Diario di una grassa

COMUNICAZIONE

Ho deciso che uno dei miei prossimi impegni sarà un corso di programmazione neurolinguistica.

Al di là del fatto che mi ha sempre affascinato e che mi occupo di comunicazione per lavoro, credo potrebbe aiutarmi a migliorare le mie capacità di relazione con le persone.

Succede sempre più spesso, infatti, che io dica o scriva una cosa e chi sta dall’altra parte ne alteri il senso fino a farlo diventare motivo di conflitto.

Ora, francamente, a me di entrare in conflitto su nulla con persone di cui nulla mi importa non interessa. Entrare in conflitto sul nulla con persone a cui tengo mi innervosisce. Entrare in conflitto su cose importanti con persone che amo mi angoscia.

Perché me ne voglio assumere l’onere? Perché sono fortemente convinta che la responsabilità della comunicazione sia di chi comunica e non di chi ascolta. E quindi credo che la responsabilità di conflitti dovuti ad un’interpretazione sbagliata delle mie parole sia mia.

Certo non tralascio di considerare che possa esserci un errato ascolto o lettura, una particolare sensibilità nei riguardi dell’argomento trattato, aspettative non soddisfatte nel mio interlocutore. Ma è mia ferma intenzione fare quanto di meglio posso per migliorarmi come persona e per eradicare dalla mia vita conflitti inutili che possano provocarmi disagio.