Creato da: infernox il 24/11/2011
ln tempo di crisi, gli intelligenti cercano soluzioni, gli imbecilli cercano colpevoli.

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

cassetta2infernoxDott.Ficcagliaacer.250m12ps12solitudinesparsaamorino11Miele.Speziato0margahlegrin2NonnoRenzo0Noir72dgllupettadellenevisuarez65bamby1966
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« Un senso non ce l'ha...Un concetto difficile da capire. »

Un impegno per fermare il declino

Post n°30 pubblicato il 19 Novembre 2012 da infernox

“FERMARE IL DECLINO – 10 INTERVENTI PER CAMBIARE L’ITALIA”

 

L’inefficienza dell’apparato pubblico ed il peso delle tasse stanno sfiancando l’Italia.  Solo di pochi giorni fa e’ la notizia che il debito pubblico e’ salito a settembre 2012 di ben 20 miliardi di euro, toccando la stratosferica cifra di 1995 miliardi di euro.

 

Con questa scimmia sulle spalle, e con i politici la cui capacita’ abbiamo potuto valutare in questi ultimi anni di alternanza sinistra-destra, non se puo’ venire a capo se non attraverso un radicale rinnovamento che comporti una nuova classe dirigente, giovane ed efficiente, che non tenda piu’ a conservare l’esistente ma a cambiarlo per arrivare a tagliare la spesa, ridurre le tasse, abbattere il debito, premiare il merito in qualsiasi campo (soprattutto nel pubblico), promuovere liberalizzazioni e concorrenza ovunque.

 

Da qui i 10 interventi che riassumiamo come segue:

 

1-    RIDURRE IL DEBITO PUBBLICO attraverso dismissioni del patrimonio pubblico, sia mobiliare che immobiliare.  L’obiettivo e’ quello di arrivare sotto il 100% di debito sul PIL nell’arco di 5 anni, il che comporta una quota di dismissioni pari a circa 35 miliardi di euro/anno.   Questo puo’ essere fatto spostando le proprieta’ pubbliche alienabili, valutate all’incirca in 200 miliardi di euro, all’interno di fondi chiusi, omogenei al loro interno, la cui gestione verra’ affidata a terzi attraverso gara pubblica.  Altri introiti possono venire dall’alienazione di quote delle aziende ancora con partecipazioni pubbliche (es. ENI, ENEL, etc).

2-    RIDURRE LA SPESA PUBBLICA di almeno 6 punti di PIL in 5 anni.   Solo la politica costa ai contribuenti 23,9 miliardi di euro l’anno (secondo rapporto UIL – luglio 2012), quindi ci sono ampie fette di grasso da tagliare.   Altri contributi possono venire da una razionalizzazione della spesa sanitaria, che cuba 114,5 miliardi l’anno (2012 – fonte:Confartigianato),  e dalla spesa per i dipendenti pubblici, dove occorre introdurre un meccanismo competitivo ed una drastica quota di liberalizzazioni.

3-    RIDURRE LE TASSE di almeno 5 punti di PIL in 5 anni.   Occorre incentivare soprattutto gli introiti da lavoro e da impresa.

4-    LIBERALIZZAZIONI da effettuare rapidamente nei settori non concorrenziali quali il trasporto e l’energia, per citarne solo due fra tutti.   Occorre rimuovere in modo drastico tutti gli ostacoli di varia natura che impediscono la liberta’ di ingresso e di organizzazione dell’attivita’ imprenditoriale, che in alcuni casi rendono necessari decine e decine di atti amministrativi per esercitare la funzione d’impresa.  Occorre misurare i risultati ottenuti nel continuo osservando il tasso di crescita di nuove imprese, che deve crescere rapidamente ad una media superiore alla media europea (adesso e’ ampiamente sotto il livello).   A titolo esemplare di quanto sopra esposto occorrera’ partire immediatamente con la privatizzazione della RAI e con l’abolizione del canone RAI.

5-    RIFORMARE LA RIFORMA DEL LAVORO effettuata dal Governo Monti, ampiamente insufficiente a risolvere l’attuale crisi di occupazione.   Occorre tutelare la persona e non l’azienda, proteggendo chi perde il lavoro in modo efficace con un sussidio di disoccupazione adeguato.   Occorre risolvere la rigidita’ attuale del mercato del lavoro a tempo indeterminato.    Nel pubblico impiego devono valere le stesse norme che vigono nel privato.

6-    FARE UNA LEGGE EFFICACE SUL CONFLITTO D’INTERESSE.   Tutti i funzionari e dirigenti pubblici dovranno rendere trasparenti i loro redditi e patrimoni, in modo che i cittadini possano verificare prima e dopo la consistenza degli stessi, per eliminare la corruzione dilagante.   Non si devono piu’ verificare fenomeni di arricchimenti illeciti per distrazione di fondi pubblici, o quanto meno devono essere prontamente visibili.

7-    RIFORMARE LA GIUSTIZIA.  Netta distinzione dei percorsi di carriera fra magistratura inquirente e giudicante.   Eliminazione degli avanzamenti per anzianita’ ed avanzamenti solo per merito.  I procedimenti disciplinari sui magistrati dovranno essere espletati da un organo terzo rispetto alla magistratura.   La gestione dei tribunali deve essere effettuata in modo da seguire le “best practice” attualmente in opera (es. Tribunale di Torino)

8-    PIU’ LAVORO AI GIOVANI E ALLE DONNE.  Se in Italia fosse raggiunta la media europea di quota lavorativa femminile, cioe’ il 63,1% anziche il nostro 49,9% (fonte: Eurostat Labor Survey) il PIL sarebbe  piu’ alto di parecchi punti percentuali.   Occorre quindi aumentare la possibilita’ di occasioni lavorative per le donne e per i giovani, eliminare il dualismo occupazionale, rientrare nelle medie europee perseguendo l’obiettivo di raggiungere le migliori performance, attualmente realizzate dai paesi nordici europei.

9-    CAMBIARE SISTEMA NELLA SCUOLA PUBBLICA.  Occorre introdurre elementi di concorrenza fra istituzioni scolastiche per favorire la selezione meritocratica di docenti e studenti .    Eliminare gli sprechi e le sacche d’inefficienza, per valorizzare anche gli investimenti in educazione e ricerca.  Va abolito il valore legale del titolo di studio.

10- CAMBIARE IL FEDERALISMO FISCALE.  Occorre introdurre una totale trasparenza nei bilanci delle pubbliche amministrazioni ad ogni livello, in modo di consentire ai cittadini di controllare le spese e verificare gli sprechi.   Stessa cosa per le societa’ partecipate da enti pubblici.   Occorre introdurre una legge di regolazione dei partiti e delle fondazioni politiche, in modo da rendere chiari e trasparenti i loro bilanci.  Occorre eliminare la politica dei sussidi, seguita in modo fallimentare anche negli ultimi anni.

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963