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Tenuta del PD

Post n°112 pubblicato il 22 Settembre 2020 da infernox

 

Sono avvenute ieri e l’altro ieri le elezioni regionali, in concomitanza con il referendum sul taglio dei parlamentari, che hanno riguardato ben 7 regioni fra cui alcune di importanza primaria come Toscana, Campania e Puglia.

            Si testava, come era gia’ successo ad inizio d’anno in Emilia-Romagna, la tenuta delle sinistre all’assalto della Lega, supportata da FDI, cioe’ due partiti palesemente anti UE e dichiaratamente populisti.   E come in Emilia-Romagna, puntualmente, la sinistra ha tenuto, addirittura in grande spolvero, come in Campania, dove il Governatore in carica, De Luca, ha travolto il candidato delle destre, Caldoro, con un sonoro 65%.

            In concomitanza l’esito del referendum ha dato ragione al SI, non tanto per l’adesione plebiscitaria dei 5stelle, promotori della modifica costituzionale, quanto per la somma dei voti delle destre, che in grande maggioranza (75%) si sono dichiarate favorevoli al SI al taglio dei parlamentari, i quali scendono cosi’ da 945 a 600.

            In sostanza il risultato delle elezioni conferma il crollo dei 5 stelle, ridotti ormai intorno al 10%, e solo al sud, la tenuta del PD, e la conferma che gli italiani sono ancora irritati dei privilegi della casta, ma che questa leva non porta piu’ fieno in cascina ai grillini, ma si disperde in mezzo ai tre partiti di destra, che peraltro, nei loro quartier generali, se ne infischiano alquanto.

            Mi ha dato fastidio l’assillante campagna per il NO al referendum propugnata da esponenti di spicco della destra (es. Brunetta), con la scusa di evitare di rafforzare il M5S, quando quest’ultimo e’ ormai evidentemente un “morto che cammina”.   Nel contempo mi divertiva l’imbarazzo dell’entourage di Zingaretti, a parlare di referendum, quando per ben tre volte al Parlamento il PD aveva detto NO alla riforma, ed adesso si trovava alleato con quel partito che proprio la riforma aveva progettato e sosteneva.   I suoi elettori in maggioranza hanno votato NO, com’era ovvio.  Paradossi della politica italiana.

 

 
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