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EMILE CHARTIER

 

Niente è più pericoloso di un'idea quando è l'unica che si ha.

Emile Chartier

 

 

 

Se io potrò impedire

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.


Emily Dickinson

 

 

FELICITà

Felicità: finché dietro a lei corri
non sei maturo per essere felice,
pur se quanto è più caro tuo si dice.

Finché tu piangi un tuo bene perduto,
e hai mete, e inquieto t'agiti e pugnace,
tu non sai ancora che cos'è la pace.

Solo quando rinunci ad ogni cosa,
né più mete conosci né più brami,
né la felicità più a nome chiami,

allora al cuor non più l'onda affannosa
del tempo arriva, e l'anima tua posa.

H. Hesse

 

 

LAO TZE

Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.

 

 

RIDERE

 

L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.

Henri Bergson

 

 

FëDOR DOSTOEVSKIJ

Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! - Guardate piuttosto come ride.

 

 

 

Messaggi di Ottobre 2018

Jose Saramago - Caino

Post n°136 pubblicato il 09 Ottobre 2018 da ixtlann
 

 

"𝘘𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘭 𝘚𝘪𝘨𝘯𝘰𝘳𝘦, 𝘯𝘰𝘵𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘋𝘪𝘰, 𝘴𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘳𝘴𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘥 𝘈𝘥𝘢𝘮𝘰 𝘦𝘥 𝘌𝘷𝘢, 𝘱𝘦𝘳𝘧𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘪𝘯 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘪ò 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢, 𝘯𝘰𝘯 𝘶𝘴𝘤𝘪𝘷𝘢 𝘥𝘪 𝘣𝘰𝘤𝘤𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘢 𝘯é 𝘦𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘶𝘯 𝘴𝘪𝘢 𝘱𝘶𝘳 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘦 𝘴𝘶𝘰𝘯𝘰 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢𝘳𝘪𝘰, 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘴𝘦𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘴é 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘰, 𝘥𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘤'𝘦𝘳𝘢 𝘯𝘦𝘴𝘴𝘶𝘯 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰 𝘯𝘦𝘭 𝘨𝘪𝘢𝘳𝘥𝘪𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘌𝘥𝘦𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘳 𝘥𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘯𝘤𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘨𝘳𝘢𝘷𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘢, 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪 𝘢𝘯𝘪𝘮𝘢𝘭𝘪, 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘰𝘵𝘵𝘪, 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘪 𝘥𝘶𝘦 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘪 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘪, 𝘥𝘦𝘭 𝘴𝘪𝘢-𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘪𝘷𝘪𝘯𝘰, 𝘤𝘩𝘪 𝘤𝘰𝘯 𝘮𝘶𝘨𝘨𝘪𝘵𝘪 𝘦 𝘳𝘶𝘨𝘨𝘪𝘵𝘪, 𝘤𝘩𝘪 𝘤𝘰𝘯 𝘨𝘳𝘶𝘨𝘯𝘪𝘵𝘪, 𝘤𝘪𝘯𝘨𝘶𝘦𝘵𝘵ì𝘪, 𝘧𝘪𝘴𝘤𝘩𝘪 𝘦 𝘴𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘢𝘻𝘻𝘪, 𝘨𝘰𝘥𝘦𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘨𝘪à 𝘥𝘪 𝘷𝘰𝘤𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘢. 𝘐𝘯 𝘶𝘯 𝘢𝘤𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘥'𝘪𝘳𝘢, 𝘴𝘰𝘳𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘤𝘩𝘪 𝘢𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘱𝘰𝘵𝘶𝘵𝘰 𝘳𝘪𝘴𝘰𝘭𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰 𝘳𝘢𝘱𝘪𝘥𝘰 𝘧𝘪𝘢𝘵 𝘤𝘰𝘳𝘴𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘱𝘱𝘪𝘢 𝘦, 𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘭'𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰, 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘳𝘪𝘧𝘭𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘦 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘮𝘦𝘻𝘻𝘦 𝘮𝘪𝘴𝘶𝘳𝘦, 𝘨𝘭𝘪 𝘤𝘢𝘤𝘤𝘪ò 𝘪𝘯 𝘨𝘰𝘭𝘢 𝘭𝘢 𝘭𝘪𝘯𝘨𝘶𝘢. "

"𝘈𝘥𝘥𝘪𝘰, 𝘷𝘦𝘤𝘤𝘩𝘪𝘰" "𝘈𝘥𝘥𝘪𝘰, 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘪 𝘢 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘭𝘰 𝘵𝘶" "𝘚𝘰𝘵𝘵𝘰 𝘭𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘯𝘶𝘯𝘤𝘪 𝘮𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘳𝘨𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘦 𝘯𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘵𝘢𝘤𝘪"

Leggere Saramago è sempre una esperienza nuova!
Caino è l'ultimo romanzo di questo genio della letteratura, e l'autore si cimenta di nuovo con la Bibbia, dopo il nuovo testamento del Vangelo secondo Gesù Cristo questo romanzo che non ha la struttura classica del racconto prende spunto dal vecchio testamento.

