Creato da davidaliuslosyano il 01/06/2009 |
ABBASSO GLI EROI SENZA CORAGGIO
Poco piu' di un refuso nella probabilita'!
[Sono un solitario e non ho perle da curare!]
Post n°6670 pubblicato il 23 Novembre 2023 da davidaliuslosyano
Tra rêverie e realtà, il libro è percorso da improvvisi affondi e incursioni in regioni dissestate del divenire politico dove ci si imbatte nei fuochi di bivacco, nel "trend apocalittico", nelle distonie non combattute e controproducenti. Così si gestiscono i vari lessici, i vari topics e si costruiscono feedback assertivi non convenzionali, in particolare quando il Nostro scarta il grado zero per entrare in risonanza con posture discorsive discontinue e radicali. In altra lingua, B. accede al paradosso di una verità che per essere detta deve essere prima negata (SS Julius) |
Post n°6669 pubblicato il 23 Novembre 2023 da davidaliuslosyano
▪︎Si dice che la Complessità è essa stessa una contraddizione, o tutt'al più un "reliquato relativo". Che per tutto c'è una spiegazione direzionata, piana, monocorde, "secondo la norma" o secondo le più rigorose "regole filosofiche di non-contraddizione". Ci aspetta un lungo inverno se ci limitiamo a pensare in questo modo. È orrendo. (SS Julius) ▪︎È il classico tema infiltrato da "paradossi e vie di mezzo". Per non essere mai netti e rimanere sempre dall'altra parte della barricata tra chi non si schiera e non prende posizione, e sceglie la neutralità come l'approdo più comodo e redditizio. È la solita ricorrente tentazione ad essere "tangenziali alla curva storica" nelle congiunture più critiche della Modernità. Il "rogo di dicitura" continua a far paura ai pavidi, e tutto questo purtroppo non produce ritorsioni della Coscienza. (The "burning of wording" continues to frighten those who are not brave, and unfortunately all this does not produce retaliation of Conscience). (SS Julius) ▪︎Non c'è un vero e proprio fuoco della mente su questo tema, ma piccole scintille che squarciano il buio per un istante senza mai rischiararlo del tutto e ti offrono l'appiglio arbitrario per allinearti alla corrente integrata del "Divenire": "qualunque-cosa-esso-sia-di-non-precisato". (SS Julius) ▪︎Una nuova rete e un nuovo campo di rapporti umani. Bruno fu, con altre eccezioni, un sobillatore coerente e un insieme di dimensioni matematiche, il cui destino era quello di entrare in rotta di collisione con altre dimensioni in modo da favorire la nascita di una "nuova fisica" delle relazioni umane. Fu la goccia che fece traboccare il precario equilibrio storico, l'armonia delle compassionevoli regole filosofiche dell'epoca. (SS Julius) ▪︎Catturato dal Tempo mentre sono fuori orario, fuori dal mio orologio storico. È come se il tempo ti incalzasse mentre sei al di fuori della tua guardia e ti obbligasse a scandire i suoi attimi e lampi di dominio sulla Vita e sulle regole di giurisdizione comportamentali (Rules of behavioral jurisdiction). (SS Julius) ▪︎Dottrine incartate, sigillate nella plastica. Impara a liberarti dall'ideologia di una Mistica aberrante e dall'Info radicale e distorta. Impara a spogliarti della Storia e ad armarti di "Critica del giudizio" e di una rappresentazione emendata e demistificata della realtà. E impara anche a seguire quei circuiti virtuosi dove non ti imbatterai più nel "demone della falsa Agorà" e nell'immagine di una "Fratellanza" in nome di...o di una tenebra ancora più audace, ma dove è vivificante il richiamo al fratello "disperso e vilipeso e ritrovato" dopo l'esilio dal Mondo. Allora non ti troverai più di fronte a pareti scoscese o geometrie inclinate, ma crescerai insieme all'Universo che è già lì da qualche parte che ti attende ed è popolato da altri-da-te da rispettare e non da altri-per-te da temere e vendicare...(SS Julius) |
Post n°6668 pubblicato il 16 Agosto 2023 da davidaliuslosyano
L'investigazione non è solo quantità relazionale o veritativa, o quasi effimera qualitatività. L'indagine, dal lato della domanda, non è semplicemente una gerarchia valoriale o una radice transitoria. Da par suo l'occhio sfilza e trafigge il linguaggio, e ci regala soppressioni, in attesa che un brivido di decenza ricami fili di creatività sulla pelle spessa del tempo. Le lettere ti ripassano (alla partenopea), e non te ne accorgi. Ti impassano e impassionano allo stesso tempo. Efficacia dei recessi dove giace il paffuto silenzio. Efficacia delle cavità dove qualcosa di infranto innatura il capitale di senso. Siamo caduti nello spazio produttivo dove il fungo del non detto prolifera senza sosta. Se l'estetica è critica delle relazioni e delle complessioni, il linguaggio è il suo doppio terapeutico, affine trattamento secondario. (SS) |
