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Amanda e il negraccio

Post n°10 pubblicato il 28 Marzo 2015 da digrumando

E così Amanda e Sollecito sono, sarebbero, innocenti.

Può anche darsi.

Ma il sistema giudiziario dell'Italia, erede indegno del "diritto romano", ne esce svergognato.

Siamo riusciti, in Italia, a creare un mostro giuridico, una norma che permette ai complici di uno stesso delitto di uscirne fuori in modi e tempi e procedure diverse, con esiti assurdi per ogni logica.

E un sistema giuridico che sia in conflitto con la logica non può esistere.

Il povero negro brutto e cattivo, ma probabilmente innocente, è stato sbattuto in carcere da ormai molti anni, mentre i 2 ragazzini bianchi e belli e ricchi adesso svolazzano liberi e felici.

 

 
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Commenti al Post:
barraversosud
barraversosud il 30/03/15 alle 16:42 via WEB
Conosco abbastanza benne la storia perché lavoro a Perugia. Amanda appena presa aveva confessato. Poi, su suggerimento dell'avvocato ha ritrattato e ha detto di essere stata maltrattata dalla polizia. Il padre di Sollecito pare sia un uomo molto potente, anzi, potentissimo, con amicizie settarie e lobbistiche. Amanda ha accusato un innocente (e questo depone a favore della sua colpevolezza) che se non fosse atto per uno svizzero che l'ha scagionato fornendogli un alibi, sarebbe ancora in prigione senza uno straccio di prova. Per Amanda si è mosso il governo americano. Così è stato cambiato il giudice Mignini, uomo rigoroso dell'Opus Dei, a favore di un altro. Guede non è stato condannato per omicidio, ma per concorso in omicidio. Sa bene chi sono i colpevoli, ma non lo dice perché, probabilmente, ci sono stati accordi. Lui, di fatto, avendo patteggiato, ha già concluso il processo e non può essere tirato più in ballo. Condannato a 16 anni, tra poco sarà fuori e forse avrà un bel conto in banca da qualche parte.
(Rispondi)
 
digrumando
digrumando il 30/03/15 alle 19:09 via WEB
Interessante; grazie.
(Rispondi)
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