Creato da romanodavide il 02/03/2006
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maxime50
maxime50 il 11/04/10 alle 02:30 via WEB
Caro signor Romano, ma mi faccia il piacere. Le citero' brevemente: perche' non ha scritto il suo articolo in (per dire) lumbard?? semplice. Perche' altrimenti il 75% di chi la legge non lo capisce. Gia' navighiamo nell'ignoranza cosi', in Italia, gia' l'inglese e' INDISPENSABILE, e chissa' che tra poco non sia incalzato dal cinese, e ci si va ancora ad aggrappare a quelle volgari storpiature contadine chiamate dialetti? credo che in futuro dovremo avere un po' piu' di rispetto per il cervello dei nostri bambini, e indirizzarlo verso cose utili. (immagino un bambino dei primi del '900, giocare,mamma mia,con una incomprensibile "playstation"....ma apriamo gli occhi.)
 

 
franziska_2
franziska_2 il 24/02/10 alle 22:11 via WEB
Cosa centrino i Fascisti con l'olocausto non lo so,penso come i cavoli a merenda! Trovo singolare la Sua affermazione che i “negazionisti in Italia” si possono identificare coi “neofascisti”. Evidentemente non conosce quell'ambiente.Il 99% è pro sionista, filoebraico ,anti arabo. Ancora più singolare che Lei affermi:” Personalmente infatti, credo che la battaglia culturale per affermare la verità sulla Shoah sia arrivata ad un punto soddisfacente”. Quale battaglia culturale? CHI ha condotto la battaglia contro il revisionismo italiano? Un solo nome! Alle affermazioni tecniche-storiche non si risponde ,per prassi consolidata.Si da per scontato. Credo non si tratti di «battaglia culturale», ma GIUDIZIARIA, sequestrando siti, libri,multando ,a destra e a manca per delitto di “leso Olocausto”,mascherato da “odio razziale”. Questa vittoria giudiziaria si traduce però in una piena sconfitta culturale: essendo impotenti su questo piano, ”il cinema, la televisione e la carta stampata” , rettori di Università, professori universitari, reclamano con tanta più foga l’intervento di leggi liberticide: bisogna proibire legalmente ciò che non si riesce a confutare storicamente. Davvero una bella vittoria! E' di questi ultimi tempi l'ammissione più sconvolgente(non per me) sull' olocausto ebraico, ed è del maggior esperto mondiale di olocausto di parte ufficiale:Robert Jan Van Pelt, ebreo, che fu perito di parte nel celebre processo Irving-Lipstadt a Londra, quindi un'autorità nel settore. Ha affermato testualmente: “ Del 99% di ciò che sappiamo non abbiamo effettivamente prove materiali a sostegno…..è diventato parte della nostra conoscenza ereditata “ Quindi se “abbiamo” solo l'1% di certezze...di quale vittoria si può parlare? A me sembra una Waterloo. Crearsi un “nemico” e dipingerlo secondo i propri insani vagheggiamenti, a spregio della realtà, non è una “vittoria”, è delirio.
 

 
romanodavide
romanodavide il 24/02/10 alle 10:20 via WEB
Gent.ma Franziska, i negazionisti in Italia sono riconducibili ai neofascisti. Una forza non indifferente, come denuncia il libro di Berizzi sul neofascismo, intitolato "Bande Nere":"Almeno 150 mila giovani italiani sotto i 30 anni vivono nel culto del fascismo o del neofascismo. E non tutti, ma molti, nel mito di Hitler. Un'area geografica che attraversa tutta la penisola: dal Trentino Alto Adige alla Calabria, dalla Lombardia al Lazio, da Milano a Roma passando per Verona e Vicenza, culle della destra estrema o, come amano definirla i militanti, radicale." Sono tanti? certo che sì. Ma se paragonati ai 60 milioni di italiani non è ancora tempo di mettersi le mani nei capelli. Soprattutto visto che la stragrande maggioranza degli italiani riconoscono la verità.
 