Post n°6667 pubblicato il 20 Giugno 2023 da davidaliuslosyano
Aggiunto alla lista... Ogni libro ha tre livelli. Il livello della narrazione tout court che si basa su una lirica corale, un mosaico di vicissitudini personali, intrecci di vite anche banali, una realtà ... che satura le esistenze talvolta nel clichè, nello stereotipo, dove però la qualità dell'evento, che dovrebbe culminare nell'apodittico e nell'ineluttabile, ha poco senso a meno che non si muove lungo solchi tracciati a priori come ad es. una "solida" trama noir. E siamo al secondo livello. Questa traiettoria evenemenziale risolutiva per essere efficace ha bisogno nondimeno di una struttura che faccia premio sulla vita, e risulterebbe una forzatura se non si integrasse quasi naturalmente col primo livello della narrazione. A dare colore a tutto è poi lo stile che rappresenta il terzo livello e che ha una cifra unificante di sintesi. Ogni scrittore dà importanza di più all'uno o all'altro livello. Nel tuo caso hai tentato di rimanere in equilibrio, non dando la predominanza a nessuno dei tre livelli, ma ognuno si incastra perfettamente l'uno nell'altro. Ed è una scelta che condivido. Dov'è l'anima dello scrittore (e del racconto), è facilmente rintracciabile nella figura a tutto tondo del giornalista che non per niente è il meno schierato perchè altrimenti lo scrittore finirebbe per parlare di sè stesso inevitabilmente. Diciamo che si è voluto investire narrativamente su questo personaggio per affinità caratteriale. E questo è quanto basta. Per finire, il libro va lasciato come è: sospeso nel soft power di una narrazione disincantata e asettica. Senza apporti aggiuntivi, e additivi vari. Piccolo gioiello che nondimeno necessita di una cura maggiore relativa allo stile: sintassi, punteggiatura, dettaglio coloristico, caratterizzazione d'ambienti, ecc....(SS) Nel diritto dei padri erano corpi brevi: le biforcazioni e i bivi; gli entusiasmi e altre passioni affini; gli arcani medievali; le piante a fogliame largo; alcuni tipi di nubi; l'esoterismo; i cani con la coda tagliata di un quarto; gli abbecedari senza le lettere di mezzo; tutto ciò che degradava verso le acque; gli agnelli sacrificali; i poemi omerici; le farfalle ad ala corta; gli edifici a struttura quadra; gli irrisi nel padiglione della morte bianca; la peculiarità fittizia; ogni reliquato filosofico di bassa intensità; il linguaggio dell'insetto... |
Post n°6666 pubblicato il 20 Giugno 2023 da davidaliuslosyano
Senza consonanze generiche, la scimmia raramente mi sale in spalla. Per questo non posseggo una meccanica mentale attiva e non sono sufficientemente carismatico. Mi definisco per lo più un viaggiatore su e giù, e presto attenzione all'ornamentazione, anche se negato agli orpelli correlati da intellettuale organico. Prescrizioni e scontrini per me sono la medesima cosa, almeno tanto quanto è necessario blandirla. Volti e sorrisi, sangue e latte, vino e rughe. Forcine su baffi folti di fogliame estivo. Non male la crescita per quattro lettori abbonati. La formulazione della formulazione viene continuamente ampliata. La formula per il processo di formalizzazione ha un effetto continuo.
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Post n°6665 pubblicato il 06 Marzo 2021 da davidaliuslosyano
È stato detto: "Il programma per la civiltà è uno spreco". Ti ho risposto, e la risposta è ben articolata attraverso un coerente contesto significativo e timbro di certificazione. |
Post n°6664 pubblicato il 30 Settembre 2020 da davidaliuslosyano
1. Il pensiero autentico è un campo di forze sostenibili, un sistema di relazioni necessario. La nominazione del necessario non speculativo. È il "gioco dell'albero", del necessario in carne ed ossa, Si contrae nel "senso dell'albero", nella sua essenza non pensata. |
Post n°6663 pubblicato il 30 Settembre 2020 da davidaliuslosyano
Tutti i grandi eventi (compresa la morte) iniziano con un sì alla vita, nel luogo dove la notte incontra l'aurora, il dolore rischiara nel destino gioioso e il tuo sogno migliore sfuma nelle ombre impenetrabili del senso. |
Post n°6662 pubblicato il 30 Settembre 2020 da davidaliuslosyano
Ontologia crescente dell'infinito nell'univerale. Si infinitizza nell'universale. Una sezione-stralcio di Universo in costante autoriflessione, uno specchio narrativo endogeno. È un ente dell'ente nell'ente. L'autoriflettente dell'infinito nell'universale. Un enta-nte enti-co, una forma in formazione cioè formata in azione per una co-essenza di tagli di verità sempre generata e continuamente dissolta. L'ottico enta-nte enti-co.
