Creato da cury il 04/05/2010
A volte è il silenzio a dare il giusto valore alle cose che si dicono
 

 

già

Post n°286 pubblicato il 02 Aprile 2015 da cury

e non ne posso fare a meno...

non è l'aria che respiro, non è il cuore che batte 

no è un sorriso è un attimo, è quell'istante

ed è

semplicemente 

la vita! 

 
 
 

già

Post n°285 pubblicato il 12 Marzo 2015 da cury

Vorrei …

vorrei che tu non fossi così stanco, vorrei poterti essere di aiuto, vorrei che tu capissi che non sempre le cose le devi fare da solo, vorrei che tu riuscissi a dare maggior fiducia a chi ti vuole bene, vorrei che ti considerassi un uomo e non una macchina, vorrei  che i tuoi occhi guardando al domani riuscissero a intravedere la serenità, vorrei che i tuoi sorrisi si moltiplicassero, vorrei vederti piangere perché forse sarebbe uno sfogo, vorrei tenerti le mani e rassicurarti, vorrei abbracciarti, anche se con gli abbracci non si risolve nulla, vorrei avere la forza e il coraggio che avevo io una volta e trasmetterti quella forza che insieme alla rabbia mi hanno fatto andare aventi,  e vorrei farti capire che le situazioni si risolvono, non sempre nel bene, non sempre nel male, ma si risolvono

 

vorrei e non solo vorrei …

 
 
 

saying that

Post n°283 pubblicato il 11 Marzo 2015 da cury

Riuscire un giorno a dirti che ...

ogni giorno scoprire, giocare, divertirsi e insieme a tutto questo, lo svagarsi e lo stravolgersi la vita sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo perchè la conoscenza non è mai abbastanza, il sapere non è mai abbastanza, la passione non è abbastanza. 

Vivere e sorridere, non sorridi abbastanza sorridere fa bene al cuore non lo sai?! strapparti un sorriso è faticoso, ma so che ci riesci. 

Non chiedi, non esprimi, non dici, non vuoi...

Non è difficile per essere un labirinto, uno scorcio quel qualcosa che si nasconde ma che io vedo. 

Dirti che ...non finisce qui perchè domani scopriamo ancora, giochiamo ancora, ci divertiamo ancora. 

 

 

 

 

 
 
 

post visita

Post n°282 pubblicato il 11 Marzo 2015 da cury
Foto di cury

Ci sono certi sguardi di donna che l'uomo amante non iscambierebbe con l'intero possesso del corpo di lei. Chi non ha veduto accendersi in un occhio limpido il fulgore della prima tenerezza non sa la più alta delle felicità umane. Dopo, nessun altro attimo di gioia eguaglierà quell'attimo. (cap. II, pp. 57-58)

 
 
 

dall'ideale alla realtà

Post n°281 pubblicato il 03 Ottobre 2014 da cury

Ho finito con lo scrivere di un ideale...

ricomincio a scrivere di un concreto ...

Ho sempre pensato a me stessa come una sognatrice pragmatica...e non mi è mai dispiaciuto, mi accorgo che sono così e che mi piace essere così e la cosa che mi piace ancora di più è rendermi conto che in questi ultimi mesi sono proprio felice. 

Sto bene, sto bene sul divano a guardare la tv, sono felice quando squilla il telefono, sono ancor più felice quando rido al telefono e scherzo e mi prendo in giro e mi esprimo con tutta sincerità e chiarezza e non ho paura di me stessa, non ho paura di ciò che provo, non ho timore di espormi...

il solo timore ...qualche silenzio enigmatico ma che non fa male, semplicemente è una caratteristica...

Oggi sto bene, perchè sono io e non solo io :) 
Grazie  

 
 
 

pensando a me e a te

Post n°280 pubblicato il 03 Ottobre 2014 da cury
Foto di cury

Sino a non troppo tempo fa, ho sperato, sognato e in principio anche bramato di andare via da qui per trasferirmi in un luogo a me tanto amato quanto odiato, una città che adoro ma che non conosco se non come turista.

