Naivetè

26 GIUGNO 1946 - Discorso inaugurale di Saragat all’Assemblea Costituente:

“…Fate che il volto di questa repubblica sia un volto umano. Ricordatevi che la democrazia non è soltanto un rapporto fra maggioranza eminoranza, non è soltanto un armonico equilibrio di poteri sotto il presidio di quello sovrano della nazione, ma è soprattutto un problema di rapporti fra uomo e uomo. Dove questi rapporti sono umani, la democrazia esiste; dove sono inumani, essa non è che la maschera di una nuova tirannide”

Fatemi fare un discorso serio oggi….

Oggi che nessuno mi rappresenta sulla scena politica;

Oggi che non vedo diversità, ma omologazione;

Oggi che vedo dimenticato il significato di “politico”;

Oggi che sento solo parole inutili e privi di significato costruttivo;

Oggi che vedo dimenticati i valori della democrazia;

Oggi che siamo in balia di urlatori che si professano profeti…

Fatemi volgere la testa al passato, fatemi nutrire delle parole dei Padri. Fatemi consolare del fatto che non siamo stati sempre così. Fatemi pensare che esiste un retaggio di menti imperfette, ma illuminate, che la pensavano politicamente in maniera diversa, ma che trovarono il coraggio, la forza, la temerarietà, la fermezza di sedersi allo stesso tavolo per  pensare al bene comune.

IL BENE COMUNE…..

Fatemi tener viva la speranza che oggi non sarà domani; che magari in luoghi non conosciuti, stiano crescendo futuri uomini di stampo diverso, che ci daranno la dignità che abbiamo perduto, che ci esalteranno di parole penetranti, efficaci, forti.

Uomini che ci faranno rinascere come Stato, come Nazione.

Fatemi pensare che esista una speranza…

Ho voglia di camminare a testa alta…ho voglia di sentirmi parte di un vero progetto, ho voglia di costruire, di illuminarmi per quello che ascolto e che vedo e di abbandonare la noia…non ho più intenzione di chinare il capo e di non vedere neppure una flebile luce in questo oscuro tunnel!