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Post n°6661 pubblicato il 30 Settembre 2020 da davidaliuslosyano
1. Tutte le evoluzioni si riconoscono dal modo in cui riusciamo a dialogare col margine
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Post n°6660 pubblicato il 30 Settembre 2020 da davidaliuslosyano
Quali pratiche hanno fatto sì che il fattore lavoro diventasse problema collettivo di una classe in particolare e non dell'intera griglia sociale?...Quale sistema etico di verità ha consentito di escludere dalla discussione quelle aree limitrofe al processo lavorativo, condannandole a sopravvivere nelle pieghe di un logos di esclusione quanto mai disumano e aberrante?... Come si diventa forza e classe lavoratrice?... Sono tutte istanze riassumibili in quest'unico interrogativo: come mai la "società inglobante", che crea i vari passaggi di metodo politico e cerca le soluzioni migliori per le diverse soglie problematiche, non si è occupata finora del "fenomeno precessivo" del vettore o fattore lavoro? |
Post n°6659 pubblicato il 30 Settembre 2020 da davidaliuslosyano
Intanto la formica scava i suoi cunicoli, dipana le sue trame, crea le sue mappe, si gioca le sue carte. (SS) |
Post n°6658 pubblicato il 25 Settembre 2020 da davidaliuslosyano
La gente ancora non ha razionalizzato il modo corretto di vivere quella che chiamano socialità. Socialità significa scambio, comunicazione, adottare una qualunque forma di espressione. Non significa il semplice stare, camminare, occupazione di uno spazio, vagare tra simili. Quest'ultima non è socialità. In uno spazio di questi tempi ci possiamo anche toccare senza socializzare. |
Post n°6657 pubblicato il 17 Settembre 2020 da davidaliuslosyano
IL LINGUAGGIO È FOLLIA DEL SUONO NICCIANO L da fermo/Un fermo-L devi essere parsimonioso/parco/sobrio (atteg verso la vita improntato alla sobrietà) stile di vita consumo sostenibile il modello di spesa sostenibile |
Post n°6656 pubblicato il 20 Luglio 2019 da davidaliuslosyano
Semplicemente una presa d'atto, una beccata di rondine, una ricognizione puntiforme... |
Post n°6655 pubblicato il 20 Luglio 2019 da davidaliuslosyano
Mani penzoloni sui fianchi...barba incolta... |
Post n°6654 pubblicato il 10 Febbraio 2019 da davidaliuslosyano
"La bulimia citatoria fastidia alla lunga", disse uno sdegnato Nib Consalvo, facendo schioccare la lingua come ai bei tempi. (...) Nibelunghi, cavalcando aggrappati alla criniera, minzionano bellamente nelle loro ogive di plastica. "Che copiosa acquaragia oggidì, oh figlio" "si direbbe che ti sei ripreso alla grande dopo l'operazione alla prostata" "che magnifica pisciata, davvero!" "ringraziamo sentitamente gli dei lassù e le mani d'oro del cerusico quaggiù". Nerbate di malizia effondono dalla divina bocca della regina madre. "Davvero pantheonico! Il sansebastianese frecciato al costato liquefatto ha il sanguinaccio!", canta il menestrello. (...) Elitario e solitario...Nella notte le stelle bruciavano le cicatrici del cantastorie, irradiavano furia e paura. Il canto dei fuochi delle stoppie celiavano il coraggio delle mastodontiche magioni agglutinate ai lussureggianti costoni verdemetallo. (...) Dietro-ai-vetri una donna ricama. Un gatto s'innammora. Una sedia contempla file di libri. (...) Intossicati d'amore e di piombo, percorrevamo le lastre ghiacciate dell'Arkansas su una Dobriville GM del '66. Una quattro-cilindri ancora lucente di lacca che si muoveva veloce nel fiammesco torpore dei luoghi. (...) Cosettanna ha un corpo gettato alla rinfusa sul retrosedile tra odore di lacrime, bambole dai capelli argento, barbonesche ciafrusaglie e calcinacci di cartaindorata. (...) La Fumatrice col cipiglio intellettuale armeggiava tra linguaggi di genere alla ricerca della Frase, mentre sboccava vapore allo zenzero. (...) Note di musica Wimpy - ipergettonate sulle stazioni radio delle contee - rendeva fruibile il viaggio e accompagnavano il sonno di Holly-Mo verso indelicate parafrasi mattutine. Alla guida, col capo genuflesso sul volante, Joe-Carl Humpo menava fendenti sull'accelleratore come un leone inebriato dal suo stesso ruggito. Sotto la dittatura di grosse gocce d'amianto l'asfalto comatoso vomitava il suo confortevole calore verso una parte di cielo. Incanto puro nell'essenza fumosa. Gli occhi si perdevano nell'abisso delle montagne sullo sfondo. (...) Un sussulto e parole perfette come una tigre famelica uscirono dalla bocca sdentata della Fumatrice. (...) 