E li avrei vissuto con amore e passione, l'esistenza di due persone finalmente ritrovate dopo lunghi silenzi, e punti di sospensione, e gli innumerevoli sguardi, e attimi rubati al lavoro. 

Sino a non troppo tempo fa, ho immaginato la mia vita vicino a lui, cercando di sostenerlo nel suo lavoro, cercando di portare serenità e gioia, cercando di non intralciare la mia vita con la sua e cercando sopratutto di rifarmene una mia ...nuova...in una città dove saremmo stati solo io e lui ...

Ho immaginato persino a noi due in municipio, un po' come fecero i miei amati genitori, semplicemente, loro due, noi due, i testimonii, il silenzio di due sguardi, le parole di un funzionario del comune e noi due, insieme non solo con il cuore ...

Oggi, per domani, un'unione che non è la mia, che non è la nostra e quanto ti sto pensando ...e quanto è enorme il silenzio ormai da non poter più dire o fare...e nel mentre ...mi tremano le gambe ... 

Il mio ideale ormai è, sfumato, come il fumo di una sigaretta che brucia...e finisce.

 

 
 
 

ri ...

Post n°279 pubblicato il 30 Settembre 2014 da cury
Foto di cury

Di nuovo, 

una scoperta, una nuova esperienza, levarsi dalla città e per un paio di giorni ritrovarsi li, dove non si vorrebbe stare, da soli. 

Sarà di transito, sarà un istante e sarà sofferto solo un po', perchè sarà ambiguo, sarà come non si sarebbe mai voluto. 

Quale occasione migliore per riesistere nel medesimo luogo e non saperlo ... Ormai, non ne vale più la pena...

 
 
 

ricordi di adolcescente Il Misantropo…Molière

Post n°278 pubblicato il 25 Settembre 2014 da cury
Foto di cury

Imbattersi nei ricordi di quando ero ascolescente e renderti conto di come i sentimenti puri che si sono provati sono tremendamente reali e veri e talmente sentiti che al sol pensiero ancora li provi ...come è strano il cuore, come è strana la mente, come è semplice la vita nella sua imperfezione 

Era il tempo delle mele...1 e poi il 2 e poi ...L'etudiante ...

 

“Per me” dice Valentine, “nelle incoerenze dell’amore trattate da Moliere, amare ciò che non conviene è la molla più sovente utilizzata, perché contiene un impatto drammatico eterno e pone la dolorosa questione della difficoltà di amare. Amare ciò che non conviene, sorgente di errori e di conflitti, spinge i personaggi alla scelta cruciale dell’amore: la scelta tra l’amore tout court e l’amore di sé. [...] Moliere solleva ante litteram uno dei problemi fondamentali delle coppie moderne: l’indipendenza della donna.Ciascuno dei due eroi muove ed anima il suo universo, li confrontano ad armi uguali e questi universi sono irriducibili l’un l’altro. E questa passione irragionevole che Alceste (il protagonista de “Il Misantropo, n.d.r.) combatte, questa passione è a volte profondamente toccante. Quando per esempio Alceste, il puro, l’intransigente, il nemico fanatico della menzogna, supplica Celimene (la donna di cui Alceste è innamorato, n.d.r.) di mentirgli. Atto quarto, scena terza: “Sforzatevi di apparire fedele ed io mi sforzerò di credervi tale”. Nel quinto atto egli spera ancora di cambiarla ma è una chimera, non si può cambiare un essere e non si ha il diritto di esigere questo cambiamento. Attraverso delle scuse imbarazzate, nel linguaggio prezioso del XVII secolo, ciò che Celimene vuol far comprendere ad Alceste, ciò che lei vuole dirgli è: “Se mi ami, accetta me come sono perché io non cambierò. Tu accetta me come sono ed io accetterò te come sei”. Alceste è intransigente, egoista, possessivo. Celimene è leggera, irresponsabile, infedele. Ma se accettassero i loro difetti, se riuscissero a sorridere delle loro differenze sarebbe la vittoria dell’amore sull’amor proprio. Solo che questi sacrifici non sono degni che di un grande amore. E come si riconosce un grande amore? Il giorno in cui ci si accorge che l’unico essere al mondo che può consolarvi è quello che vi ha fatto del male, allora si sa che si è una coppia. “Il Misantropo”: commedia o tragedia? Monsieur (il fratello del re Luigi XIV, n.d.r.) diceva uscendo da una rappresentazione: “Quando si smette di ridere, bisognerebbe piangere!” ed è vero: assistere al fallimento di un grande amore è terribilmente triste, immaginare i due eroi ricacciati nel deserto della loro solitudine è una desolazione. Io credo sia questo il messaggio di Moliere giunto a noi attraverso il tempo. E’ a voi, se permettete, che questo discorso è diretto: c’è qualcuno tra voi che ama abbastanza l’essere che dice di amare da preferire la sua felicità alla propria? Da lasciarlo vivere al suo ritmo, piangere delle sue delusioni, ridere delle sue gioie? E terminerei con queste parole di Alfred De Musset: “Tutti gli uomini sono bugiardi, incostanti, falsi, chiacchieroni, ipocriti, orgogliosi e vili, vigliacchi e sensuali. Tutte le donne sono perfide, vanitose, artificiose, curiose, depravate. Ma se c’è al mondo una cosa santa e sublime è l’unione di questi due esseri così imperfetti e vuoti.” “Non Si Scherza Con L’Amore”, scena seconda, atto quinto.”