 
biomirko
biomirko il 06/02/10 alle 11:21 via WEB
dimenticavo le note: Note: (1) http://blog.libero.it/DavideRomano/8336368.html (2) Si vedano al riguardo i miei scritti L'“irritante questione” delle camere a gas ovvero da Cappuccetto Rosso ad... Auschwitz. Risposta a Valentina Pisanty. Edizione riveduta, corretta e aggiornata, 2009: http://civiumlibertas.blogspot.com/2007/11/slomo-in-grand... Ritorno dalla luna di miele ad Auschwitz. Risposte ai veri dilettanti e ai finti specialisti dell'anti-“negazionismo”. Con la replica alla “Risposta a Carlo Mattogno” di Francesco Rotondi, 2007, http://www.aaargh.com.mx/fran/livres7/CMluna.pdf (3) F. Piper, «Die Vernichtungsmethoden», in: W. D³ugoborski e F. Piper (a cura di), Auschwitz 1940-1945. Studien zur Geschichte des Konzentrations- und Vernichtungslagers Auschwitz. Verlag des Staatlichen Museums Auschwitz-Birkenau. Oœwiêcim, 1999, vol. III, pp. 137-169. (4) Idem, p. 123. (5) Idem, p. 165 (10 righe), p. 169 (1 riga), p. 183 (1 riga).
 

