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La mancanza del nemico

Post n°63 pubblicato il 25 Novembre 2014 da infernox

Ogni elezione riserva delle sorprese, ormai, e queste ultime mini elezioni regionali (andavano al voto una regione di sinistra, Emilia e Romagna, ed una di destra , Calabria) non hanno mancato all’appuntamento.

La sorpresa e’ consistita nella scarsissima affluenza al voto, che in Emilia Romagna addirittura e’ scesa al 37%, in una regione dove negli anni 70-80 si arrivava tranquillamente al 90%.      Ovvio che si pone immediata la domanda: perche’?

A mio avviso la risposta si basa sulla “mancanza del nemico”.    Il Cav era riuscito, nel 1994, a convogliare una caterva di voti sul semplice argomento: “Se non mi votate, chi vi difendera’ dai comunisti?”.   Quindi, la “paura” del nemico (i comunisti) aveva attratto al voto milioni di elettori, ed il fenomeno e’ continuato negli anni a seguire, con le elezioni del 2001 e del 2013 (contro Veltroni e Bersani).    La sinistra aveva preso atto del semplice quesito, ed infatti aveva cercato, con successo, di convogliare i voti utilizzando “utili idioti” che erano riusciti ad ottenere lo scopo ben due volte con Prodi nel 1996 e nel 2006 (fallendo pero’ nel 2001 con Rutelli).

Debbo dire inoltre che il fenomeno odierno e’ acuito dal secondo semplice motto: “I nemici dei miei nemici sono miei amici”.     E quale impatto mediatico piu’ forte puo’ avere su di un elettorato di destra il fatto che da settimane si sta assistendo ad una lotta al coltello fra Renzi ed il principale sindacato di sinistra del paese?

Insomma, tutto sta complottando a fare si che la destra, rappresentata ormai, oltre che dal Cav, anche da minuscoli partitini con a capo leader scialbi ed opachi, non abbia piu’ un “nemico” ben identificato, ed oltretutto si trovi ad avere dei “nemici” ben identificati che fanno la guerra proprio al suo oppositore politico piu’ importante (e detentore del potere).

Che cosa succede quindi?  Che l’elettore medio non capisce piu’ nulla, tutto si fa confuso ai suoi occhi (e si badi bene, non solo a quello di destra, ma anche a quello di sinistra).   Da qui nasce l’indecisione, il dubbio, che si trasforma in astensione elettorale.

 

Il fenomeno e’ piu’ accentuato al nord che al sud, in quanto al sud c’e’ un voto molto piu’ orientato dalle organizzazioni criminali e dalle lobby familistiche.      

 
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