 
 
 

question time

Post n°277 pubblicato il 26 Giugno 2014 da cury

Domanda, (retorica) quante prime volte ci possono essere? 

 
 
 

Ho un debole per te

Post n°276 pubblicato il 16 Aprile 2014 da cury
Foto di cury

eh, che ridere questa cosetta che mi sta succedendo ...

Non voglio parlare di come, chi, cosa perchè e via dicendo, ma, mi rendo che ultimamente ho un debole per una persona. 

Si tratta di un uomo o meglio, di un ragazzo lo definirei è un po' più giovane di me...

Del più e del meno abbiamo sempre conversato, del più e del meno, velocemente,, in mezzo a una telefonata uno sguardo un saluto, sempre un sorriso, ciao, un cenno, sempre così sempre noi due incontrandoci con gli occhi senza dirci nulla, non sempre sorridenti... ci troviamo quasi ogni giorno, e mi domando come mai non c'è se non passa di qui, e oggi, giorno dopo giorno, vedo e sento un buon amico, un gran bell'amico a dire il vero ed è di quelli che ti fan sorridere solo per le innumerevoli cose che ci siamo raccontati, a volte si è trattato anche di argomenti, estremamenti intimi e personali.

Succede che una donna di solito racconta a una donna "cose di donne" e un uomo le racconta a un uomo e invece noi, ce le diciamo, così, come ci succedono confrontandoci cinicamente. 

Mi diverti, mi fai sorridere e mi fai anche male perchè un po' mi manchi. 

Sei sempre affaccendato in mille faccende. sono sempre affaccendata in mille faccende e non riusciamo a dirci e a fare insieme un po di casino. 

In realtà non c'è mai stato modo di fare casino insieme, ma diamine è piacevole ricevere un saluto diverso, riceverlo per come mi sento, non tenermi il broncio perchè io stessa ho il broncio, fregarsene anche di me, senza stare dietro alle mie seghe mentali, fottersene di tutto e di tutti guardando e considerando solamente alle cose a cui si siete. Bello, non prendersela per uno scherzo e sorridere e dire che scemo,

Ho un debole per te, perchè sei come me e non ho bisogno di dirti nulla di più perchè lo capisci al volo e io Amo gli amici come te 

Grazie 

 
 
 