86,400 sec. 1,447,200 sec. La risposta alla vita in un numero silenzioso. Brulicano di notte i pensieri come nello spazio assoluto i numeri primi. Acqua che t'immerge i piedi. Poi la cintola. Strappa come un treno in corsa i vestiti e il respiro. Ti fa a pezzi. Nell''intervallo mortale energia che si spande. Il colpo risolutore spazza le certezze, le annega nell'insipida certezza. (...) Torme di uccelli in picchiata. Inferno pieno. Ali che sbattono nel tempo di una virata. Inferno pieno. È un incendio di urla e strepiti. Inferno pieno. (...) Aniello Ford rintuzzava le eccezioni. Le sue mani erano limpide quando afferravano l'ovale e lo lanciava al di sopra delle teste. Il gran tripudio accellerava, si imponeva ma lui non si lasciava accecare dalle eccezioni. Era nato povero tra una montagna di libri. Leggeva tutto quello che poteva e aveva imparato a non farsi mai confondere dalle eccezioni. Aniello Ford aveva una fidanzata, la signorina Bea-Bea destinata a diventare l'erede unica di una delle più facoltose famiglie dell'Est River. (...) Abitava in una grande casa dalle tapparelle sempre abbassate tra pile di libri e gatti randagi. (...) Agire con molta discrezione: siamo cristiani. (...) Rientro da St. Lucia caraibica zavorrato di idee. Otto notti tra Canadiani, Usaniani e naturalmente Albionici e Lucianici, dato che il personale del resort è indigeno. Ha scattato un milione di foto che probabilmente posterà. Lascio fare. (...) Gli occhi di Nominepatre fiammeggiavano durante la messa. (...) |
Post n°6653 pubblicato il 24 Gennaio 2019 da davidaliuslosyano
Not completed. Floritura dei sakura. Love: hana mi tesoro. Struggendomi in te son caduco di vita attorno. Introspezione del sacro hano. Degelatinato per una ricognizione prostatica in infrarosso. Dolorecaneboia. La cine rettale esplorò allungo alla ricerca del dubbio patologico. " Prostata gigante, figliuolo" declamò, no sentenziò, meglio pontificò il cerusico nel mentre commentava con l'assistente un fatto di cronaca di gravità moderata accaduto inquellò. Urge, signori, resezione proporzionata. Loading. Rubinetto inglese malfunzionante. Incateterato alla meglio in quellò. Bagnato bagnato. Outlet di Hounslowwwest. Not completed. Musa aspiratrice. Bastone della vecchiaia. Bambino in arrivo. Fregnafrignante. "Andarla a prenderla dall'altra parte del mondo". Fin lì fiuuuu? Not completed. Pensar mata, un colpo di cervello per due colpi gobbi al cerchio. Sbroccatura del brocco. Sbracatura della brocca. Imbracatura per il forte vento di ponente. Not completed. "Eilà Genoveffa, perchè non te la prendi con me". Così il vostro fu apostrofato ragazzino da un nerbcazzuto di nome Enzo dedito all'uso di badile e zappa. Il nostro era accorso in perorazione delle illegittime rimonstranze di un fantino carogna e pezzodì con cui ero in tenzone verbale cruenta. Le mano del nerbcazzuto anch'esse nerbcazzute prudevano di menar fendenti. Raffrenato per il sicuro malpartito, codesto vostro, ricorse inquellò al commodus discessus ed ebbe salvalavita. Loading. "Vinegard amor mio" flautò Belladonna allargando le pupille. Loading. Lucilla è una cretina agnostica. Loading. Sotto iettatura. Not completed. |
Post n°6652 pubblicato il 16 Gennaio 2019 da davidaliuslosyano
Bacio bacio. Si deterge il sudore. Scarpe che salgono e scendono. Finito il turno. Una scrollatina. "Prima di andare a nanna bevo 3 pinte di tè alla mentuccia" dice Tomasek "mi rilasso sulla poltrona di vimini e bevo". Il suo barbone lo accompagna dappertutto perfino lì, dove va a lubrificare il cosinodimezzo. Ogni mezz'ora in punta. "Non sarebbe meglio farsi controllare la prostata?" gli dico. Lui ride per l'imbarazzo. (...) Spazi siderali. Universo in rapida espansione secondo le teorie più accreditate. Ci stireremo tutti un giorno di questo passo. È sicurooooooo. Oddio!!! (...) Equazione ternaria a basso gradiente, indice numerico quantico e radice algebrica prima: sarebbe il caos gravitazionale ma forse non lo sappiamo. O facciamo finta di non saperlo. Non ne vogliamo sapere. Ci rifiutiamo si! "Eppure o' fratelli di sventura tutti noi crollasseremo. Gli astri crollasseranno uno su l'altro. I treni e le stazione dell'orbeterraqueo finalmente crollasseranno insieme alle mura gli archi le chiese i cieli gli dei... Si farà festa. Ci sarà birra per tutti. Ovviamente crollassata. Ma va bene lo stesso". (...) Ernesto il matematico del gruppo ha le idee chiare. Le sue "Equazioni apocalittiche", come le chiama lui, mettono ansia e promettono disastri biblici. Cerchiamo di evitarlo come la peste, ma...se avesse raggiooone!!! (...) Aveva un gemello più grande e un padre che alzava il gomito troppo spesso. Abbandonò la baracca appena in tempo. Le circostanze lo spinsero in Florida. "Miami è una bella città con le limousine di lusso e le bionde in tergy e sunflette" mi racconta. "Mi guadagnavo da vivere spulciando cavalli da gara e la sera andavo a scuola per farmi strada nella vita". Ha fatto fortuna giocando ai dadi e riscuotendo crediti per Jimmy "la pulce". (...) Il tempo si è messo al bello. Esce il sole. Le zanzare danzano divertite su un cumoletto lasciato da un cagnotto in rendigote. Mi tocca pulire. È il regolamento. (...) Lucilla mi vede. Si avvicina. Mi abbraccia. Mi bacia. "Mi dai il cambio tra un po'". Accetto di malavoglia. Il suo sogno è avere dei seni rifatti e una vagina ridisegnata come va di moda oggi. "È un must delle nuove generazioni" mi dice. Ha i fianchi larghi e quando cammina mi ricorda qualcuno. (...) "Sono finito in carcere: dieci anni ad Alcatraz". Mikey mi osserva e scuote il