CycloCinema

Come mai vogliono chiudere questo istituto?

Sai Riccardo ho pensato e ripensato al perché si possa decidere di chiudere un istituto di neuropsichiatria infantile.Subito mi è' venuta in mente la scuola come primo e forse più importante luogo anche di socializzazione e 'integrazione' dei 'diversi'( tanto per usare parole che già di per se stesse separano e distruggono).Dicevo...la scuola dove ,se non in pochi sporadici casi fortunati,i genitori di ragazzini 'unici' sperimentano sulla loro pelle e su quella dei loro figli tutte le enormi difficoltà connesse alla cura e ai bisogni degli stessi, difficoltà soprattutto da parte degli adulti che fanno fatica ad accoglierli come accolgono quelli che problemi non hanno in quanto 'normali'. E certo è faticoso insegnare a ragazzini 'diversi',comporta spiegazioni ulteriori, semplificazioni,perdita di tempo.... e poi (riporto le parole di una intelligente professoressa di lettere) "che se li ciuccino gli insegnanti di sostegno....con lo stipendio che prendo"!!!!! Direi disgustoso,ma le miserie umane sono davvero senza fondo....ecco perché nonostante io non condivida neppure lontanamente una decisione del genere pur tuttavia non mi sorprendo....si tratta di decisioni che vengono prese quotidianamente da chi ci governa in nome dell'unico dio a cui sono sottomessi e che di chiama denaro. In fin dei conti a cosa serve un istituto di neuropsichiatria infantile? Vorranno mica,per caso, riaprire i manicomi?

Gli insegnanti di sostegno, Eva, hanno uno stipendio ancora inferiore a quello della prof da te citata e quasi sempre una specifica competenza a dir poco inadeguata. Come spiegato nel post e nel testo della petizione, il metodo scientifico e di cura che l’Istituto di Roma ha elaborato fin dalla sua fondazione è qualcosa che non si limitava ai difficili casi degli adolescenti lì ricoverati. Si riversava quale patrimonio pubblico comune in tutti gli ambiti nei quali ci si trova a fronteggiare il disagio psichico infantile o adolescenziale. Questo ha un costo sul bilancio sanitario locale? Certo, ma sono soldi ben spesi e altamente produttivi, a differenza di quelli che continuano ad essere sottratti da un sistema politico-amministrativo drogato di corruzione e bisognoso di dosi sempre più massicce di soldi rubati ai fessi amministrati. Non credo riapriranno neanche i manicomi: il dolore dei malati e delle famiglie, lo hanno già rigettato tra la moltitudine delle pareti di casa. Grazie della sensibile attenzione e del prezioso commento, cara.

Se ti va vorrei aggiungere un link a questo tuo post nel mio terzultimo.

Naturalmente fai i link che desideri e anzi ti ringrazio del pensiero, Elettrika.