Quando è te 6° parte

Post n°275 pubblicato il 25 Marzo 2014 da cury
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T.  stava faticando a chiudere delle ferite che erano profonde, ci stava mettendo tutto il suo impegno e far si che P. uscissse definitivamente dalla sua vita, aveva contato i giorni, poi i mesi e adesso gli anni in cui aveva cercato di essere presente e fiduciosa, adesso stava cercando di allontanare e rilegare in un angolo del suo cuore ogni pensiero e ogni emozione che poteva turbarla, perchè era giunto il momento di svoltare pagina, di terminae quel libro e riaprirne uno nuovo. T. stava cercando di vivere al meglio la sua esistenza ormai senza lui, ormai senza più telefonate, lettere, o qualunque altro segno di presenza che 'aveva tenuta legata a lui. T. era triste e sconfortata, si sentiva sola, conosceva il significato dell'essere sola, ma quel sentimento vissuto a Parigi, dove c'era anche lui la rendeva ancora più sola. 

T ed E. si separarono per qualche ora, T, andò a fare una passeggiata per Parigi, la giornata non era particolarmente fredda ed era soleggiata, e vagabondare per Parigi la incuriosiva, d'altronde la conosceva così poco. Non si sentiva a disagio nel girare in un luogo che non fosse il suo, lo trovava divertente e stimolante, sopratutto le piaceva osservare le diversità delle persone e le caratteristiche che ognuno di esse portava a quella città e in cuor suo le piaceva girare per delle strade dove forse anche P. prima di lei era stato. Si sentiva che aveve condiviso qualcosa con lui. 

E. era andata al lavoro, poche ore, giusto per sistemare delle faccende urgenti che le erano arrivate, non voleva fermarsi a lungo in ufficio, voleva stare con T. e voleva definitivamente chiarie la situazione con suo marito, ormai era giunto il momento di capire e smetterla di soffrire. 

 
 
 

Essenza di luce

Post n°274 pubblicato il 11 Marzo 2014 da cury
Foto di cury

Lo sguardo dell’artista vuole cogliere l’essenza, l’immutabile, ciò che non può non essere. ciò che appare chiaro ai nostri occhi è la malinconia di chi teme, nella vita e nell’essere stesso, un’assenza di significato.

08.04.2010 - Diana Milea Il realismo di Hopper a Roma

 
 
 

Punti esclamativi

Post n°273 pubblicato il 11 Marzo 2014 da cury

QUINDI? 

CHE SUCCEDE? 

 

Pensi, diamine, che bello, si ride come poche volte, ci si libera di un po' di grigiume di dosso e nel mentre ci si svaga e poi ...una mattina, stamattina, che succede? 
Era così divertente, simpatico, con quel velo di complicità, con una sorta di curiosità... bho...un bel punto interrogativo, o meglio un bel punto esclamativo ...e adesso? :(

strano, rimanerci un po' così per chissòcosachissàperchieperchè...che domandebanali! 

Buon proseguimento eh :)

 
 
 

Buongiorno

Post n°272 pubblicato il 10 Marzo 2014 da cury
Foto di cury

Buongiorno,

buongiorno, ci devo pensare se oggi è un buongiorno ...

Ok, oggi va così, oggi non riesco a farne a meno, oggi è una giornata dove ho i nervi a fior di pelle e non sono in quel periodino ....anzi ...bello che è passato!!

1) mi sono svegliata che ero più stanca di quando sono andata a dormire e non mi piace quando sto così, automaticamente sono di pessimo umore e il mio karma si fa sentire.

2)non voglio sentire nessuno e se fosse per me non vedrei nemmeno nessuno e invece mi tocca avere a che fare con degli zoticoni, si, stamattina sono infastidita

3) arrivo in ufficio e il mio responsabile che oggi come venerdì doveva rimanere a casa invece è passato ...così per qualche ora... NO COMMENT!!! sarei prolissa

4) mi sento comunque romantica, e ho persino voglia di fare l'amore...mi manca fare l'amore...

