Cuore e cervello.Cosa vuoi di più? |
UN ABBRACCIO...è QUELLO CHE MANCA A MOLTI.
Ma quando ne ricevi uno, anche se non è fatto davvero di cuore e con passione, ti senti rinascere.
E stupidamente ne vorresti ancora, ma sai bene che lui......
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Post n°45 pubblicato il 16 Settembre 2010 da g.ilda
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Non sapete come trascorrere le ferie? Organizzate un viaggio come gli altri, che più degli altri, ha in sè il carattere dell'eccezionalità, dell'unicità e dell'irripetibilità. Cercate bellezza, fascino, mistero, maestosità, genialità, creatività...ecco il posto giusto. Si comincia e si finisce al termine del lungo cammino, con l'approdo alla sponda siciliana dello stretto e, dopo un lungo itinerario, con l'allontanamento dalla stessa terra che nei giorni, nelle settimane precedenti vi aveva accolto. Vedere la Sicilia dal traghetto è il primo miracolo; seguito a ruota dalla granita con brioche a colazione, dalla realtà sognante della Fiumara d'arte, dalle cartoline viventi di Cefalù, dal pesce di Porticello, dall'Arco Azzurro a Santa Flavia. Tutta sbornia dei sensi; e già di primo mattino. Ma il viaggio è appena all'esordio. Ci sono la visita alla Palermo sotterranea dei Beati Paoli, le passeggiate al mercato di Ballarò e alla Vucciria, l'arrampicata mistica sul monte Pellegrino, il sapore inconfondibile del panino c'a meusa, le stelle binarie al museo della specola, i cestini di vimini a Ustica, i faraglioni di Scopello, il Balio di Erice, l'alba a Segesta, il tramonto sul tempio della Concordia, il gusto del vino di Menfi. Guardare, osservare, godere, assaggiare, udire, ascoltare; sono scoperte improvvise, momenti da elencare nel registro della memoria. Sulla spiaggia dei conigli di Lampedusa si possono accompagnare le tartarughe al loro primo bagnetto, si può seguie il volo delle Berte a Linosa, si possono vedere i fenicotteri rosa a Vendicari, o restare affascinati dal barocco di via Crociferi a Catania, dalle migliaia di farfalle nel parco di Minte Serra, dalla salita in funivia verso Taormina. O ancora inebriarsi del vino alla mandorla di Castelmola, gelarsi eppur sentirsi caldi nelle Gole dell'Alcantara. Abbastanza per desiderare di non partire; per tacciare di tradimento quel traghetto che porta dal lato opposto; allontanandosi dalla costa che si era guardata con ansia; con paura, con sospetto. E che ora già si rimpiange. Per noi che ci viviamo è un paradiso terrestre. Per chi si allontana per vari motivi, se può, ci ritorna. Perchè, per chi ama il mare, come me, stare lontano da questi posti è sofferenza. Per chi ci trascorre qualche giorno, ci torna. Perchè la Sicilia ti resta nel cuore. BEN TORNATO! |
Da un pò di tempo a questa parte, la maternità è sempre di più un'esperienza riservata alla donna (quasi) matura, per intendersi quella che o ha già superato o sta per superare la fatidica soglia dei 40 anni. Monica Bellucci è una delle italiane più belle e famose al mondo. Ha appena dato alla luce il suo secondo figlio. Ma non è l'unica. Altra diva, Nicole kidman, che a 41 anni è diventata mamma per la seconda volta. Per non parlare di Heather Parisi... Questi tre casi famosi riguardano donne in vista che hanno dedicato la loro giovinezza e parte della maturità a diventare famose. Anche tra le donne "normali" le priorità sono decisamente cambiate. Prima ci sono gli studi, poi bisogna trovare lavoro, scegliere il partner giusto, godersi la vita a due e mettere su casa. Solo a questo punto si pensa a mettere su famiglia. L'Italia vanta un primato: è il paese occidentale con la maggiore incidenza di nascite da madri sopra i 40 anni. Sembra che le mamme italiane in genere siano sempre meno giovani. E' risaputo che dopo gli "anta" è più frequente il rischio di interruzione di gravidanza sul nascere; già dopo i 32 anni è più difficile rimanere incinte e con il passare degli anni cresce la possibilità di anomalie del feto o di gravidanza extrauterina. Ma ci sono anche gli aspetti positivi e sono quasi tutti nell'area psicologica. La mamma quarantenne è più sicura di sè, meno ansiosa o tendente alla depressione, vive complessivamente con maggiore serenità la gestazione. Una mamma quarantenne ha maggiore responsabilità verso se stessa e verso la vita che ospita in grembo: per questo non dovrà trasurare controlli ed eventuali cure, dovrà mantenersi in forma in vista della prossima fatica, non indifferente. Crescere un figlio vuol dire stanchezza e notti insonni che a 25 o 30 anni lasciano meno il segno che negli anta. Sotto questo aspetto è più che mai necessario chiedere aiuto al partner e condividere con lui responsabilità e compiti. Anche lui essendo più maturo (si spera!) affronterà in modo diverso il lieto evento...ma questo è un altro post......... Care amiche mie vicinissime agli "anta", vi ho dimostrato che siete ancora in tempo. DATEVI DA FARE!!!!!!!!!!!!!
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Post n°40 pubblicato il 09 Maggio 2010 da g.ilda
La festa della mamma Ma cos'è una madre? E' colei che ti dona la vita, ma è ancora di più, è colei che con tanta fatica ti alleva. Colei che si toglie il pane per nutrirti, colei che sogna una vita non sua, colei che dà, ma che poco chiede; che vede...ma tace, che soffre...ma sorride. Colei che ad uno sguardo risponde con un bacio; che è sempre pronta a tenerti la mano e ancora e sempre a darti tutto. Colei che ti difende a costo della sua vita; che sa tenersi da parte per non essere vista... Colei che vorrebbe stringerti, ma sà darti una spinta e dire "vai". Colei che sbaglia...ma per troppo amore! Questa è una mamma!
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Post n°39 pubblicato il 26 Aprile 2010 da g.ilda
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Post n°38 pubblicato il 08 Aprile 2010 da g.ilda
Sapete il significato della parola "DELUSIONE" ? Io, sfortunatamente, si! Possono esserci diverse interpretazioni...... Il dizionario dice: stato d'animo di tristezza provocato dalla constatazione che le aspettative, le speranze coltivate non hanno riscontro nella realtà. Io aggiungo: fidarsi è bene, non fidarsi è ancora meglio! Una cara amica dice.....calci in culo? Si, ne ho avuti tanti! Sapete che faccio? Continuo a costruire ciò che avevo già cominciato e poi interrotto. Avevo un bel progettino firmato dall'architetto, con tanto di calcoli studiati dall'ingegnere. E cosa ho fatto? Stavo per mandare tutto all'aria quando la mia costruzione era già a buon punto. Quindi aggiungo a tutte le definizioni......ben vengano le delusioni, ti danno il coraggio di continuare a costruire. Prima o poi terminerò la mia costruzione e allora sì, che sarò al sicuro..... |
Santo Stefano Briga
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Inviato da: diletta.castelli
il 23/10/2016 alle 15:36
Inviato da: languorino75
il 11/12/2012 alle 11:52
Inviato da: g.ilda
il 10/12/2012 alle 16:02
Inviato da: languorino75
il 10/12/2012 alle 12:48
Inviato da: languorino75
il 15/11/2012 alle 16:34