"𝘓𝘢 𝘷𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘨𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘦 𝘴𝘵𝘳𝘦𝘵𝘵𝘢, 𝘮𝘢 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘦𝘳à 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘪 𝘴𝘪𝘢 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘥 𝘢𝘭𝘭𝘢𝘳𝘨𝘢𝘳𝘭𝘢, 𝘥𝘪𝘤𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭'𝘪𝘯𝘨𝘢𝘯𝘯𝘰, 𝘳𝘪𝘱𝘦𝘵𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘢 𝘷𝘰𝘤𝘦 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦, è 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘪𝘭 𝘮𝘢𝘯𝘨𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘦 𝘪𝘭 𝘨𝘳𝘢𝘵𝘵𝘢𝘳𝘴𝘪, 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘴𝘵𝘢 𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘪𝘯𝘤𝘪𝘢𝘳𝘦. "

Forse in parte più comico degli altri specialmente nel primo capitolo, è sicuramente sempre ironico e pungente, qui l'io narrante guarda la storia dell'umanità commentandola con un pensiero e una coscienza moderna, facendo continui salti nel tempo ma sempre con le riflessioni che potrebbero essere dell'uomo contemporaneo.

"𝘓𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘶𝘰𝘮𝘪𝘯𝘪 è 𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘧𝘳𝘢𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘯 𝘋𝘪𝘰, 𝘯é 𝘭𝘶𝘪 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘯𝘰𝘪, 𝘯é 𝘯𝘰𝘪 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘭𝘶𝘪."

Il libro partendo da Adamo ed Eva e dalla loro cacciata dal paradiso terrestre, mettendo in evidenza, delle idiosincrasie sull'esistenza di "altri Umani", procede con salti spazio temporali in avanti e indietro nella storia con un Caino che fa da "cicerone" e ci accompagna a far da testimoni a fatti salienti della storia dell'umanità e del cristianesimo, dove il protagonista dichiarato o oscuro e sempre il "signore" generalmente distratto, malvagio, ingiusto, capriccioso, rancoroso, vendicativo ed autoreferenziale, più crudele del peggiore degli uomini.

"𝘗𝘶ò 𝘥𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘷𝘦𝘳𝘪𝘵à 𝘴𝘪𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘵𝘦 𝘮𝘦𝘯𝘻𝘰𝘨𝘯𝘢" " 𝘗𝘶ò 𝘥𝘢𝘳𝘴𝘪, 𝘴ì, 𝘪𝘭 𝘥𝘶𝘣𝘣𝘪𝘰 è 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘷𝘪𝘭𝘦𝘨𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘩𝘪 𝘩𝘢 𝘷𝘪𝘴𝘴𝘶𝘵𝘰 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰, 𝘴𝘢𝘳à 𝘱𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘦𝘪 𝘳𝘪𝘶𝘴𝘤𝘪𝘵𝘰 𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘪𝘯𝘤𝘦𝘳𝘮𝘪 𝘢𝘥 𝘢𝘤𝘤𝘦𝘵𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘤𝘦𝘳𝘵𝘦𝘻𝘻𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘢 𝘮𝘦 𝘴𝘦𝘮𝘣𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘱𝘪𝘶𝘵𝘵𝘰𝘴𝘵𝘰 𝘧𝘢𝘭𝘴𝘪𝘵à"

Caino, il cattivo per eccellenza che ci viene presentato come un uomo comune, spinto da un Dio che non accetta le sue offerte alla gelosia e al fratricidio, ma punito con dover continuamente peregrinare e questo suo continuo muoversi lo mette in condizione di rincontrare il suo Dio con il quale avrà colloqui surreali e che cercheranno di mettere in evidenza la pochezza del suo Signore.
Certo non un libro per tutti, un libro che ha contribuito alla scomunica di questo genio della letteratura, che forse qui si accanisce un po' troppo. Forse il Saramago che alla data mi è piaciuto meno, poco profondo nell'analisi dei personaggi, e nello scavare nei loro animi, cosi come nelle riflessioni decisamente votate a mostrare l'altra faccia del signore.