5) mi ribalza sta canzone in testa e vorrei togliermela... e lungo il Tevere che andava lento lento noi ci perdemmo dentro il rosso di un tramonto fino a gridare i nostri nomi contro il vento tu fai sul serio o no... tra un valzer pazzo, cominciato un po' per caso tra le tue smorfie e le mie dita dentro il naso noi due inciampammo contro un bacio all'improvviso è troppo bello per essere vero per essere vero per essere vero amore mio ma che gli hai fatto tu a quest'aria che respiro e come fai a starmi dentro ogni pensiero giuralo ancora che tu esisti per davvero... amore mio ma che cos'hai tu di diverso dalla gente di fronte a te che sei per me cosi' importante tutto l'amore che io posso è proprio niente... ...

buona giornata

 
 
 

Dona 2 euro per la ricerca con un SMS al 45509!

Post n°271 pubblicato il 10 Marzo 2014 da cury

http://www.aism.it/index.aspx?codpage=2014_02_rf_gardenia_sms

 
 
 

Quando è te 5° parte

Post n°270 pubblicato il 06 Marzo 2014 da cury

Parigi, T. era stata a Parigi qualche anno prima e pur avendo fatto un'ottima impressione non se ne era innamorata, T. preferiva il sole e il mare della Sua Costa Azzurra, resta di fatto che Parigi aveva un fascino che lei adorava, nonlo sentiva suo ma aveva quella sensazione come di farne parte. 

E. come giunsero a Parigi notò immediatamente il cambio di sguardo che ebbe T., notò come i suoi occhi si illuminarono, notò come il suo lieve sorriso fosse diverso, come nel momento in cui T. si soffermava a riflettere un attimo, i suoi occhi esprimeano malinconia. E. poteva solo intuire a cosa potesse riferirsi ma non lo chiese a T., probabilmente per rispetto o forse per timore di sentirsi qualcosa che non aveva voglia di ascoltare. Stava vivendo un momento troppo delicato per ascoltare qualcosa che potesse farla soffrire più di quanto non stesse soffrendo e pur essendo una persona comprensiva, sino a quel momento, non voleva dare adito ad alcun tipo di discussione. 

E. e T. rimasero assorte nei loro pensieri per lungo tempo, sedute sulla terrazza di un attico tutto specchi e sole e luce di una casa che E. aveva condiviso con P. per diversi anni e adesso ci si ritrovava sola, insiema alla donna che P forse amava ancora e che lei a sua volta ricambiava. 

E. temeva di fare domande ma doveva prendere coraggio, che ebbe solamente quando fu T. che le rivolse la parola per chiederle cosa aveva a che fare lei con la sua vita quando erano mesi che non aveva alcun contatto con P.

 

 

 
 
 

Diritto di mugugno

Post n°269 pubblicato il 05 Marzo 2014 da cury
Foto di cury

Esordio mattutino in una piccola metropolitana cittadina: 

Donna A che parla con Donna B

"eh vabbè ma questa metro si rompe sempre, eh ma è sempre in ritardo, eh ma non funziona, eh ma è sempre piena, insomma proprio non va bene..."

cerco di tacere e tra me e me penso ma allora perchè ca@@ la prendi a fare se intanto non funziona? prenditi un bel bus ancora più pieno, e moooooooooooolto più lento e non lamentarti già di mattina presto!!!! Come cacchio fanno ad avere tutta questa energia quando non sono ancora le 8 del mattino!!
Mi fanno sorridere e incavolare perchè poi queste sono quelle persone che richiedono il rimborso dei 5 giorni di sciopero che i dipendenti hanno fatto (nemmeno l'avessero mai fatto uno sciopero così selvaggio), e per una volta tutti in treno e meno traffico e meno inquinamento acquistico...

Qui quando si fa sciopero ti garantiscono le corse di bus e metro per le fasce lavorative di prima mattina e tardo pomeriggio, opinabile che sia giusto o sbagliato

Comprendo l'importo del costo del biglietto, dell'abbonamento mensile/annuale è veramente alto per un trasporto pubblico non del tutto funzionante, per di più credo che sia estremamente facile notare i disagi e il malfunzionamento di una linea di metro su due binari...

