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ANDRONI – SIDERMEC: A BENFATTO L’ULTIMA TAPPA E LA GENERALE DEL TOUR OF CHINA 2

Post n°176 pubblicato il 25 Settembre 2016 da cyclingSports

La Androni – Sidermec ha concluso alla grande il Tour of China 2 aggiudicandosi l’ultima tappa e la generale della corsa asiatica iscritta nella prima categoria del calendario internazionale UCI.
Marco Benfatto si è infatti imposto sul traguardo di Zhuhai Hengqing nella volata del gruppo compatto. Il corridore veneto ha preceduto i due portacolori della Nippo – Vini Fantini: Riccardo Stacchiotti e Nicolas Marini e oltre al successo di tappa ha conquistato il primo posto nella classifica generale.
La squadra di Gianni Savio -diretta in Cina da Gian Paolo Cheula- si è così aggiudicata il Tour of China 1 con Raffaello Bonusi e il Tour of China 2 con Marco Benfatto e ha vinto complessivamente otto tappe, sei con Benfatto e una con Bonusi e De Marchi.

 
 
 

LOMBARDIA 2016, COSI’ DURA DA ESSERE UNICA

Post n°174 pubblicato il 25 Settembre 2016 da cyclingSports
Foto di cyclingSports

Alberto Contador, Fabio Aru, Joaquim Rodriguez, Philippe Gilbert, Esteban Chaves, Bauke Mollema, Daniel Martin, Rigoberto Uran, Tim Wellens, Daniel Moreno, Wouter Poels, Edvald Boasson Hagen, Steven Cummings, Romain Bardet, Jarlinson Pantano, Julian Alaphilippe, Giovanni Visconti, Diego Ulissi, sono solo alcuni dei nomi di spicco - delle 25 formazioni al via - che risultano dall’elenco degli iscritti del Lombardia NamedSport in programma sabato 1° ottobre. La Classica Monumento, organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport, andrà in scena da Como a Bergamo su un percorso di 240 km, molto selettivo (4.400 m di dislivello), con due salite inedite nelle fasi finali della corsa.

PERCORSO E ULTIMI CHILOMETRI
Partenza da Como per affrontare una prima parte classica che culmina (dopo Cantù, Erba, Asso e Onno) con la scalata del Ghisallo da Bellagio. Si tratta di un passaggio tradizionale con pendenze al 14%. Si prosegue, superando Asso, Pusiano e Oggiono prima di scalare Colle Brianza e attraversare l’Alta Brianza e il Meratese per entrare in Provincia di Bergamo a Calusco d’Adda. A Torre de’ Busi inizia la salita di Valcava (9,6 km al 9%, max 17% - m 1336) su strada di montagna con 14 tornanti. Discesa impegnativa (anche con pendenze importanti) su Costa Valle Imagna per proseguire su Ponte Giurino (secondo rifornimento fisso) e scalare l’inedita salita di Sant’Antonio Abbandonato che sarà seguita dalla salita di Miragolo San Salvatore (anch’essa inedita). Entrambe presentano pendenze importanti, carreggiata ristretta e tracciato impegnativo. Dopo una breve discesa, salita pedalabile fino a Selvino cui segue una lunga discesa intervallata da tornanti e 9 km di avvicinamento al classico passaggio della Città Alta di Bergamo fino al traguardo del Sentierone.


 

 

 
 
 

Giro del Trentino Melinda: arrivo al top in Austria

Post n°173 pubblicato il 07 Marzo 2016 da cyclingSports
Foto di cyclingSports

Dopo la crono, arriva la salita: ma parlando di Giro del Trentino Melinda, c’era da aspettarselo. E se c’è un’altra cosa che gli appassionati della corsa trentina hanno imparato a conoscere in quasi quattro decenni di storia è il gusto degli organizzatori del GS Alto Gardanella ricerca di percorsi – e salite – sempre nuove. 

