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La Moratti e le sue mosse da Judo
Moratti 1 - Opposizione 0. E’ questo il bilancio mediatico – al di là dei risultati concreti – della manifestazione di lunedì scorso, promossa dal sindaco di Milano. Donna Letizia è infatti riuscita ad accreditarsi dal punto di vista comunicativo come “il sindaco che vuole sicurezza”, e non solo a livello locale. La dimostrazione è nell’attenzione che il corteo milanese è riuscito a conquistare a livello nazionale. E non solo sui media vicini al centro-destra, ma sulla stampa di ogni colore politico. Un risultato non meritato, visto che negli ultimi 5 anni la CdL ha governato contemporaneamente Milano, la Lombardia e l’Italia. Un’occasione unica nel contesto italiano, davanti alla quale se un problema di sicurezza persiste, questo non è certo imputabile a chi è all’opposizione in città e in Regione da quasi 15 anni. Proprio per questo vale la pena approfondire la strategia comunicativa del sindaco, molto “all’americana”.
Negli USA, da almeno quindici anni, si è capito che chi è al governo – in una città come in uno stato - ha una possibilità maggiore di dettare l’agenda politica rispetto a chi sta all’opposizione. E’ normale: chi sta al governo ha, nel bene e nel male, tutti i riflettori addosso. Sta alla capacità del politico di turno saper sfruttare l’attenzione dei media, per volgerla a proprio favore.
Per questo negli Stati Uniti si utilizzano modalità comunicative che ricordano la tecnica del Judo: cioè la capacità di sfruttare la forza dell’avversario (o di un problema) a proprio vantaggio.
Un esempio concreto: durante la presidenza Clinton si stava diffondendo la paura dei virus informatici. Un problema talmente sentito che la gente, non sapendo con chi prendersela, finiva per tirare in ballo il governo. Clinton in quell’occasione poteva non fare nulla, e rischiare che il borbottìo divenisse aperta contestazione al governo. Scelse invece di sfruttare a suo favore il problema, proponendosi come paladino della lotta ai virus informatici: convocò una riunione con alcuni “guru” di internet e, all’uscita, fece una conferenza stampa in cui fece proposte che lo fecero apparire come “quello che voleva combattere i virus informatici”.
La Moratti lunedì sera ha dimostrato di saper usare i media, cavalcando i problemi invece che subirli. Ma i messaggi non sono tutto. Vanno seguiti da azioni concrete. Ed è su questo che l’opposizione dovrà incalzare il sindaco di Milano. Organizzare manifestazioni alternative, come si è visto, non serve a molto. Meglio sarebbe stato se l’opposizione fosse andata anch’essa al corteo di lunedì. Avrebbe probabilmente evitato l’eccessiva politicizzazione della manifestazione da parte della destra da un lato, mandando un segnale di attenzione al problema della sicurezza dall’altro. Perché non è sugli impegni condivisi, ma sul rispetto di essi, che un’opposizione matura deve confrontarsi. Una mossa che pare solo Mantini (Margherita) abbia compreso. Anche se il fatto di essere praticamente il solo del centro-sinistra a partecipare al corteo ha reso la sua scelta inefficace.
Davide Romano
Pubblicato su La Repubblica il 1 aprile 2007
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Inviato da: maxime50
il 11/04/2010 alle 02:30
Inviato da: franziska_2
il 24/02/2010 alle 22:11
Inviato da: romanodavide
il 24/02/2010 alle 10:20
Inviato da: biomirko
il 06/02/2010 alle 11:21
Inviato da: biomirko
il 06/02/2010 alle 11:19