Creato da commVampiri il 06/11/2007

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NOTTE DA LUPI.....Racconto breve

Post n°478 pubblicato il 10 Settembre 2009 da commVampiri
 

Dai primi mesi dell’anno  giungevano strane notizie, avvenimenti che si susseguivano con una velocità straordinaria, i mesi passavano e la situazione sembrava degenerare sempre più.

Le veline  dei servizi, informavano di strani mutamenti e lentamente si arrivò ai primi giorni di maggio.

Le condizioni di salute di colui che tutti chiamavano il Presidente, che altri non era che un dispotico dittatore si erano aggravate e le forze centrifughe all’interno del suo partito, spingevano verso una deriva pericolosa.

Era un politico dal forte carisma, duro e sprezzante che nonostante facesse parte di una coalizione, riusciva comunque ad avere una sua autonomia decisionale; all’interno del suo stato dirigeva tutto con il pugno di ferro, riuscendo a tenere unito uno stato, fondato su molteplici etnie.

La classe dirigente nazionale, faceva parte quasi esclusivamente della sue etnia e ora, una voce persistente, diceva che si era ammalato gravemente e che con molte probabilità non sarebbe riuscito a riprendersi.

Come tutti i dittatori che si rispettino, intorno a lui gravava una cortina fumogena e le notizie a suo carico erano centellinate, ma quello che preoccupava non era la sua dipartita,  bensì coloro o colui che lo avrebbero sostituito alla guida del paese.

Le forze armate dei paesi confinanti, furono messe in stretto allarme e tutto intorno fu creato un cordone di sicurezza; nei punti di osservazione sparsi per le montagne, quasi ormai inutilizzati, furono inviati osservatori che monitoravano ogni movimento, anche il più banale, che si palesasse nei territori vicini.

Un errore fu commesso però, non furono interrotti i servizi di ripristino delle strade militari in montagna e come ogni giorno, come  oramai avveniva da diversi mesi, fu inviata una squadra del Genio  a volgere i compiti a loro  assegnati.

A metà del mese di maggio il Presidente morì e fu allarme generale, ma la squadra del Genio, usci nuovamente al lavoro, armata solo di carriole badili e picconi, erano sei genieri e un caporale.

Quando arrivò la notizia che la squadra non era ancora rientrata, a sera inoltrata, ci fu un attimo di disorientamento, ma in poco tempo fu ristabilito l’ordine e tutti cominciarono a riprendere i loro posti alla sala operativa.

Non potevano perdere tempo, ne andava dell’ incolumità degli uomini; pur non sapendo ancora cosa fosse successo realmente, il comando cercò volontari da inviare sul luogo  dove si supponeva fossero  spariti uomini e mezzo, un vecchio camion risalente alla seconda guerra mondiale o giù di lì.

Furono formate quattro squadre, con il comando di attuare una ricerca”Search”;  una ricerca e, nell’eventualità di un riscontro positivo,  la segnalazione del rilevamento al posto di comando.

Le informazioni  in possesso erano poche, esclusivamente solo la posizione dove era avvenuta la sparizione, che corrispondeva ad una vasta zona, qualche chilometro quadrato e l’altitudine del luogo.

Trascorsero alcun giorni prima che alcuni civili segnalassero il passaggio di alcuni mezzi  della Xxxxxxx, con al seguito il vecchio camion del Yyyyyyy e quella era già una cosa positiva. Il raggio d’azione si restringeva moltissimo, però a quel punto il comando, continuava ad insistere su un solo intervento di ricerca, per evitare problemi diplomatici in quel delicato momento.

Gli uomini delle varie squadre, erano sempre più nervosi e impazienti,era normale, quelli scomparsi erano del loro reparto .

Il nervosismo era dettato dal tempo, che veloce trascorreva senza notizie dei camerati e “dall’ordine di non intervento” in caso di contatto con i sequestratori; era paradossale… i camerati nelle loro mani e il diniego ad un intervento atto alla loro liberazione, per problemi di carattere politico.

In uno dei rari contatti al punto di ritrovo delle varie squadre, i comandanti di plotone fecero un consulto fra i loro uomini; il disquisire era sul comportamento da tenere in caso di contatto, intervento o solo segnalazione ??

Tutti,  senza ripensamenti, optarono per l’intervento, sapendo che le conseguenze potevano essere  dure, nei confronti dei comandanti, ma anche degli uomini.

Quindi tutti optarono per il silenzio radio, in caso di contatto e di intervenire in modo da riportare a casa tutti sani e salvi.