Così, dopo il classico avvio nel Garda Trentino, il Giro del Trentino Melinda fa le valigie e torna a sconfinare in Austria, per l’ottava volta nella sua storia e tre anni dopo la partenza di Lienz, con la sfida a tre fra Vincenzo Nibali, Cadel Evans e Sir Bradley Wiggins. Il prossimo Mercoledì 20 Aprile sarà Arco-Anras, 220 km: tappa lunga e impegnativa, destinata ad accendersi proprio negli ultimi chilometri, dopo l’ingresso in territorio austriaco.

Anras, piccolo paese arrampicato sulle Dolomiti di Lienz, da cui dista poco più di 20 km, ha infatti in serbo il primo arrivo in salita del Giro del Trentino Melinda 2016: a mettere in fila i favoriti sarà un’ascesa finale di 4 km al 7% di pendenza media. Sforzo breve, ma salita vera: un arrivo inedito e destinato a richiamare sulle strade anche il pubblico del Tirolo, “fresco” di assegnazione ufficiale dei Mondiali su strada 2018, in programma a Innsbruck.

Dietro al ritorno del Giro del Trentino Melinda in Austria – come al grande successo della partenza di Lienz nel 2013 – c’è l’impegno e la passione di Franz Theurl e Astrid Trojer-Pirker, Presidente e Referente Organizzativo dell’Ufficio del Turismo di Lienz: un’occasione carica di significati. “Il Mondiale di Innsbruck rappresenta un’occasione di straordinaria importanza per l’Austria, e per il Tirolo in particolare – spiega Franz Theurl. “Riportare qui i campioni del Giro del Trentino Melinda è un modo per iniziare a respirare l’atmosfera del grande ciclismo, in vista di un triennio di grande impegno e – ci auguriamo – di grandi soddisfazioni.”

“Inoltre, non meno importante, – ha aggiunto Theurl – abbiamo voluto fortemente essere parte del 40° Giro del Trentino Melinda per onorare una figura come quella di Nerino Ioppi, a cui ci ha legato una profonda amicizia. Questa sarà la prima edizione senza di lui, e speriamo che, da lassù, possa sentirsi felice e orgoglioso della corsa che per tanti anni ha accompagnato con straordinaria passione.”

Con la Arco-Anras, sono due le tappe dell’edizione 2016 (19-22 Aprile) già svelate dagli organizzatori del GS Alto Garda. Ancora una volta, la corsa si aprirà martedì 19 Aprile sulle sponde del Garda Trentino, con una cronometro a squadre di 12,1 km da Riva del Garda a Torbole.

A breve, il programma del Giro del Trentino Melinda sarà completato con l’annuncio delle ultime due tappe, e il piatto per gli scalatori – c’è da scommetterci – è destinato ad arricchirsi ancora.

 
 
 

INFORTUNIO ALLE STRADE BIANCHE PER DAMIANO CUNEGO

Post n°172 pubblicato il 06 Marzo 2016 da cyclingSports

Strade Bianche condizionate dalla caduta di Damiano Cunego per gli #OrangeBlue. Migliore piazzamento tra i team Professional con Grega Bole.

“Mi opero, mi alleno e rientro al più presto, perché ho tanta voglia di correre e far bene.” Sono queste le prime parole di Damiano Cunego ancora sul bus del team al termine de la Strade Bianche. Una corsa dura e per veri gladiatori, con oltre 50 km di sterrato e purtroppo numerose cadute a condizionarla. In una di queste, intorno al km 80 è rimasto coinvolto Damiano Cunego che non riuscendo a evitare un corridore cadutogli davanti ha dovuto terminare la sua corsa.
La dinamica della caduta la racconta il protagonista: “Purtroppo un corridore di un altro team è caduto proprio davanti a me e De Negri, che però aveva a destra una via di fuga per evitarlo, io non ho potuto evitarlo. Cose che possono capitare in gare epiche come questa.” La diagnosi per lui è la frattura scomposta del quinto metatarso della mano destra. Per l’inizio della settimana prossima l’operazione volta a ridurre la frattura e per lui subito rulli e mentalità da campione per tornare al più presto in gara. Dalle prime parole del leader #OrangeBlue traspare infatti tutta la sua grinta e motivazione.
La corsa vinta da Cancellara (Trek-Segafredo) ha confermato la buona condizione di Grega Bole, nel gruppo dei migliori sino alla bagarre finale, chiude 23°, il miglior piazzamento tra i team Professional in gara. In luce anche Riccardo Stacchiottiprotagonista nella prima fuga di giornata di otto corridori rimasti a lungo al comando.

