DOCTOR SAFI

ottori di questa Clinica da PAZZ. Siete una manica di imbecilli come sempre! Sono sempre io, Termometrho.s - scienziato di poche parole e Cuggino di Albatrho.s - che sono tornato dall'America per ricordarvi che esistono anche altri modi per curare e non solo le medicine.
Nessuno di voi, manica di imbecilli, ricarda un efficace e notissimo prodotto della natura: una mia scoperta di quando avevo 15 anni ed ero già un bambino prodigio sulla soglia di ricevere il premio NOBEL.

Il Fungo Cinese

Una follia collettiva degli anni cinquanta.
Era un repellente vegetale molliccio, che stava costantemente immerso in una vaschetta di acqua; quest'acqua veniva bevuta (da chi ne aveva il coraggio) e si diceva che avesse proprietà taumaturgiche, più che terapeutiche, contro i principali malanni che affliggevano (e affliggono) l'umanità, ivi comprese le emorroidi, le adenoidi e le celluloidi, senza dimenticare l'Eczema Fungiforme che affligge il culo della dottoressa Maria e della dottoressa Yaz.
Poi la moda passò, dopo poco più di un anno, e del fungo cinese non si parlò più.
Ora ve lo ripropongo con un video tutorial che ve ne insegnerà l'uso.

Vi ricordo che l'abuso dell'uso porta al disuso,
ed io ne so qualcosa.
Arrivederci, manica di dottori imbecilli di questa famigerata clinica.

Con osservanza
Dottor Termometrho.s
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Sono uno scienziato di poche parole.

Questo è un dono di BARA, la moglie di mio Cuggino PAZZ.5, che mi ha commissionato una ricerca scientifica sulle figure di RORSCHACH.
Ognuno di voi descriva ciò che vede e la Rag.Maria oppure la Dott.ssa Yaz prendano nota delle risposte dei PAZZienti qualunque, [f]Esse siano.

Dottori, studdiate sui vostri tomi di Sci[eme]nza cosa sono le figure di RORSCHACH.
Semplici macchie di inchiostro su un
foglio piegato in due
Eccone alcuni esempi:

Nelle seguenti, il Dottor Mephysto che
ha sbattuto il muro contro un muso,

e il Dottor LESsOTUTTE30 che avveva
il mal di pancia.

Buon lavoro, signori!
Fate buon uso di questo prezzioso materiale scientifico. Cliccare le figure, somari!
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