"𝘭𝘢 𝘤𝘢𝘳𝘯𝘦 è 𝘴𝘶𝘱𝘪𝘯𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘣𝘰𝘭𝘦, 𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘵𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘢 𝘴𝘶𝘢, 𝘨𝘪𝘢𝘤𝘤𝘩é 𝘭𝘰 𝘴𝘱𝘪𝘳𝘪𝘵𝘰, 𝘪𝘭 𝘤𝘶𝘪 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦, 𝘵𝘦𝘰𝘳𝘪𝘤𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘴𝘢𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘻𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘣𝘢𝘳𝘳𝘪𝘦𝘳𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘵𝘦𝘯𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪, è 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘢 𝘤𝘦𝘥𝘦𝘳𝘦, 𝘢 𝘪𝘴𝘴𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘣𝘢𝘯𝘥𝘪𝘦𝘳𝘢 𝘣𝘪𝘢𝘯𝘤𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘴𝘢. "

"𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰, 𝘭𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘪 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘤𝘩𝘦, 𝘪 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘦 𝘪 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩é. 𝘈𝘭𝘤𝘶𝘯𝘦, 𝘴𝘰𝘭𝘦𝘯𝘯𝘪, 𝘤𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘱𝘦𝘭𝘭𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘢𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘰𝘮𝘱𝘰𝘴𝘢, 𝘥𝘢𝘯𝘥𝘰𝘴𝘪 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢, 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘴𝘦 𝘧𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘰 𝘥𝘦𝘴𝘵𝘪𝘯𝘢𝘵𝘦 𝘢 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘴𝘦, 𝘦, 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢 𝘶𝘯 𝘱𝘰', 𝘯𝘰𝘯 𝘦𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘢 𝘣𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘢𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘳𝘪𝘶𝘴𝘤𝘪𝘵𝘢 𝘢 𝘮𝘶𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘭𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘮𝘶𝘭𝘪𝘯𝘰, 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦, 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪, 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘪𝘵𝘦, 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘪 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘪, 𝘴𝘢𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦𝘳𝘰 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘢𝘵𝘦 𝘢𝘥 𝘢𝘷𝘦𝘳𝘦, 𝘪𝘯 𝘥𝘦𝘧𝘪𝘯𝘪𝘵𝘪𝘷𝘢, 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘦𝘴𝘴𝘶𝘯𝘰 𝘢𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘰𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘦𝘥𝘦𝘳𝘦, 𝘯𝘰𝘯 è 𝘱𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘦𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘯𝘢𝘵𝘦, 𝘦𝘱𝘱𝘶𝘳𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘧𝘪𝘯𝘪𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘤𝘶𝘰𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰." 

 
 
 

Andrea Camilleri - Il metodo Catalanotti

Post n°135 pubblicato il 08 Ottobre 2018 da ixtlann
 

 

"Stava tintanno di staccari i cigli dai sopraccigli"

(esagerato!!!un Montalbano diverso!)

 

Un altro libro con Montalbano & c. che tutto sommato non si discosta molto dalle precedenti avventure, del commissario se non per l'ambientazione,  in questo romanzo viene a galla il grande amore di Camilleri per il teatro, del resto lui comincia la sua carriera come regista teatrale, e qua può riportare la sua passione e farla diventare parte integrante se non protagonista della storia.

 

"Votala come vò sempri è cucuzza"

Non conosco il siciliano, ma mi chiedo se non avrebbe dovuto essere " sempri cucuzza è "

 

Gli altri personaggi sono sempre gli stessi, forse qualche riga in più è spesa per la figura 'esagerata' di Catarella, e alle sue gaffe,  non ricordavo negli altri romanzi, tanto spazio dedicato a questo personaggio, ma ormai nella memoria romanzi e sceneggiati si sovrappongono e non si sa da dove  provengano i ricordi.

 

Come se il sò rapporto con Livia fusse troppo blindato per essiri condizionato dallo spazio e dal tempo... dato per certo... scontato. E scontate oramà erano addivintate le loro tilefonate a parlari del cchiù e del meno, le serate passate 'nzemmula sul divano senza dirisi squasi nenti, abbrazzati supra al letto senza manco 'na vasata.