Giuro ho cercato di evitare sguardi di qualunque tipo, azz, scatta la parolina, ed ecco che zac pure io e la Donna A ci rivolgiamo sguardi di 'semiintesa' e chiede la mia conferma per quando sta dicendo, e io gioisco di cotantapossibilitàdifarleunculocosì!

Con ESTREMA diplomazia, non sono io PER NIENTE, sostegno le sue ragioni, sostengo quanto sta dicendo e poi eccomilibatardadentro le taglio le gambe dicendole che d'altronde sarebbe bene esser maggiormanete comprensivi, e che se proprio non si ha fiducia in questi mezzi, i casi sono due, o prendersi un bel bus o alzarsi prima la mattina ...e poi teniamo bene a mente che se non ci fosse questa piccola e corta linea metropolitana quasi certamente la situazione trasporto pubblico nella ns città sarebbe ben più grave, scomodo, complicato, e di certo lamentoso, e perchè noi qui non facciamo altro che mugugnare!!!!!

 

epoichecazzosecifostevoiinamministrazionesiamosicuricheriusciresteafaremeglio?!?!?!?!

 

 
 
 

mammolette e bamboccioni

Post n°268 pubblicato il 04 Marzo 2014 da cury
Foto di cury

Due giorni fa ero al telefono con una mia amica, e parlando del più e del meno, si faceva il punto della situazione sulla tipologia delle persone che ci sono in giro e con cui si viene a contatto/conoscenza, conclusione?  sopravvive chi è mammoletta e bamboccione. 

La mammoletta, è la ragazza ormai quasi donna che, pur vivendo da sola, per ora, quando ha un uomo vicino riesce a fare e/o essere mammoletta, ossia  riesce a far si che il suo essere donna, e femmina rendano l'uomo/maschio necessario alla sopravvivenza. 

Vedasi portare i cestelli di acqua dal supermercato al portone, poi c'è l'ascensore, cambiare una lampadina, perchè salire sulla scala da sola è pericoloso, cercare di smontare una radiosveglia perchè non funziona e per vedre se per caso riuscite ad aggiustarla l'aprite, (rischio di essere fulminata, sai mi sono permessa di staccarla dalla spina), tirare giù le tende da lavare (sempre per il discorso della scala pericolosa), o spostare il divano per pulirci dietro, salvo che tu donna indipendente non abbia la donna delle pulizie che ti viene a fare tutti i lavori domestici, poi che so, uscire  per andare a fare la spesa e caricarti di due cestelli di acqua pari a 18 litri di acqua, e inoltre avere anche un paio di borse piene di alimenti necessari e no alla sopravvivenza non solo tua ma anche di chi ti fa visita, perchè il frigo e il freezer non possono essere mai vuoti, lui viene e ti aiuta, ma quanto te lo fa pesare poi sbuffando per tutto il tempo della spesa al supermercato? Lui comprerebbe il prodotto senza guardare nè prezzo nè scadenza mentre tu sei più precisa ...ma quando si tratta della birra!!! Quando si tratta di birra o vino stai pur certa che perdi la mattinata al supermercato, se poi è superpreciso la birra del supermercato non va più bene, bisogna andare in enoteca, e tu allora pensi, meglio, almeno mi prendo anche una bottiglia di vino per me! Illusa, si illusa perchè o entri e vai decida dai vini a prendere ciò che più gradiresti e allora forse la bottiglia te la porti altrimenti ti placca, blocca o come dir si voglia (che manco quando vuole fare sesso è così tenace) e ti fa tutta la storia e la filosofia della birra che ha visto che non conosce e che di certa porterà a casa e a te come al solito non piacerà, perchè non ti piace la birra e lui ormai dovrebbe saperlo. DEVO ANDARE AVANTI?

