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Il mito e l'antica cultura della Dea Madre

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« SIMBOLISMO TEMPLAREI TEMPLARI E LA DEA MADRE »

 TEMPLARI E LA RELIGIONE

Post n°37 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da Karmelia

Oggi nel neotemplarismo diffuso a macchia d’olio tra Spagna,Portogallo, Francia, Germania ,Italia, si coglie il malessere della mancanza di dati certi per l’affermazione della piena innocenza dell’operato dei “fratelli” e comunque si auspica una completa riabilitazione storica.

Fatti e misfatti dei Poveri Cavalieri del tempio impongono continui ritorni al passato e ai luoghi che li hanno acquisiti attraverso segni e opere ambientali che ancora aspettano di essere riconosciuti e svelati.

La templarità si tocca con mano attraverso la ricognizione analitica dei territori che furono scelti dai Templari per essere depositari, attraverso la costruzioni di grandi e squisite opere architettoniche, della loro presenza, della loro affermazione attraverso una scrittura  misteriosamente simbolica.

La Basilicata e la Puglia sono cosparse di tracce templari da ripercorrere , da rivisitare e riconoscere con occhio attento e vigile, non trascurando pietre e reperti, disegni e simboli, induzioni esoteriche e misteriose che ci affidano in qualità di posteri, orientamento e fede templare.

La specificità del dovere templare era quella di offrire sicurezza al pellegrino nel lungo viaggio per e dalla Terra Santa attraverso una solida scorta armata e la predisposizione di tutti quei servizi di assistenza religiosa , civile e medica per ammalati e feriti.

I Fratelli del tempio in breve tempo trasformarono la propria fisionomia originaria ricoprendo non più solo ruoli di difesa militare o religiosa, ma importanti e strategici ruoli professionali e sociali.

Sulle strade di percorrenza dall’Europa e, in special modo  dalla Francia e dall’Italia per la Terra Santa ,lì dove il luogo era già stato consacrato dall’antico culto della divinità femminile , fondarono  presidii,aprirono servizi oggi diremmo bancari, commerciali, di scambio  che spesso divennero vere e proprie fonti di sviluppo per il territorio.

L’attività templare andava ben oltre  il ruolo   del monaco combattente per la cristianità.

Lungo le rotte di Terra Santa e ben oltre,per mari e terre , i Templari  erano uomini di pensiero e di azione, la cui vita era tra la preghiera, lo studio delle discipline, l’azione civile e militare.

Ebbero connotazione di condottieri, armatori, dottori,banchieri,maestri muratori.

Le tracce più evidenti delle loro opere sono quelle lasciate da architetti e maestranze dell’arte muratoria che ancora riempiono di stupore chi si avvicina ai luoghi templari.

Bari, Barletta, Trani, Matera ,Potenza e ogni paese della provincia lucana custodiscono tesori ambientali ancora tutti da riscoprire e analizzare.

I percorsi della fede erano segnati da luoghi di culto, basiliche, cattedrali, cappelle erette dai mastri muratori e dagli architetti templari i quali edificavano non la chiesa ma “il tempio” e,in breve tempo, nei pressi,  la vita prendeva dimensioni umane e commerciali attraverso la costruzione di foresterie, ospedali, ostelli, e oggi diremmo sportelli bancari..

I templari cui la regola severa di San Bernardo di Chiaravalle imponeva costumi casti oltre ogni misura, autorizzati all’unico e solo bacio possibile, quello alla propria madre, costruivano templi solo e soltanto in onore della Grande Madre che in Francia era onorata come “Notre Dame”, in Italia con le varie attribuzioni della Vergine Maria come Assunta, Addolorata, Immacolata, Concepita, Stella del Mattino. .

 
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