capo. "Non doveva accadere". (...) Il dottor Surayama va lì apposta per farsi versare il sakè dalle sue mani graziose. "È per te". "Cos'è" ride divertita Rombei. "Una piccola composizione poetica". Ohhhhhhh! "Nei giardini morenti un sicomoro piange, l'inverno inizia e il cielo terso è già un ricordo". Ohhhhhhhh! "Sono versi bellissimi" "Ma è triste tutto questo!" "Suvvia Sury beva ancora, ecco gliene verso un altro po'". "Vuole fuggire con me, Rombei?". (...) Che triste spettacolo! Che triste spettacolo!! (...) I treni arpionano la piattaforma. Scendono piedi incravattati e sottane ingioiellate. Cappellini di foggia in delicato equilibrio. Mani nervose con champagne d'annata e calici. Si va alla Granfesta della Reggina. Paparazzi in febbrile attività in abiti da burocrati dell'immagine. (...) Mirendoconto mi ferma. Mi soffia qualche parola all'orecchio. (...) Un piccione plana su un mucchio di escrementi che inizia a beccare. Non ho mai capito quella loro andatura a "sì". Appena si muovono fanno sì con la testa. Un passo un sì. Altro passo e ancora altro sì. Chiedo spiegazioni a Patrizio. Non sa che dire. "La Natura ha sempre una sua regola" dice Garibaldi. "Frutto dell'evoluzione millenaria". "Materia di adattamento all'ambiente stazionifero". Garibaldi ha una sua reputazione e guai a contraddirne le ampie vedute. Pertanto le sue parole hanno il segno definitivo. (...) Mirendoconto vuole dei soldi in prestito. Invento una scusa. (...) "Mi sento afflitta". Parla mentre morde una fetta di salame ucraino. "Un senso di disperazione mi attanaglia". "Ho sognato di navigare su un fiume dalle sponde brulle" "Mi sentivo addosso tutta la solitudine dell'universo" "E mentre sognavo queste cose, piangevo". Lucilla ha gli occhi lucidi, ma ha ancora un buon appetito: ha finito l'ultima fetta di salame ucraino. (...) "Mi sento depressa, ottusa burocrazia!". (...) Sulle verdi muraglie di San Francisco c'è un chiesa sconsacrata. Sui muri del sangue incrostato con una scritta "La virtù uccide i deboli". Ci vanno i Duchi con le loro siringhe in processione rituale. (...) Figli dei fiori. Luci all'orizzonte. Un concerto al parco di Longley con tanta musica e strade sconfinate. La penna scorreva sul foglio raccontando di giornate epiche e deliranti. La bomba aveva uno strano fascino (disegnata in quella maniera) e il Poeta faceva del suo meglio per esaltarla. La guerra era la salvezza. Il Vietnam aveva il volto del Budda e i suoi fiumi erano torbidi come le anime dei dannati. (...) Solstizio d'inverno. Nella baia di Frisco una musica accompagna i movimenti lenti dei gabbiani di Orh in volo di ritorno dalle incursioni nelle Terre Vergini. Un fischio di ciminiera. Sbuffi di ruggine e vapore. "L'Alaska non è stata così lontana come oggi" pensa Salazar. Le acque tumultuose sotto la chiglia sono le stesse della Corrente de Golfo. Pastose e brillanti. Il sole è gonfio come il volto del Capitano. Disteso sulla branda ha un segno sotto la gola. (...) "Mi misero a lavorara nelle cucine, e dopo un paio di anni in lavanderia. Sophie veniva a trovarmi spesso nei primi tempi. Mi portava noci e pane di segale. Quelle scollature! Mi facevano impazzire". Mikey ha occhi penetranti come un ferro acuminato. (...) Rombei è sveglia. Pensa alle parole di Sury mentre le dita scorrono in basso. "La fortuna di una gheisa è nelle sue mani sottili". Chiude gli occhi assaporando l'intenso piacere. (...) Mirendoconto è insistente. Attraversa un brutto momento e ha bisogno di soldi. Gli stanno col fiato sul collo. Quelli non perdonano. Un debito di gioco va pagato alla scadenza. (...) Le bionde in limousine ti invitavano ai parties, promettendo "Fiumi di Arcolada e Notti Infuocate". Il brillio remoto delle stelle ci faceva compagnia. Erano adorabili. (...) Le zolfatare in lontananza rigurgitano fumo acre. I fari sono spenti. Il motore borbotta parole incomprensibili. Sotto l'ascella pulsante qualcosa di metallico è in attesa. La foto. Un volto. Un ordine. (...) "Parla maledetto". L'omino è legato. Non ha scampo. Sanguina copiosamente. "Tra poco perderò i sensi e sarà una liberazione", pensa. "Il bastardo è svenuto!" "Che facciamo?" "Lo abbiamo strigliato per bene". "Io dico che quello non parla, capo". "Ognuno di noi ha il suo punto di rottura...con lui ci vuole solo pazienza, infinita pazienza". "Svegliatelo!" (...) Gnut è ai piedi di una radura. Si guarda attorno. Le nuvole promettono pioggia. Lui lo sa e affretta il passo. Deve raggiungere il rifiugio prima che cadano le ombre. Raccoglie dei rami secchi. Tra poco il tepore del fuoco gli permetterà di stare bene. Dà un morso alla carne che ha nella bisaccia. Uno strappo dopo l'altro lo rimette in forze. Il passo ora è più veloce. "Nzuk è adirato con Gnut" "Gnut cattivo!". Tra le mani brilla qualcosa. (...) Su Bellamore Road la mustang color canarino filava alla grande. Il tipo a fianco del guidatore era di poche parole, forse perchè non nutriva molta fiducia nel prossimo. "Il mio punto di vista sul mondo lo conoscete!" dice rivolgendosi