Lui essere necessario alla tua esistenza, perchè senza di lui, non ce la potrai mai fare e tu ....mammoletta...se ci riesci buon per te ...sarai una donna felice avendo 'preso un po' in giro l'uomo che volevi', altrimenti sarai circondaqta da dei bamboccioni ...

 

belli questi 

età compresa 35-45 anni, vivono ancora con mamma e papà, a volte o solo con la madre o solo con il padre, dipende dagli eventi della vita

Ad ogni modo, i bamboccioni del 2014 sono uomini che hanno cercato il lavoro 'sicuro' che non si confrontano con le donne ma le assecondano per il quieto vivere, che mentre tu parli, loro pensano non solo alla partita come buon maschio italico vuole ma che nella fase di preparazione all'uscita con te donna ha forse messo una camicia non adatta, forse era meglio quella appena stirata (da mamma), non quella che era nell'armadio per non parlare del fatto che forse avrebbe potuto trascorrere un pochino più di tempo a curarsi (per te), tu hai impiegato solo 40 minuti tra doccia, depilazione, asciugatura, vestizione e trucco...lui circa un paio di ore ...

Lui, che vive di lavoro dal lun al ven e sabato e domenica di ozio... e ozio sta per, alzarsi senza sveglia, non dover andare a fare la spesa, non fare necessariamente colazione al bar, al limite andare a comprare il giornale, andare in palestra o in piscina se lo ritiene necessario, tornare a casa pranzare, riposino pomeridiano un po di tv, due chiacchiere con mamma e papà poi prepararsi per uscire con gli amici e/o con la compagna. Cinema, discoteca, amici, donne, alcool, insomma di tutto un po' senza alcun pensiero, di fare la spesa, rifarsi il letto, lavare, cucinare, sparecchiare ...al limite se richiesto, ma ribadisco se richiesto, accompagnare mamma a fare la spesa con la macchina se non l'ha accompagnata papà. Diamo anche a papà un po' di aria...quest'uomo che sta con la gentil consorte da oltre 30 anni e che sta ancora con te e l'ossigeno non sa più nemmeno cosa sia. 

Comunque sia, torniamo all'essere bamboccioni...questi uomini senza spina dorsale, che appena hanno un problema (il colore della macchina nuova da comprare con l'aiuto economico di papà, perchè lui da solo con il suo stipendio non riesce a comprarsela), va in panico, e indice riunioni con gli amici per il colore e/o il modello migliore. Lui bamboccione, quando ha la febbre a 37.2 bastano ancora un paio di linee di febbre che bisogna chiamare il 118, lui che ha un tasso di attenzione nei tuoi confronti pari allo zero, lui che davvero se ha un problema serio diventa un due novembre sino a quando tu non glielo risolvi, perchè non è in grado, non può, non ce la fa...(eppure ce la fa benissimo a fartelo credere quando vuole portarti a letto no!?) Lui che ha le mani più lisce delle tue ,ovviamente tu lavi i pavimenti con o senza guanti, e pur cercando di aver cura delle tue mani, non sono mai lisce come quelle di una donna che fa la vita da mantenuta.

Ah bella la vita da bamboccioni, e direi altrettantro bella la vita da mammolletta ...

Non sono io ...e scusate se sembra che ce l'abbia con queste genere di persone ... in realtà la mia è tutta invidia, perchè forse vivono meglio, o forse vivono senza troppi pensieri e preoccupazioni, forse si vive davvero meglio, io cmq sono contenta di vivere così pur da sola, con le mie gioie e i miei pianti, le mie disperazioni e i miei conforti 

Il genere umano è assai strano ...prima o poi scriverò un compendio in merito a questo ...ahahaha che spiritosa...e Grazie per essere arrivati a leggere sino a qui :) 

 

 

 
 
 

Quando è te 4° parte

Post n°267 pubblicato il 03 Marzo 2014 da cury
Foto di cury

La giornata era fresca e tiepida, una giornata in cui ogni pensiero e ogni preoccupazione non avrebbe dovuto fare capolino nella mente di T. e invece guardare la donna seduta di fianco a lei e pensare che quella stessa donna era la moglie di P. la rendava triste e invidiosa e non sapeva cosa pensare. 

