?

2500-2503
2513

La verità è bella per se stessa. Essa comporta lo splendore della bellezza spirituale. Esistono, oltre alla parola, numerose forme di espressione della verità, in particolare le opere artistiche. Sono frutto di un talento donato da Dio e dello sforzo dell'uomo. L'arte sacra, per essere vera e bella, deve evocare e glorificare il Mistero di Dio apparso in Cristo e condurre all'adorazione e all'amore di Dio Creatore e Salvatore, Bellezza eccelsa di Verità e di Amore.

 

IL NONO COMANDAMENTO: NON DESIDERARE LA DONNA D'ALTRI

 

527. Che cosa richiede il nono Comandamento?

2514-2516
2528-2530

Il nono Comandamento richiede di vincere la concupiscenza carnale nei pensieri e nei desideri. La lotta contro tale concupiscenza passa attraverso la purificazione del cuore e la pratica della virtù della temperanza.

 

528. Che cosa proibisce il nono Comandamento?

2517-2519
2531-2532

Il nono Comandamento proibisce di coltivare pensieri e desideri relativi alle azioni proibite dal sesto Comandamento.

 

529. Come si giunge alla purezza del cuore?

2520

Il battezzato, con la grazia di Dio e lottando contro i desideri disordinati, giunge alla purezza del cuore mediante la virtù e il dono della castità, la limpidezza d'intenzione, la trasparenza dello sguardo esteriore ed interiore, la disciplina dei sentimenti e dell'immaginazione, la preghiera.

 

530. Quali altre esigenze ha la purezza?

2521-2527
2533

La purezza esige il pudore, che, custodendo l'intimità della persona, esprime la delicatezza della castità, e regola sguardi e gesti in conformità alla dignità delle persone e della loro comunione. Essa libera dal diffuso erotismo e tiene lontano da tutto ciò che favorisce la curiosità morbosa. Richiede anche una purificazione dell'ambiente sociale, mediante una lotta costante contro la permissività dei costumi, basata su un'erronea concezione della libertà umana.

 

IL DECIMO COMANDAMENTO: NON DESIDERARE LA ROBA D'ALTRI

 

531. Che cosa richiede e che cosa proibisce il decimo Comandamento?

2534-2540
2551-2554

Questo Comandamento, che completa il precedente, richiede un atteggiamento interiore di rispetto nei confronti della proprietà altrui e proibisce l'avidità, la cupidigia sregolata dei beni degli altri e l'invidia, che consiste nella tristezza provata davanti ai beni altrui e nel desiderio smodato di appropriarsene.

 

532. Che cosa chiede Gesù con la povertà del cuore?

2544-2547
2556

Ai suoi discepoli Gesù chiede di preferire Lui a tutto e a tutti. Il distacco dalle ricchezze - secondo lo spirito della povertà evangelica - e l'abbandono alla provvidenza di Dio, che ci libera dall'apprensione per il domani, preparano alla beatitudine dei «poveri in spirito, perché a loro appartiene già il regno dei cieli» (Mt 5,3).

 

533. Qual è il più grande desiderio dell'uomo?

2548-2550
2557

Il più grande desiderio dell'uomo è vedere Dio. Questo è il grido di tutto il suo essere: «Voglio vedere Dio!». L'uomo realizza la sua vera e piena felicità nella visione e nella beatitudine di Colui che lo ha creato per amore e lo attira a sé con il suo infinito amore.

 

«Chi vede Dio, ha conseguito tutti i beni che si possono concepire» (san Gregorio di Nissa).

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Data di creazione: 28/03/2008
 

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