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ln tempo di crisi, gli intelligenti cercano soluzioni, gli imbecilli cercano colpevoli.

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« Morire per Kiev?This is the end »

La Nato si allarga

Post n°123 pubblicato il 30 Giugno 2022 da infernox

            Sono ormai passati piu’ di 4 mesi dall’inizio della famosa “operazione speciale” della Russia in Ucraina.   Certo che i russi non hanno dimostrato una grande efficienza militare, ma d'altronde la loro spesa bellica, in termini relativi, non e’ che un ventesimo di quella della Nato, se vogliamo contare la somma degli USA piu’ gli altri stati che ne fanno parte.

            Sono convinto che negli 8 anni che sono passati dalla prima crisi in Ucraina, quella che ha portato all’annessione della Crimea e alla guerra “in sordina” ai confini del Donbass filorusso, la Nato ha avuto tutto il tempo per dotare gli ucraini delle armi necessarie per respingere l’attacco russo.   Non e’ possibile che gli esperti militari occidentali non abbiano preso in considerazione quella ipotesi.

            L’orso russo ha messo tutto quel tempo per svegliarsi dal letargo, per accorgersi che ormai lo stato confinante stava inesorabilmente cambiando traiettoria per entrare nell’orbita della UE e della Nato.    All’ultimo momento, ma ormai era troppo tardi, Putin ha deciso di reagire con l’unico mezzo che gli era rimasto, quello militare.  In altro caso l’intera Ucraina sarebbe passata nel campo occidentale e poi avrebbe rivendicato i territori perduti, con il rischio di una guerra totale, coinvolgendo anche la Nato direttamente.  

            Adesso si sta verificando una situazione di stallo, con l’esercito ucraino potentemente armato dalla Nato, i russi evidentemente in grado di disporre di mezzi e uomini in misura di qualche multiplo degli avversari, e quindi la vicenda bellica e’ abbastanza equilibrata, con una leggera prevalenza russa in termini di volumi, per cui il fronte, pur abbastanza stabile, si sta lentamente spostando ad est, verso i confini del Donbass.    Mariupol e’ caduta, ed anche Severodonetsk.   Gli ucraini stanno tentando una controffensiva a Kherson.

            C’e’ stato nei giorni scorsi un G7, ed una riunione Nato.    Svezia e Finlandia hanno fatto richiesta di entrare e sono stati accettati, pur con una iniziale opposizione della Turchia.   Quindi dal punto di vista strategico globale Putin ha dovuto registrare un’altra sconfitta.  Penso in ogni caso che abbia ancora in mano saldamente le leve del potere, per ora.    Con la conquista del Donbass la guerra potrebbe sfociare in una situazione di “cessate il fuoco”, anche se con tutta probabilita’ una vera pace non verra’ conclusa.      

            Piu’ passa il tempo, piu’ l’Ucraina diviene forte, piu’ la Russia corre il rischio di vedersi riprendere i territori faticosamente conquistati.   Non vedo una via d’uscita onorevole per la Russia, e solo la caduta di Putin ed una riconversione della politica strategica russa potranno abbassare la temperatura e permettere una vera pace.

  Altrimenti ritorneremo in una fase di “guerra in sordina” che potrebbe durare anni.

 

 
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