alla cinepresa. Un lungo sbuffo di fumo esce dalla bocca. (...) I sentimenti degli esseri senzienti sono talvolta strani e pericolosi. (...) Garibaldi ascolta un programma alla radio, mentre mastica un biscotto all'amarena. I suoi baffi impomatati col wax fidelis gli fanno compagnia senza tanto clamore. Ha perso un centone alle corse dei cavalli. Mi ha confidato di volersi ritirare dalle parti di Limerik in Irlanda. È da un bel po' che ci pensa. (...) Eviscerazione. È una lunga strategia. Arte e cuore. Antica arte e antico cuore. Koshino dopo un bel sonnellino prende la metropolitana per recarsi al lavoro. La pioggia ricama origami sul viso paffutello. "Leggero e alato è l'amore nelle notti di primavera". (...) Le nuvole portate dai venti occidentali sembrano indugiare prima di ripartire per le profondità oceaniche. Un madrigale s'innalza festoso sui tetti di Kimsei, prefettura di kyoto. Stanzetta vuota e il letto in ordine. Sul muro una spada regale appartenuta al samurai Xambei. Tredicesimo secolo dell'era del Falco Cangiante. Mishima scrive. Un pesciolino rosso guizza nella vaschetta. Dei fiori selvatici riempiono un vaso sul davanzale. Versi di un tempo remoto: "la primavera tedia l'animo insensibile alla beltà" "su una foglia di gingko puoi leggere il mondo". Suruyama va ad ammirare i ciliegi in fiore secondo la tradizione. Brucia una foto nell'erba sacra. Si accartoccia lentamente come un cuore deluso. (...) "Una foto è un'omaggio alla realtà che resta", osserva Ilìdo. Fa strani sogni. Un uomo la insegue. Cosa vorrà? Sente il suo fiato, l'odore, la paura che assale la preda. (...) Che spettacolo magnifico! (...) La Città vista dall'alto ti mozza il fiato. Puoi ammirare lo scempio dei quartieri dalla toponomastica imbronciata e le ampie volute di stradine che come fiumi impazziti innervano la cloaca maramalda dei millevicoli. Le cattedrali squarciano con le loro guglie dorate quel che resta del cielo rintronato dal vociare delle genti e dalle auto dai clacson martellanti. I maestosi palazzoni in abito regale sono composti come una fila di bambini dell'asilo. I rendevouz colorati di abiti in festa sembrano correre via tra le friggitorie e le balconate barocche. (...) Tom si arrampicò per il costone. La gamba gli faceva un gran male. La baita non era lontana. La tempesta gli sta alle calcagna. Deve fare in fretta. Farsi cogliere all'aperto lo porterebbe a una morte certa. Si ferma mentre annusa l'aria come un animale selvatico. Le tempie stanno per esplodere. Emicrania. Stringe qualcosa nella mano guantata. (...) La prora del vascello fenicio rompe le acque con una furia insolita. Con la costa alle viste Normuk il nocchiero diventa più solerte nel tenere il cordame che regola il timone e tiene allineata la prua. Il carico è abbondante e ricco pertanto bisogna prestare molta attenzione. Da sud ovest un fortunale è in arrivo. "O' misericordioso Moluck fammi rivedere la mia casa". (...) "Sottoscocca e parallelismo degli assi". Poca cosa tuttosommato ragazzi. La revisione del fuoristrada è finita. Inizia il viaggio. Domani si parte per San Pedro sulla costa occidentale. Nelle acque limacciose del luogo si possono pescare anguille giganti. (...) Sulla camicia c'è qualcosa che assomiglia a uno sbuffo di rossetto. "Non c'è tempo mi aspettano". Il segretario dell'Assemblea Generale incomincia la Relazione Annuale. (...) La cerimonia del tè è l'anima del Giappone. Nella casa ristorante di Minjo è diventata un'arte. Per quest'arte le mani sottili della geisha sono perfette. (...) Xambei aveva mani grandi. Così era agevolato nell'impugnare la pesante spada regale. I nemici ne ammiravano la compostezza nel combattimento e la perizia nell'uso delle armi. (...) "Farò una bella carbonara domani, ci metterò solo le uova". Hannah non ha le idee molto chiare sulla cucina italiana. Le confido i miei dubbi. (...) Ermete colleziona bambole. Di tutte le grandezze e dimensioni. La casa ne è piena. Ha speso una fortuna. (...) Enominazione: eredità dei tempi in cui pronunziare un nome era segno di debolezza. La distanza ci aiutava a fare a meno degli altri se volevamo sopravvivere. La Morale viene dopo ed è per tutti. (...) A conclusione di un bonario alterco sulla condizione economica dell'Italia, che stenta ad uscire dalla spirale recessiva, Garibet mi dice: "tu comunque non hai nulla da temere, tu sei la Germania, un pezzogrosso, un grande formaggio". Annuisco e mi ritiro in buon ordine. (...) |
Post n°6651 pubblicato il 08 Gennaio 2019 da davidaliuslosyano