E. lasciò che T. terminasse il suo caffè e con gentilezza le chiese come aveva trascorso la notte e come si sentiva quella mattina.

T. le rispose che la notte era stata tranquilla e che al risveglio, non riusciva ancora a comprendere diverse cose, tra cui il fatto che lei fosse in quell'appartamento e sopratutto con lei, E. 

E. sorrise, come per ironizzare, in realtà il suo soffrire era molto profondo, solamente non voleva che T. se ne accorgesse, perchè, aveva avuto il tempo di mettersi nei suoi panni, e comprendeva T. più di quanto T. stessa potesse immaginare, ma la pena che E. provava, era profonda come un abisso, ed ella si sentiva persa, in quel mare che non era nemmeno più oceano, ma era solamente silenzio, non amava il silenzio di quella solitudine c, non amava vivere senza suo marito, non amava più, o meglio, così pensava. 

T. rispose al suo sorriso con un sorriso di circostanza e stranamente le venne anche bene, T. era espressiva, pur senza parlare le si leggeva in volto ciò che pensava, e come si sentiva, e sperava che E. non avesse imparato così velocemente nel comprenderla. E. guardò T. e con voce educata e ferma le chiese: 

"Vorrei che lei venisse con me nella mia casa, o meglio, nella casa in cui vivevo con P. vorrei che vi soggiornasse qualche giorno, lavoro permettendo, e vorrei che lei mi conoscesse meglio, come vorrei conoscere meglio lei, il resto dei giorni che verranno, vedremo il da farsi, cosa ne dice?" 

T. emotivamente sconvolta da tutti quegli eventi in quelle poche ore non sapeva proprio come cogliere la proposta di T. che in quanto moglie avrebbbe potuto prestare un atteggiamento decisamente diverso da quello che stava proponendo. T. non sapeva proprio cosa fare, l'incertezza e la mancanza di consapevolezza la invadevano. T. rispose "Va bene, vengo con lei" 

 
 
 

Quando è te 3° parte

Post n°266 pubblicato il 28 Febbraio 2014 da cury
Foto di cury

Non era ancora alto il sole quando T. si svegliò, il suo primo pensiero fu che tutto ciò che era avvenuto la sera prima era stata un sogno.

Bastò un attimo e quella considerazione svanì, come svanì anche il piacere di essersi svegliata in un ambiente completamente diverso rispetto a quello a cui era abituata, in un letto in cui aveva dormito particolarmente bene e si domandò che cosa le avrebbe riservato la giornata.Si alzò si mise la vestaglia, si affaccio alla finestra e vide E. sulla veranda a leggere il giornale sorseggiando caffè, sembrava tranquilla, riposata, decise di raggiungerla velocemente e sfruttare appieno la giornata che le attendeva.

I pensieri prima del sonno le avevano portato diverse domande da fare a E.  alcune erano anche sofferte, ma quella era la sua occasione, per voltare pagina, cambiare capitolo se non addirittura libro. T. non sapeva e ancora meno capiva E. e la sua necessità di conoscerla, ma sapeva perfettamente invece che per lei quello era il momento della svolta. 

Raggiunse E. sul patio illuminato dal sole, dopo essersi fatta una doccia rigenerante, aver indossato un paio di pantaloni comodi, una maglietta e una felpa sportiva. Erano i suoi abiti del fine settimana, erano quelli che aveva richiesto che qualcuno andasse a prendere a casa sua. Diede il buongiorno a E. e le chise se poteva accomodarsi, E. non esitò a farla sedere e richiese l'attenzione della servitù per prepararle la colazione, come meglio preferiva, richiese "un caffè macchiato e un croissant", poi, rimasero in silenzio. 

 

 
 
 

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