E quello era forsi amuri?

Non ebbi dubbio: sì, era amuri. Vecchio, consunto come a un vistito troppo a lungo usato, con qualichi pirtuso ccà e ddrà, ricusuto alla meglio, stanco, ma sempre amuri

 

Qualche novità nella vita sentimentale del nostro commissario, era ora!

Era Livia.

Non arrispunnì. Si susì, dissi ad Antonia di scusarlo e niscì fora dal locali. Sulo allura s'addicidì a pigliari la comunicazioni.

Appena che ebbi ditto «pronto» vinni subito assugliato dalla voci arraggiata di Livia.

«Posso sapere che fine hai fatto? Avevi detto che mi avresti chiamato e invece non ti sei fatto sentire! Ma che diavolo ti succede? Me lo vuoi spiegare una buona volta?».

«Non è questo il momento».

«Invece sì, è questo. Io mi sono stufata. Se c'è qualcosa che non va, abbi il coraggio di dirmelo apertamente».

«Ti ho detto che non è questo il momento. Sono con altre persone. Non posso perdere tempo».

«Quindi mi stai dicendo che parlare con me è una perdita di tempo?».

«Ti ripeto che non posso parlare».

«Va bene» concidì Livia. «Allora dimmi quando ti posso chiamare».

«Ora come ora non so darti una risposta».

«Sai che ti dico, che se tu non puoi parlare, lo faccio io: sono stanca di aspettare una tua telefonata, una tua visita, una tua qualsiasi proposta. Io aspetto, aspetto... sono in attesa da una vita, sospesa tra il tuo lavoro e quello che dovrebbe accadere in un futuro che non arriva mai. Ma secondo te è normale che tu non mi abbia cercata per giorni? Che tu non ti chieda come sto io, cosa faccio, come mi sento? Salvo, c'è una sola cosa che può giustificare il tuo comportamento: tu non mi ami più. O comunque non abbastanza da fare qualcosa per me. Ed io, adesso, sono stufa di dare priorità solo a quello che è meglio per te. Io voglio pensare a me. Perdonami, forse non è giusto dirtelo per telefono ma sono davvero esausta. Per me la nostra storia è alla fine».

Ristaro deci lunghissimi secunni 'n silenzio.

Po' Livia squasi 'ncredula spiò:

«Ma non hai niente da dire?».

«No» fici Montalbano chiuienno la comunicazioni

 

Spesso Montalbanoi ci aveva dato da pensare con i suoi comportamenti, ma questo è proprio un vero colpo di scena!

 

"In questo momento sto leggendo un racconto di un autore siciliano che mi piace molto, si chiama Giosuè Calaciura, lo conosci?". Montalbano non acconosciva quello scrittore ma sapiva tutto dell'editore. 'na signura che aveva messo su 'na casa editrici palerminata che faciva i libri cchiù belli a vidirisi e a leggirisi.

Un po' di pubblicità,occulta o esplicita che sia, serve a ingraziarsi e a ringraziare, ma non me lo aspettavo!

 

 

 

 
 
 

Guillermo Del Toro & Daniel Kraus - La forma dell'acqua

Post n°134 pubblicato il 08 Ottobre 2018 da ixtlann
 

 

 

" Per sopravvivere sotto così tanta acqua, pensa Lainie, dovrò imparare a respirarci attraverso, ad adattarmi, a trasformarmi in una creatura diversa. Stranamente, è fiduciosa di potercela fare. Il mondo trabocca di ruscelli, torrenti, fiumi, stagni, laghi. Nuoterà attraverso tutti quelli che servono per trovare l'oceano giusto per loro, anche se dovesse volerci così tanto da farle crescere le pinne."

 

Non ho visto il film di cui molto si è parlato, e ho pensato di leggere il romanzo anche se  non ho ancora capito se ha ispirato il film, se ne è stato tratto o se si sono evoluti contemporaneamente.

Il romanzo ha una partenza un po' faticosa, stentata,  povera, ma con il procedere della storia migliora,

 

"«Spesso, le creature più intelligenti» - concede con voce morbida - «sono quelle che fanno meno rumore.»"

 

Come definire questo romanzo? Fantascienza? Fiaba?