Domani si corre a Larciano, altra gara impegnativa alla quale non prenderanno parte ovviamente Damiano Cunego e l’altro lieve acciaccato di giornata Riccardo Stacchiotti. Subentrano così Daniele Colli e Antonio Viola.
La nuova formazione #OrangeBlue per il GP Industria e Artigianato di Larciano:
Grega Bole, Pierpaolo De Negri, Daniele Colli, Eduard Grosu, Alessandro Bisolti, Iuri Filosi, Antonio Nibali, Antonio Viola.
DS Stefano Giuliani.

 
 
 

STRADE BIANCHE 2016

Post n°171 pubblicato il 05 Marzo 2016 da cyclingSports
Foto di cyclingSports

Siena, 5 marzo 2016 – Il sesto settore di sterrato della corsa porterà il nome di Fabian Cancellara per sempre. Era questo uno dei "premi" in palio se avesse vinto la gara per la terza volta. In dieci edizioni della sola "Classica del Nord più a Sud d'Europa", è l'unico corridore ad averlo mai fatto - una volta ogni quattro anni: 2008, 2012, 2016. Nella prima parte della sua ultima stagione, l'atleta svizzero ha vinto l'oramai celeberrima corsa Toscana altrettante volte quante il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix.

Nella prova femminile, la Campionessa del Mondo Elizabeth Armitstead ha aperto un nuovo capitolo nella storia vincendo la prima prova di sempre dell'UCI Women's WorldTour un anno dopo aver finito seconda in Piazza del Campo a Siena.

La Armitstead si è imposta di forza sull'ultima salita contro le rivali Katarzyna Niewiadoma, Campionessa Europea in carica e la campione nazionale svedese Emma Johansson. Pur avendo dichiarato che la sua vittoria della scorsa settimana al Omloop Het Nieuwsblad non significava che volesse vincere ogni singola gara, all'inizio di una stagione destinata ad essere molto lunga con i Giochi Olimpici di mezzo, non ha comunque sprecato l'occasione. L'Italiana Elisa Longo Borghini ha chiuso in quarta posizione, vincendo la battaglia del gruppo inseguitore in cui l'ex Campionessa del Mondo Pauline Ferrand-Prévot si è rivista dopo la lunga pausa invernale per infortunio.

Nella prova maschile Gianluca Brambilla della Etixx - Quick Step, che faceva parte della fuga a quattro che ha caratterizzato il finale di corsa, è stato raggiunto solo negli ultimi chilometri da un trio regale formato dal Campione del Mondo Peter Sagan (Tinkoff), da Fabian Cancellara (Trek - Segafredo) e dal vincitore della scorsa edizione Zdenek Stybar, anche lui della Etixx - Quick Step, che ha dato alla squadra belga un vantaggio tattico. Brambilla ha attaccato ancora in tre occasioni ed è rimasto da solo sull'ultimo strappo prima dell'arrivo. Il forcing di Cancellara, che ha riportato sotto anche Stybar, ha dato i suoi frutti e dopo il ricongiungimento è entrato in prima posizione in Piazza del Campo a Siena con Stybar in scia. Lo svizzero ha poi alzato le braccia sotto la Torre del Mangia.

RISULTATO FINALE STRADE BIANCHE NAMEDSPORT
1 - Fabian Cancellara (Trek - Segafredo) 176 km in 4h39’35”, media 37,770 km/h
2 - Zdenek Stybar (Etixx - Quick Step) s.t.
3 - Gianluca Brambilla (Etixx - Quick Step) a 4"

 
 
 

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