Passarono ancora alcuni giorni senza notizie, intanto erano trascorse due settimane e la situazione politica sembrava stagnare nella Repubblica Kkkkkk.

Tutto sembrava tranquillo e anche i “falchi” del governo, tacevano sulla scomparsa dei sette uomini; a quel punto tutti pensarono leggermente, che quella che aveva in ostaggio i militari, fosse una delle tante milizie irregolari.

La cosa era invece anche peggiore; da un lato perché il governo centrale non poteva avere nessuna voce in capitolo su quel personale, dall’altro perché  se avessero eliminato gli uomini, nessuno avrebbe pagato, ma vi era anche il rovescio della medaglia, una volta individuati i soldati e avvenuto il contatto, il risultato qualunque esso fosse stato, si sarebbe stato messo tutto a tacere.

Forti di questa sicurezza, le squadre intensificarono le ricerche e un tardo pomeriggio di fine maggio, avvenne il contatto visivo fra la squadra “Lupo 1” e il luogo di detenzione dei militari.

Venne dato il silenzio radio e a quel punto le altre squadre, capirono quello che stava succedendo; si trasgrediva un ordine e si rischiava il collasso diplomatico, ma a loro interessava una sola cosa, riportare i proprio commilitoni a casa.

Da un rilevamento in loco, si acquisì la presenza di quattro uomini del commando rapitori, ma non sapevano  con certezza dove fossero detenuti  i militari rapiti, fino a quando non venne notato uno strano andirivieni verso una stanza con le finestre sbarrate.

Ormai la decisione era stata presa, anche in virtù del fatto che le mimetiche dei ragazzi rapiti erano ammucchiate fuori dallo stabile, il che dava a pensare che erano trattenuti o in mutande se non addirittura nudi.

La sorveglianza ai rapiti era molto blanda, effettuata da un uomo posizionato in una zona isolata, che dominava solo lo stabile ed aveva poco controllo sulla zona adiacente.

L’unico problema di vitale importanza, era conoscere la vera entità dei rapitori, non volevano avere sorprese, come ad esempio  un uomo di sorveglianza nella medesima stanza dei rapiti e che nel trambusto riuscisse ad eliminarli.

Aspettavano e  la tensione saliva con il passare del tempo.

La notte, fortunatamente senza luna , stava pian piano scemando e se fossero arrivati i caldi raggi del sole, tutto sarebbe sfumato, mettendo a rischio la vita dei ragazzi.

I minuti trascorrevano, si era ormai ripetuto alla nausea cosa bisognava fare e chi lo dovesse fare, poi ad un tratto il comandante si alzò e disse:”Andiamo!!”.

I soldati si guardarono negli occhi senza proferire parola ; le sensazioni erano fortissime , magari era una passeggiata, magari no….

Una veloce verifica alle armi e munizioni e poi in silenzio verso il punto prestabilito.

Attesero la neutralizzazione della sentinella, che avvenne in perfetto silenzio e con rapidità; ogni operatore aveva una posizione.

Era maggio e le finestre della costruzione erano tutte aperte tranne una, a segnalare la posizione dei prigionieri.

A quel punto, quando tutti furono in posizione, un forte calcio sfondo l’esile porta.

Il primo Lupo entrò, facendo fuoco verso il tavolo dove erano seduti due uomini, mentre dalle finestre anche gli altri aprirono il fuoco, le pallottole calibro 7,62 crivellarono di colpi i rapitori presenti, ma il quarto dove era?!?

Costui uscì da una stanza dove si era rifugiato, armato di pistola e cercò di entrare nella stanza dei ragazzi rapiti,ma fu abbattuto subito, prima che potesse far loro del male.

Una volta aperta la porta della cella, videro i militari nudi e legati mani e piedi con fil di ferro; prontamente vennero slegati e rivestiti ed immediatamente ripartirono tutti verso il punto di ritrovo, ove nel frattempo le altre squadre si erano portate.

La missione era andata a buon fine, ma livello operativo, ora iniziavano i guai  veri e propri; nessuno mai ebbe a reclamare quei miliziani morti,ma i comandanti di squadra che a vario titolo operarono in quel frangente furono puniti drasticamente ed i militari trasferiti ad altri reparti.

Poco importava loro delle meschinità della politica,  erano felici di aver riportato a casa i loro fratelli……


 


 

 

CommVampiri

 

Ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è puramente casuale


 

 

 

 
 
 
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