Forse un po' dell'uno e un po' dell'altro ma che forse non soddisferebbe ne gli amanti di un genere né quelli dell'altro. Il romanzo di per se è carino e forse se non si hanno aspettative può risultare più che gradevole, la storia e ben costruita e risulta avvincente, i personaggi per la maggior parte convincono, e in certi momenti ci si accorge di essere presi dalla storia e di fare il "tifo".

 

"Si sporge verso di lui. Verso se stessa. Non c'è differenza. Ora lo capisce. Lei lo stringe, lui la stringe, si tengono stretti, tutto è buio, tutto è luce, tutto è orrore, tutto è bellezza, tutto è dolore, tutto è sofferenza, tutto è mai, tutto è per sempre"

 

Potremmo dire una bella storia d'amore, una rivisitazione della bella e la bestia! Ma con tinte gialle o forse noir, anche se la nostra protagonista proprio bella non deve essere, muta e con strane "cicatrici" su entrambi i lati della gola. Questo è un particolare sul quale mi piacerebbe dissertare di più, ma non vorrei fare spoiler, quindi soprassiedo.

 

«Ma non posso essere l'unico, no? Ovviamente no; non sono così speciale, dopotutto. Anomalie come me esistono in tutto il mondo. E dunque quand'è che un'anomalia smette di essere tale e diventa semplicemente un dato di fatto? E se tu non fossi l'ultimo della tua specie, ma uno dei primi? Il primo di molti esseri migliori in un mondo migliore? Ci è concesso sperare, no? Di non essere il passato, ma il futuro.»"

 

Anche i personaggi minori hanno il loro spessore e questo dà tono al romanzo che anche senza raggiungere vette altissime alla fine piace, con una scrittura le scorrevole e ben curata, anche se forse lascia intuire un legame con un film a cui rimanda per gli effetti speciali.

Non da leggere assolutamente ma sicuramente una piacevole lettura, romantico, ma meno d quanto si immaginerebbe perché benché si basi su una incredibile storia d'amore, nell'insieme la stessa non risulta predominante rispetto al resto.

 

" l'acqua in questa caverna è piccola ma stiamo iniziando a guarire e quest'acqua è meglio dell'acqua di prima l'acqua non dovrebbe mai far male l'acqua non dovrebbe essere piatta l'acqua non dovrebbe essere liscia l'acqua non dovrebbe essere vuota l'acqua non dovrebbe avere una forma l'acqua non ha forma "

 

 

 
 
 
 
 

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SENECA

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

 

 

 

BERTRAND RUSSEL

Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti

 

OSCAR WILDE

Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza

 

SE TU AVESSI DORMITO?,

Se tu avessi dormito?,

E se, nel sonno, tu avessi sognato?

E se, nel sogno,

tu fossi entrato nel paradiso

e lì avessi colto uno strano, bellissimo fiore?

E se, al risveglio,

ti ritrovassi quel fiore in mano?


Samuel Taylor Coleridge

 

 

IL MOMENTO

Se ne va, se ne va, se ne va!

Se n'è andato!

E col momento,

se n'è andata l'eternità!

            Juan Ramòn Jiménez

 

 

N.NUR-AD-DIN

 

Nasciamo senza portare nulla,

moriamo senza poter portare nulla,

ed in mezzo,

nell'eterno che si ricongiunge

nel breve battito delle ciglia,

litighiamo per possedere qualcosa.

                              

 

 

IL RAGGIO VERDE

In particolari circostanze,

quando il sole scompare dietro l'orizzonte,

nel preciso momento in cui l'ultima luce diretta ci colpisce,

può da esso generarsi un raggio verde

che passando attraverso i nostri occhi,

ha la capacità di illuminare la nostra essenza,

permettendoci di dare uno sguardo

dentro di noi e

vedere chi siamo!

 

 

STRANO VAGARE NELLA NEBBIA

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l'altro,
Ognuno è solo.

Pieno di amici era per me il mondo,
Quando la mia vita era ancora luminosa;
Adesso, che la nebbia cala,
Nessuno si vede più.

In verità, nessuno è saggio
Se non conosce il buio,
Che piano ed inesorabilmente
Da tutti lo separa.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l'altro,
Ognuno è solo.

 

H. Hesse

 

 

AMBROSE BIERCE

Riso:  Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati.

È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.

 

 

 

OVIDIO

La Fama, che gode con le sue calunnie

a confondere vero e falso, e che dal nulla si dilata

per forza di menzogna

 

 
 

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