"Alola alola..." mi diceva Sam ogni volta che mi incontrava. Non saprò mai cosa volesse dire. Troppo tardi. Dovunque tu stai andando ricordati che non camminerai mai da solo. Un ok come la prima volta. (...) Nonmolecole ma nerei ectoplasmi incarnati in sostanziose filosofe prospettazioni fintoumane. Sapiens sapientis. Encefalosapienspiatto. "Mi chiedi cosa ho provato quando ho scoperto la ruota?" "un senso di fastidio ho provato, un languore proprio qui al basso ventre". Ci fu un urlo forse un po' troppo urlato una sorta dii boato di approvazione nella vallata per incoraggiare nuove invenzioni. Munchhhhhhhhhhhh. Con bocca orante sul famoso ponte. E ancora buuuuuuhhhh o muuuuuuuuuuuuu. Con bocca bovante nella famosa stalla. "Per i sapiens francesi pied noir solo popopopo", dice cheri. (...) Salvato dal silenzio nel silenzio ritornò. Formificio abitale. Un sorcio di nome Jon mette fuori la testolina. Per prendere un po' d'aria. Si riprova tra le chiappe di una ragazzina seduta nel suo habitat. (...) Un quadro alla parete. Rocambole lusitane. Braccette che mulinano nel vento di scirocco. Scrigni di feti. Rettatura meglio flettatura al glande. Con lazo argientino. Non piagnere per me muciacia ci rivediamo a Boca per una bisteccata tra amici. (...) Calzoni allumberto e capelli allazuava. Smarrito la filiera del discorso. (...) Calde braci sul montevenoso in sofferenza. Gamba flacca fasciata in bilico sulla sedia. La donnina delle pulizie rumena di nome Rosetta conta i suoi geroglifici "1234" dopo una operazione alle varici. (...) Rizoma 58 differenza e singolarità. Uno sguardo in alto alla finestra che lo vide soccombere. Verso la resa sinapsiale precipiziale. Verso lo spazio ricurvo equazionale. Belcastro mi sovviene. "Ringrazio sua signoria per avermi concesso l'opportunità di far uso delle sue formule pilota. Soffrivo di un mal di gravità per via delle tantissime curve, ma ora sono a posto". Probabilità contro abnormalità. Microquantico. Quantechiacchiere. Creature a San Bernardino in Arizzoma. "Beato sii milord che eri nei Cieli!". (...) "E Venere Venere che fa?". "Te lo dico io cosa fa: si tocca". (...) Fanalino di ode: "a te o' rimpettaio in odor di monno", censurato nell'ottuso dilemma del dio placido. Interprete di suoni vasti e spettrali omaggio di ardore tiepido. (...) Malattia ai reni. Didietro muto una volta scodinzolante. Grand affaire. Dalla finestra io e mia sorella seguivamo la scena. Lei la signora insieme alla figlia occhieggiava e faceva segni in direzione dell'amante, maestro di scuola elementare. Un degenerato marpione becero e manesco con la scolaresca. Il marito allocco a lavorare per portare il companatico alle fedigrafe. Mamma e figliolanza. (...) Incongruenza ricamata nella retina. Pertali insidie chiude un occhio. Forse due. Labbro inferiore lepore. Opacità 0%. (...) "Edema! se non puliamo per bene" il primario con una giravolta prese liniziativa e stantuffò nella bladdervescica acqua saponata frescura nelle profondita. (...) Perette alle 4 del mattino curvo su lastre di ghiaccio pinne e tromboni girodivalzer con tricheco al solleone uno e trino. (...) Barbaruti bedui incoltellati pronti alluso . (...) Monoooossido di carrabone cavernicolo con seggiola preistoica di buon vello vellutato di marca vintage come il pornovero daltritempi e precisamente del tempodelbarbiere della mia garzonanza senzalustro dietro la tenda si guardavano le foto delle riviste di sesso senzamargini con quei diverticoli sempre pronti e ficcanti. (...) Canarini fringuelli testapiatta in volo ricognitivo: "fiuuuuuu peppì e fattela stafoto" semprecaro mi fù il mio mammut orgoglio delle ere savie quando ermafrodita era il genere sapiens ripeto: "suvvia peppiniello fattete stacazzodifoto" "fatto!" "fatto?" "e si si fatto ne convieni bella di mamma?" (...) Elegante cazzuto stoelefante zanne-zanne blanche e spezzato fumo di london costata davorio sugappallermooominchia sugoooooosa pruña prugnoooooosa per monsieur ghost davorio genitore 1234 n volte allinfinito. (...) Aridacce baffo il pubblicitario amico del templare in croce uso al banchetto pantagruelico in gastello ottagonale in puglia dhoc vitiño santogralbenedetto al 12 % di vol. genuine-fake dartù in coppia amorosa con messer lancillotto. (...) Il pazzo che sbraita e labella ragassa 28 terno e due cinquine topschedina 1x2 chi vince? grataevinci anzi venividivici con le famose legioni contra caledoni dipincti smarriti annichiliti sotto mont grepius 1-0 poi tutti a ballare compreso george e nìcola in discoteca ad inverness lord agricola da anfitrione fa gli onori di casa ci sarà anche don asbrubale con una rappresentanza cartaginese e triremi per festedaballo eliorisate in cavalleria aviotrasportata da fort aberdale a braccetto col field mare sciallo massimissa che insserisce un disco nel congegno rock-and-rollo indi afferra latenera lasoffice lapastosa ègida di bronzo effige di zeus-zorro "che si mangia?" "torrone fondente e uovabaconate del pub sottocasa per colazione mio reuccio" affetto da pustole reumatoidee essendo atrabiliare e agorafobico ma ritto ritto al punto ggiusto per la battaglia finale all change all change in quel dolimpo all'una di notte a riprendersi con la suocera filomena il marito che inseguuuiva chimere invece di portare il pane a casa a moglie e quadruplice figliolanza inquantoche consumata tresca in regale alcova con ylia "ti piace o' maglione?" il che manda su tutte le furie martemarit leterno guerriero accalappiacani a 52 mila allanno casa a dupiani ad algarve "no mio