Paolo Proietti

La mattina del  27 dicembre 1918, Richard Wolfang_Semon apre il cassetto dello scrittoio. C'è una pistola,  una Luger PO8 Parabellum.

La prende, la appoggia al petto e preme il grilletto.

I giornali diranno che era depresso per la sconfitta della Germania nella grande guerra, ma qualcuno dice che la causa sia stata la malattia di Maria Krehl, la donna che amava.

Si erano conosciuti a Jena, lui brillante ricercatore e lei moglie, con figli, del più grande patologo dell'epoca, Ludolph Krehl, e nel 1897 erano scappati insieme.

Una bella storia, in fondo: due che si incontrano, si innamorano e sacrificano tutto, il buon nome, la carriera, i soldi, per vivere insieme fino alla morte.

Giulietta e Romeo nella Germania guglielmina. però Richard non era un ragazzino malinconico senza arte né parte, era un genio, e lo scandalo seppellì anche le sue teorie.

Semon introdusse nella Neurofisiologia e nella Psicologia il concetto di MNEME(vedi http://memorylab.blogspot.it/2008/07/richard-semon-uno-dei-miti-della.html ).

MNEME è il processo che fissa la percezione degli stimoli esterni nella memoria ed è diviso in tre fasi:

ENGRAFIA, ovvero la traduzione di tutte le informazioni sensoriali in un unico linguaggio.

ENGRAMMA, la trasformazione "permanente" del sistema nervoso, che viene "RIDISEGNATO" in base alle nuove informazioni.

ECFORIA, il processo di recupero dell'evento e delle percezioni ed emozioni  connesse mediante un unico segno, o simbolo.

In pratica per  Richard Semon, il sistema nervoso è un libro che si scrive da solo:

Immaginiamo di imparare a fare una capriola.

La provo cinque dieci, cento volte e alla fine FACCIO L'ESPERIENZA DELLA GIUSTA CAPRIOLA.

L'insieme degli stimoli affluisce al sistema nervoso che ridisegna se stesso.

Quando vorrò RIPETERE la capriola o anche RIVIVERE LE SENSAZIONI della capriola, per entrare nella "giusta modalità" sarà sufficiente ritrovare uno di quegli stimoli: il tipo di rincorsa, la maniera di aggiustare la maglietta prima di fare  l'acrobazia, la musica che stavo ascoltando la prima volta ecc.

In pratica imparare, una posizione complessa, NON ISTINTIVA, come, ad esempio, un asana di Hatha yoga, significa disegnarla  (ENGRAFIA)in una pagina del LIBRO/SISTEMA NERVOSO.

E per rivivere l'esperienza della posizione basterà riandare alla pagina (ECFORIA).

Interessante.

Mi sono chiesto se la nascita della scrittura non abbia a che vedere con gli ENGRAMMI.

E' un'ipotesi che non si basa su studi scientifici, ma su una serie di osservazioni che ho fatto nel corso di quasi quarant'anni di pratica e di insegnamento dello Yoga.

Si dice che le posizioni dello Hatha Yoga siano i passi della DANZA DI SHIVA, ovvero"LETTERE DELLE SCRITTURA DELLA MANIFESTAZIONE" e il significato della parola Devanāgarī è SCRITTURA DELLA CITTA' DEGLI DEI.

Prendiamo una posizione complessa, la posizione del Corvo:

 
Corvo  in sanscrito si chiama kāka (kaaka) scritto: 

काक 

Se leggiamo da sinistra a destra riconosceremo  la sillaba KA: 

क 

Poi la stanghetta verticale della A: 

का 
Infine di nuovo KA: 

काक 


Ora disegniamo la posizione: 

 

E stilizziamola (un cerchio per la testa, una linea orizzontale per l'asse della colonna, una linea verticale per l'asse delle mani, una curva per il bacino): 

 



Ci siamo?  Per trasformare il disegno nella sillaba KA basta aggiungere il trattino orizzontale che per gli indiani ha la stessa funzione del rigo superiore dei nostri quaderni a righe.
 

Se  la scrittura di certe lingue fosse direttamente connessa all'ENGRAFIA, la  meditazione su certe lettere o ideogrammi o la loro visualizzazione  porterebbe i medesimi effetti della pratica delle posizioni, delle sequenze, delle danze sacre.

E la lingua in genere, la parola, sarebbe una rappresentazione del gesto, come  a dire che è la musica a nascere dalla danza, e non viceversa.

INTERESSANTE! Direbbe il mio amico Ryu no kokyu