DIRESIL

Donatella Schembri, una dirigente schietta e onesta e il CARBONE BAGNATO di certi sindacalisti-dirigenti

Finalmente una dirigente regionale che afferma senza peli sulla lingua quello che tutti pensano su certa dirigenza regionale e i suoi criteri di selezione, ma pochi hanno il coraggio di affermare.

"Come fare carriera nella Regiopne Siciliana": la bella lettera della dott.ssa Donatella Schembri a Repubblica Palermo:
In questo giro di valzer relativo all’affidamento degli incarichi della Dirigenza Regionale, siano esterni o interni, non ho mai sentito o letto parole come competenza, capacità, risultato, professionalità e tutto l’elenco dei sinonimi ritrovabile alla voce “strumenti”di office o nel vocabolario, per chi ne facesse uso. E’ gradito o non è gradito. E mi chiedo su cosa poggia il gradimento: sui curricula, sulle valutazioni annuali, sui report del controllo di gestione, sul raggiungimento degli obiettivi, sistemi ai quali tutti i dirigenti sono sottoposti e dei quali non si capisce l’utilità, visti i quarti di luna! “Luna china, luna vacanti, passa lu tempu e unn'aiu cunchiusu nenti!!” cantano i Tinturia, gruppo musicale giovanile isolano. E’ stata varata nel 2000 una legge che tra l’altro, ma in misura preponderante, separava l’amministrazione dalla politica. Quello che viviamo è uno spoils system ispirato al sistema americano (nazione nella quale è stato coniato il termine) senza purtroppo avere la trasparenza del sistema d’oltre oceano. Perché su quale base viene formulato il gradimento non si capisce affatto. Colore degli occhi oppure dei capelli, peso, statura, giro fianchi ecc…già questi attributi, una volta dichiarati, potrebbero forse essere dei requisiti di idoneità. E’ una dirigenza molle quella della Regione Siciliana, È UNA CASTA NON CASTA, PREZZOLATA E VENDUTA, CHE, PER UN CONTRATTO SUPERIORE DI DUE LIRE, HA VENDUTO TUTTO, COMPRESA L’ANIMA [enfasi nostra]; eppure le professionalità non mancano e in varie occasioni, a prescindere dalla gradita o non gradita Dirigenza Generale, ne ha dato grande prova. “Io non sono cattiva; è che mi disegnano così” dice Jessica Rabbit al detective Valiant. I Dirigenti Regionali non sono questo, li ha plasmati così una classe politica becera e miope che non è riuscita mai a vedere oltre il proprio naso, oltre le brighe e le beghe personali, che ha dato vita a sceneggiate degne dei migliori quartieri degradati in cui versano le nostre città, colme di rifiuti. Peccato che non esista una discarica apposita, cosa ne faremmo mai del percolato? E’ la stessa classe politica che oggi li chiama fannulloni, corrotti, incompetenti, inadatti ecc.. e li cambia e li scambia come figurine dei calciatori. Poco importa se tutto va a rotoli, se non esiste una programmazione, una strategia di governo e stiamo perdendo tutti i fondi della programmazione europea. Molti dirigenti, vincitori di concorsi pubblici, quando, terminato il periodo di prova, hanno giurato fedeltà alla Regione, hanno giurato convinti di fare l’interesse di questa Regione, con la voglia di cambiare dall’interno il sistema,nel nome della Res Publica, della legalità e della trasparenza. LA LEGGE REGIONALE 10/2000 HA ROTTO LA SOLIDARIETÀ DI CATEGORIA, SENZA CONFERIRE LA DIGNITÀ DEL RUOLO [enfasi nostra]. I più furbi si fanno avanti, tanto nessuno chiederà mai se sanno leggere o far di conto, pensa un po’ se hanno una laurea! Il resto annaspa come può in questo mare melmoso, emergendo di tanto in tanto la testa per chiedere: così sono gradito? Niente di personale, colleghi, in questo fango annaspiamo tutti, chi più e chi meno. E come dice Francesco Guccini in quella meravigliosa canzone intitolata “L’avvelenata” “Ma io se avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto”….ma soprattutto “Compagni il gioco si fa nero e tetro comprate il mio di dietro, io lo vendo per poco.
Donatella Schembri
Dirigente di 3^ fascia della Regione Siciliana"  

IL CARBONE BAGNATO, ecco l'incredibile risposta di Luparello dirigente sindacale dei dirigenti della CISL che taccia "l'amica" Schembri di "livorosa":
Cara Donatella, ti dico semplicemente che non mi riconosco nemmeno lontanamente nel clichè che dipingi. Io conosco colleghi, dirigenti e non, che fanno il loro dovere con impegno e con grande professionalità. Quello che tu scrivi è nell'alveo di quanto di peggio i siciliani, e una frangia livorosa di nostri colleghi, pensano di noi dirigenti regionali. Forse è per questo che cerco di impegnarmi quanto più possibile, perchè un dirigente regionale che ci tiene deve fare molto di più di qualsiasi altro lavoratore e stai pur tranquilla che nessuno ci riconoscerà mai nulla, parlo sul piano motivazionale. Inutile parlare della mia esperienza personale, sono un dirigente sindacale e ho messo in conto il fatto che pochi crederanno che gli incarichi che ho ricoperto e ricopro sono legati alla mia capacità professionale. Ti parlo di tanti colleghi con i quali mi relaziono e dei quali non dubito, come non dubito di te, del fatto che quello che hanno ottenuto lo hanno ottenuto perchè sono capaci e anche bravi. Forse avrebbero potuto ottenere di più ... ma questa è un'altra storia.

Il commento del Grillo parlante di Luparello (pubblicata sul suo Blog):
Il suo Grillo parlante le fa ancora una volta i complimenti per la sua genialità nell’ELUDERE il merito dei problemi e portare la discussione su piani che non c’entrano nulla.Ma come si fa ad affermare COME Lei fa che “…quello che tu scrivi è nell'alveo di quanto di peggio i siciliani, e una frangia livorosa di nostri colleghi, pensano di noi dirigenti regionali”. Praticamente Lei ha annoverato la Schembri tra i “livorosi”. La lettera della Schembri, invece, è assolutamente condivisibile (viene pubblicata pure su Diresil) e riporta il pensiero di molti dirigenti e della maggioranza dei cittadini siciliani, altro che livore! Se i dirigenti siciliani hanno questa nomea ci sarà un perché, sì o no? La Schembri è una dirigente regionale e per fare certe affermazioni vuol dire che le sente proprie e vive sulla sua pelle il disastro che è oggi l’Amministrazione regionale, grazie anche al determinante contributo di certi sindacati e certi sindacalisti. Ma, dopotutto chi se ne frega. Continuate così che il baratro si avvicina…
P.S. me lo spiega perché la Regione ha assunto (senza concorso pubblico) architetti, agronomi e geologi poi li ha messi a fare gli informatici, gli economisti e gli avvocati? Come ha rilevato questa alta “professionalità”, per tentativi, lanciando i bussolotti o in che altro modo?
Saluti