Rione Crusar Copparo

Post N° 172

SIAMO ALLE SOLITE . . .

Classico lunedì di merda, le solite sensazioni e i soliti stati d’animo si rifanno sentire dopo tanto tempo.

Mattinata a casa di un cliente che si diverte a rompere le palle e che cerca in ogni modo di trovare cose su cose da fare, e che alla fine non servono a niente, e che non vuole stare ad ascoltare i consigli di chi, questo lavoro, ormai fa da anni, ma fa niente, tanto alla fine fanno lo stesso quello che voglio, che me ne frega, più tempo sto lì, più gli ciuccio soldi . .  e questo non è male….

La mia voglia di ferie incomincia veramente a farsi sentire visto che quest’anno tra una cosa e l’altra mi sono fatto addirittura 3 giorni . . . cazzo . . . mi sembra di diventare scemo.

Vorrei andare via da tutto e da tutti, per cercare quella tanto desiderata pace che da troppo tempo mi manca e che non mi fa riposare come si deve, anche di notte, quando dovrebbe essere normale dormire, io non c’è la faccio, ho sempre la testa in movimento e tutto mi fa pensare, gesti, movimenti, parole e immagini che mi passano davanti quasi come se ci fosse un LCD da 80 pollici che non si spegne mai, la mia paura è solamente che prima o poi io possa esplodere, e li si che sarebbe veramente dura raccogliere i cocci e riattaccare tutto come se niente fosse.

Non sono tranquillo e questo credo che si possa notare anche a distanze assurde, il mio costante nervoso che mi sta accompagnando ormai è diventato un compagno inseparabile con cui affrontare le giornate e i momenti che mi si mettono in mezzo al mio cammino, che a sto punto sembra più un pellegrinare verso un qualcosa che sicuramente c’è, ma sembra lunghissimo da afferrare e tenermi stretto.

Beh . . .  c’è veramente poco da dire visto che le parole e anche le scritti non mi vengono più fuori, mi servirà tempo per interiorizzare, meditare e capire bene quello che mi sta accadendo così velocemente, o lentamente, non so, non ci capisco più niente, neanche un amico/a potrebbe darmi una mano perché quello che ho dentro non riesce a venire fuori, devo scappare… non so dove, non so quando ma devo assolutamente scappare… non so da cosa ma lo devo fare, so che è un comportamento assurdo, ma voglio spiegazioni a tutto, alla vita al mio cuore che vuole battere sempre e sempre di più . . .

Chiedo scusata a tutti per la para confusa, ma questo è quello che sono adesso, in un pomeriggio di Settembre, con un sole e una temperatura autunnale . . .

Buona Serata Faggio