scelte e solitudine

NON TOCCATELA

Salve Gentaglia……….

La scorsa notte, gironzolando fra i vari blog e curiosando qua e la, mi sono casualmente imbattuto in un blog nel quale era stato inserito un post relativo ad alcune decisioni prese dalla Questura di Roma nel giugno dello scorso anno.

Colui che aveva steso quegli scritti era allibito da quelle decisioni e personalmente la penso come lui.

La Questura in oggetto ha emanato una direttiva inerente alla Croce Celtica, cioè ha messo questo antico simbolo fuori legge.

L a Croce Celtica è un simbolo antichissimo con un significato religioso ancestrale, da molti anni è stato adottato dalla destra radicale come simbolo identificativo.

Capisco che in Italia ci sono una miriade di coglioni che con un drappo raffigurante la Celtica si comportano da veri delinquenti negli stadi,ma da qui ad arrivare a vietare di portare in pubblico quel simbolo ce ne passa.

Diciamo che negli anni 70/80 i giovani di destra lottavano all’ombra di tale simbolo e con esso alcuni son caduti, ormai per coloro che hanno vissuto quegli anni la Celtica non è più un simbolo di lotta ,ma un simbolo di appartenenza, un simbolo che serve per tenere vive quelle radici che invece i servi della politica hanno in tutti i modi tentato di recidere.

Si, recidere sciogliendo partiti, rinnegando amicizie, il tutto alla luce del sole, solo per un mero opportunismo.

 C;hissà come mai poi ad ogni anniversario con una totale faccia di bronzo si ripresentano puntuali fra i ripudiati …………

Nel 1974 mi tolsi il crocefisso regalatomi da mia madre e da allora porto una Croce Celtica un anno dopo mi tatuai la croce su un polso e ora ne ho un'altra tatuata su una spalla, a questo punto che devo dire : non mi sono mai nascosto, non ho mai tolto dal collo  quella Croce e quando hanno tentato di strapparmela l’ho sempre difesa con coraggio,onore e forza.

Adesso con uno strampalato decreto si pretende di cancellare la storia, “ASSOLUTAMENTE NO”

Mi domando se per aver tatuato quel meraviglioso simbolo e portarlo al collo con orgoglio potrei essere incarcerato, pur non istigando all’odio razziale o senza commettere atti contro le leggi di questo stato.

Ormai come ho sempre detto non è più il tempo della lotta; quello inteso come scontro fisico da anni  fortunatamente fa parte di un passato da non dimenticare,da non rinnegare ma del quale non sento proprio più il bisogno di rivivere.

Un po’ tardi, con l’età  sono arrivato a capire un pensiero profondo di Julius Evola:”Prima di azioni esteriori, bisogna compiere una rivoluzione entro noi stessi, in modo da essere pronti e preparati agli eventi che ci vedranno protagonisti” meglio tardi che mai !!!!

Qui ci tengo a chiarire, perché non sia mai che qualcuno potesse travisare la parola “RIVOLUZIONE”: in questo pensiero si parla di rivoluzione intellettuale e spirituale, una sorta di modifica, di miglioramento, del proprio ego.

Pensate a quanti morti e atti di violenza sono stati perpetrati sotto le insegne della falce e martello, ma mai nessuno si è preso la briga di muovere qualche rimostranza su tale simbolo.

Mi auguro che la scure della legge colpisca coloro che compiono atti violenti anche all’ombra di tale simbolo e non si accaniscano sulla Croce Celtica.

Ci sono uomini che affondano le loro salde radici in una sorta di bianca isola, dove al sole del nord garriscono al vento le gloriose bandiere con la Croce ed il Cerchio…………………..e questi resterebbero senza una forte linea guida e disorientati

CommVampiri