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Vittoria di Chavez nel referendum costituzionale

54,36% al sì e 45,63% al no. «Si apre il terzo ciclo della rivoluzione bolivariana»

La caratteristica della giornata sono state le lunghe code davanti ai seggi elettorali, confermate alla conclusione delle votazioni da un'affluenza di circa il 70% della popolazione. Un referendum, quello svoltosi in Venezuela, in cui il presidente Hugo Chavez ha vinto raggiungendo il 54,36% delle preferenze per il “sì” contro il 45, 63% per il “no”

Il referendum ha riguardato i cinque articoli della Costituzione inerenti al limite di mandato del presidente, dei governatori provinciali, dei consigli legislativi, dei sindaci e assessori e degli stessi parlamentari, che ora potranno essere rieletti senza alcuna limitazione temporale. Un'approvazione che permetterà dunque al presidente Hugo Chavez di presentarsi come candidato alle elezioni presidenziali del 2012, per un terzo mandato consecutivo. «Con questa vittoria inizia il terzo ciclo della storia della rivoluzione bolivariana» ha affermato Chavez, «il percorso è il percorso per la dignità delle persone. Tale percorso ha un solo nome: socialismo» ha ribadito.

Nello stesso discorso “della vittoria”, il presidente Chavez ha illustrato le priorità del suo governo nei prossimi anni. «Abbiamo scelto con forza la politica delle “tre R”: revisione, rettifica e rinnovamento rivoluzionario» indicando nella «lotta contro l'insicurezza e la corruzione nelle sue mille maniere, lo sperpero, la burocrazia e l'inefficienza» i primi passi da compiere. Fondamentale, ha continuato Chavez, «la missione sociale» che ha permesso fin dai primi anni del suo governo di legare lo Stato alle effettive necessità dei più bisognosi. Un dato che viene confermato dall'analisi del voto che conferma come l'elettorato delle classi sociali più svantaggiate e delle baraccopoli resta schierato con Chavez mentre le classi piú abbienti lo avversano. Anche a fronte dei miglioramenti riscontrati negli indici di povertá, scesi dal 50% al 30% della popolazione, negli ultimi anni.

Così dopo due elezioni dal sapore amaro – nel dicembre 2007 quando per una piccola differenza si impose il “no” alla riforma costituzionale e nel novembre 2008 quando il Partito Socialista Unito del Venezuela non riuscì a mantenere governatori e sindaci di alcune dei distretti più popolati del paese – Chavez si impone con una vittoria importante che lo lega ancor di più ai destini del suo paese.