amigo non posso venderla giacche pocanzi scherzavo" capelli cotonati come tupè tupamaro bolliwood kaby lunghicapelli e occhibistrati fa il santo kan sulla piattaforma dodecafonica viene fuori un cafonico regghe. (...) In bus per la basilicata alle porte di potenza "son una santadonna tabagista scusate señor autistadibus sarei come lei vvede in crisi graaaaave dastinenza nicotinica fermate e fateme scendere por favor ne fumo 10 tutte dun fiato e riprendiamo il viaggio come da patto scritto e sottoscritto". (...) Al concerto parto gemellare bibite doccasione per natale in mangiatoia asinello stitico e vacca con parrucca a salutare i due bambinelli. (...) Foto di gruppo con rutto e minzione sulla riva tammiggia mettete un sottofondo per alleggerire stimolare i succhetti gastrici tendone performance gig occhiincollati pastrani volta stellare nel planetario di sheffield architetti per unodue meglio a due archi e quattro trombette grancassa e oboe amalfitano vocetta faliscale gne gne che canta una song forse "maybe I" derrata scadente rimandare ai mittenti "ormonicamente tua mio eccellentissimo henry nelle cucine di hampton court preparo per lei mio belbiondomessere in salsa tempura lingua glassata di bue al coriandolo cinnammone perche suona bene" haaa come suona bene. (...) "Antidialettico" uuuuuh heiddeg huuu platton con stellette in giro per sicilia a raccattare sederi e carretti huuu come mi scompiscio sciorina sciorina. (...) Infronteame sguinzio sdentato batte le mani "mamma mi regali il fischietto di quel signore?" (humano nihilo). Sexmachine in perlustrazione sulla 9 e 13 mi vede ma non è venuto il fedigrafo a salutarmi accidenti. Corro più veloce di te. Pum pum pum. Hai scassato il c...(...) Desiderio soddisfatto. Leccalecca e Garybet, detto anche Garibaldi, erano quel giorno ad Ascot a scommettere gli ultimi soldini della Credit. Coi baffi impomatati col Wax Fidelis portano con la loro carcassa la bici scassata e temeraria, reduce di mille intemperie. (...) Carte salse. Commercianti controllati. Vetted tradespeople. Fatturazione affatturata. "Mi mandi il conto garson! ho finalmente inzuppato e sono pronto a pagare per il fio compiuto". (...) Tomasek pronunciò in inglese ghaianico "overholed". Sta per "Riprogettazione suicidale delle stazioni". Vale a dire non passano più i treni. Musei all'aperto con personale pagato e topolini a fare da spettatori, racimolando qualche briciola dai cafè rated 4.5...(...) Resort a 5 stelle. S. Lucia miseriacordosa. Non ha la documentazione. Nei marri caraibbici le zitelle vanno per trovare marito o farsi un amante. (...) Micaele il littuano si è incazzato di brutto in perfetto cockney. Dopo una carriera durata 15 anni non lo lasciano più chiedere l'elemosina. Che ingrati! Urgente petizione al sindaco. Gli anziani vanno rispettati. Mancano 8 mesi all'alba. Calendario gregoriano. Burbanze alla colonia aquamarina (...) C'erano con me quella volta Gegè l'Africano, Solletico, Sparaginocchi, Monsignore, Jim Chicago, Peppe il Canaro e Pasquale l'Astronauta. Il compagno Ulianov e Gennargentu ci raggiunsero in un secondo momento. Tutti ragazzoli con l'Unica Eccezione: Silicon Valley, una robusta camionista dal linguaggio ricercato, buttafuori a tempo perso. Ps. Si dice che sia la morosa di Sparaginocchi, ma i due non l'ammetteranno mai. (...) Garybet mi ha detto che è un "long play" il loro: "... e i risultati si vedranno fra tre generazioni". (...) Vanno a zonzo i seni della Vita, un pò di qua un pò di la. E io ba-ba-ba-lbetto di pfronte a tanta beltà. Mi chiudo nell'arcano dei miei ventanni. Un sogno. Un banchetto e, per frattaglie perifrasi altisonanti. (...) Lerciume attoriale autorale genitoriale. Una macchina corre a perdifumo su per i ripidi tornanti di Omaluh. L'astice si mosse nonostante la stretta. Sparatoria fuori davanti al primo cittadino della cittadina. (...) Hannah era fidanzata con un armadio d'uomo. Arrampicatore di professione con un porporino proprio picciolo. Un centimetro di cubatura soltanto. Ma tanto carino era. Adesso è emigrato. Nella terra dell'epopea guascona. Dove si mangia tre volte al dì e si diventa poeti e satanassi. (...) Il pargolo si inzuppò le terga, poi pianse. La commozione degli astanti fu immediata. L'evento fu liquidato come capolavoro di emissione. (...) Il lezzo. Mi imbratto le manine. Pozze marroncine sulle lenzuola di lino. (...) "Questa non è più la mia religione", esclamò piccato. Ha esautorato il Cristo. Grande e piccino. Si son messi a fare baldoria con la morale. Si vive sul rettifilo del paradosso, quando un "si si" e un "no no" basterebbe e avanza. "È una ascesi anticristica", dice un saccente Garibaldi, "una rinunzia metafisica al Bene del mondo". "Si venera mammona con tutte le proprie forze, il vitello d'oro dell'antico popolo in perfetta costumanza deifica". "Zaratustra ha preso il posto di Gesù nella mangiatoia, e dai costoni montani un giorno scenderà per comunicare alle genti la buona novellatura".
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