 
biomirko
biomirko il 06/02/10 alle 11:19 via WEB
Mi permetto di postare la replica di Carlo Mattogno... io non aggiungo altro... sarebbe interessante leggere la risposta del microscopico Romano al gigante Mattogno. Distinti saluti Mirko Viola ===================================== Di Carlo Mattogno L’argomento è davvero impressionante: la fulgida vittoria sul revisionismo è dimostrata dal fatto che tutti gli antirevisionisti ne parlano male! E non perché sappiano qualcosa di esso, ma perché questa è la parola d’ordine che hanno ricevuto. Ma crearsi un "nemico" e dipingerlo secondo i propri insani vagheggiamenti, a spregio della realtà, non è una "vittoria", è delirio. E, di grazia, in Italia chi avrebbe conseguito questa gloriosa "vittoria"? Valentina Pisanty? Francesco Rotondi? O altri polemisti usa-e-getta di tal fatta che, assolto il loro compito, sono scomparsi immediatamente dalla scena, ma non prima di aver ricevuto il giusto carico di legnate storico-critiche?(2). Oppure Marcello Pezzetti, l’uomo che è stato "più di cento volte ad Auschwitz"? (Ma che c’è andato a fare? A cercare asparagi nel bosco di Birkenau?). È veramente grottesco che, nel Paese in cui si sproloquia di più di Olocausto e di revisionismo, non esista un solo specialista degno di questo nome, che regga il confronto con i pur mediocri colleghi europei. Vuoto assoluto. Superficialità e ignoranza dilaganti. Unica eccezione: Valentina Pisanty, che, essendo esperta in favole (con specializzazione in Cappuccetto Rosso), di Olocausto se ne intende davvero! Ciò che questi shammashim (chiedano il significato del termine ai loro padroni) stanno vincendo, non è la «battaglia culturale», ma quella giudiziaria, imprigionando e multando a destra e a manca per delitto di "leso Olocausto". Questa vittoria giudiziaria si traduce però in una piena sconfitta culturale: essendo impotenti su questo piano, i ringhiosi apostoli dell’olocaustismo reclamano con tanta più foga l’intervento di leggi liberticide: bisogna proibire legalmente ciò che non si riesce a confutare storicamente. Davvero una bella vittoria. In tema di “Giornata della Memoria”, ricordo a tutti gli smemorati i miei studi principali su Auschwitz: Auschwitz: la prima gasazione. Edizioni di Ar, Padova, 1992, 190 pp. Auschwitz: Crematorium I and the Alleged Homicidal Gassing. Theses & Dissertations Press, Chicago, 2005. 138 pp. The Bunkers of Auschwitz. Black Propaganda versus History. Theses & Dissertations Press, Chicago, 2004. 264 pp. “Sonderbehandlung” ad Auschwitz. Genesi e significato. Edizioni di Ar, Padova, 2001. 188 pp. Auschwitz: Open Air Incinerations. Theses & Dissertations Press, Chicago, 2005. 131 pp. Auschwitz: 27 gennaio 1945 - 27 gennaio 2005: sessant'anni di propaganda. I Quaderni di Auschwitz, 5. Effepi, Genova, 2005. 60 pp. La “Zentralbauleitung der Waffen-SS und Polizei Auschwitz”. Edizioni di Ar, Padova, 1998. 221 pp. Sono oltre 1.900 pagine, che superano le 2.600 con quelle dell’opera menzionata sotto. E un’altra, non meno solida, è in arrivo. Che cosa possono confutare questi poveri derelitti? Nelle prime tre opere elencate sopra ho trattato in 750 pagine olo-argomenti che il massimo esperto mondiale, lo storico del Museo di Auschwitz Franciszk Piper, nello studio più approfondito che esista su di essi, ha sviscerato in 33 pagine!(3) La quarta analizza in 188 pagine ciò che gli storici olocaustici più competenti liquidano in un paio di righe (ma F. Piper in ben tre)(4). La quinta espone in 131 pagine il tema che F. Piper, superandosi, ha vagliato in ben 12 righe!(5) E se questi sono i loro esperti, a chi si rivolgeranno per confutare i libri sopra elencati? A Babbo Natale? Meglio introdurre il delitto di “leso Olocausto”! Agli olo-sproloquiatori di casa nostra, che non sanno neppure com’è fatto un archivio e non hanno mai visto un documento tedesco originale, rinnovo l’ invito: Il mio studio di oltre 700 pagine Le camere a gas di Auschwitz. Studio storico-tecnico sugli “indizi criminali” di Jean-Claude Pressac e sulla “convergenza di prove” di Robert Jan van Pelt. (Effepi, Genova, 2009), fresco frutto della mia “sconfitta” culturale, è a disposizione di tutti. Se è pseudostorico, se imbroglia le carte, se contiene deliranti bugie, se è insensato, DIMOSTRATELO. Se avete ragione, sarà semplicissimo sbugiardarmi pubblicamente, in più otterrete anche la vostra “vittoria” definitiva. Ma se non lo fate, dimostrerete, altrettanto pubblicamente, di essere soltanto degli EMERITI BUFFONI. Dopo La “Repubblica” della disinformazione, http://civiumlibertas.blogspot.com/2009/02/carlo-mattogno... dopo La “Repubblica” del linciaggio http://andreacarancini.blogspot.com/2009/10/la-repubblica... ci mancava La “Repubblica” del delirio. Carlo Mattogno 4 febbraio 2010 ==============================
 

 
pierodeola
pierodeola il 05/02/10 alle 11:39 via WEB
La Torah dice di mentire non di dire stronzate.
 

 
franziska_2
franziska_2 il 05/02/10 alle 08:25 via WEB
Romano buondì. Mi sembra che lei identifichi 2 eserciti in guerra tra loro: 1)"il cinema, la televisione e la carta stampata "... qui si ha ben chiaro lo schieramento di almeno qualche centinaio di migliaia di persone. 2) I "negazionisti"...,a questo punto Lei non da informazioni sulla "forza" in campo. Domande: Chi sono questi? Mi può dare i nomi degli Italiani negazionisti? Quanti sono? Grazie della risposta
 

 
lottersh
lottersh il 25/03/09 alle 05:02 via WEB
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Paolox73
Paolox73 il 06/09/07 alle 15:30 via WEB
Così mi piaci un po' di più; preferisci i Rom a Chavez ma non a Castro ;-)
 

 
romanodavide
romanodavide il 25/07/07 alle 10:00 via WEB
Meglio Rom che Chavez
 
 
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