Creato da dioama il 21/10/2005 |
DioAma
DIO HA TANTO AMATO IL MONDO DA DARE IL SUO UNIGENITO FIGLIO, AFFINCHE' CHIUNQUE CREDE IN LUI NON PERISCA MA ABBIA LA VITA ETERNA. (Giov.3,16)
“Una voce! L'amato mio! Dio ci guarda negli occhi e ci dice: “Sono venuto Che il Signore Gesù, venuto per amore a fare nuove tutte le cose, Buon Natale, quello |
La somma opera dell'uomo è soltanto lodare Dio. Nella sua bellezza egli vuole esserti gradito, e a te spetta lodarlo rendendogli grazie. Se la tua preoccupazione non sarà lodare Dio, allora incominci ad amare te stesso; e farai parte di coloro dei quali l'Apostolo dice: Saranno uomini che amano se stessi. Sii sgradito a te stesso, ti sia gradito colui che ti ha fatto; perché così ti sarà sgradito ciò che tu hai fatto a te medesimo. La tua opera sia la lode di Dio, prorompa il tuo cuore in una buona parola. Di' dunque: l'opera tua al re; perché tu la dica il re ti ha fatto, ed egli stesso ti ha dato di che offrire a lui. Restituiscigli ciò che è suo: non andartene lontano, presa la parte del tuo patrimonio, a dissiparlo con prodigalità in compagnia delle meretrici, e a pascere i porci. Ricordatevi di questo dal Vangelo. Ma anche per noi è detto: Era morto, ed è risuscitato; si era perduto ed è stato ritrovato. (s.Agostino in Esposizioni salmi) |
I cristiani continuano a credere, malgrado tutte le incomprensioni e confusioni del mondo circostante, nella ' bonta' di Dio ' e nel ' suo amore per gli uomini ' (Tt 3, 4). Essi, pur immersi come gli altri uomini nella drammatica complessita' delle vicende della storia, rimangono saldi nella certezza che Dio e' Padre e ci ama, anche se il suo silenzio rimane incomprensibile per noi.
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Post n°97 pubblicato il 07 Novembre 2009 da dioama
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Le biografie dei santi descrivono uomini e donne che, docili ai disegni divini, hanno affrontato talvolta prove e sofferenze indescrivibili, persecuzioni e martirio. Hanno perseverato nel loro impegno, "sono passati attraverso la grande tribolazione - si legge nell'Apocalisse - e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello" (v. 14). I loro nomi sono scritti nel libro della vita. |
Quando ami, da ora in avanti, non dire più "Dio è nel mio cuore", ma dì piuttosto "io sono nel cuore di Dio". (Salvatore Martinez) |
Esiste una ricchezza che semina la morte ovunque regna: liberatevene e sarete salvati! |
Gesù nel dare il comandamento dell'amore come testamento prima della sua passione e morte, ha voluto imprimere a questo suo supremo comandamento una valenza assoluta. Se noi cristiani ponessimo davvero mente e cuore a queste parole: AMATEVI COME IO VI HO AMATI, il mondo non andrebbe allo stesso modo. Se i quasi due miliardi di battezzati che ci sono nel mondo mettessro in pratica anche solo in parte questo comando, le cose cambierebbero radicalmente. Solo che vediamo invece spesso fare il contrario . Che il Signore ci conceda la sua Misericordia e di comprendere che non osservando la regola principale anche tutte le altre cose girano male. Coloro che egoisticamente credono di realizzare qualcosa, in realtà si ritrovano al termine della vita con un pugno di mosche, e forse anche durante la vita, pur godendo apparentemente forse non sono stati felici. Ed allora, facciamo tesoro dell'invito che tanto amorevolmente e pressantemente ci viene rivolto per la nostra stessa realizzazione e per contribuire attivamente alla realizzazione dell'umanità. |
Più dei vostri consigli, i vostri amici e i vostri familiari, li aiuterà la stima che hanno di voi e che voi avete di loro; più di mille raccomandazioni soffocanti, saranno aiutati dai gesti che vedono da voi: gli affetti semplici, certi ed espressi con pudore, la stima vicendevole, il senso della misura, il dominio della passione, il gusto per le cose belle e l'arte, la forza anche di sorridere.
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Post n°90 pubblicato il 29 Settembre 2009 da dioama
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Il Signore della vita ci ha lasciato come eredità la sua pace. E cioè la pienezza di vita e serenità,la realizzazione ed il compimento dei desideri più grandi, che tracciano il cammino di una vita comunitaria, di fraternità generosa e cordiale, un servizio che accetta anche il sacrificio, testimonianza diretta di aver conosciuto con le nostre scelte il suo amore. Un amore di cui non si può fare a meno, e che deve essere testimoniato nella ordinaria quotidianità con la consapevolezza che il Signore ci sostiene con la sua grazia. |
Post n°88 pubblicato il 21 Settembre 2009 da dioama
La verità rende liberi. Ma cosa è la verità? Lo chiese Pilato a Cristo, il quale aveva poco prima rivelato agli apostoli: IO SONO LA VERITA'. Come possiamo sapere che questa affermazione non è una illusione solo da parte di un uomo il quale presumerebbe di essere la Verità in senso proprio ed assoluto, e cioè in un modo che solo Dio potrebbe dire di se stesso? Gesù aveva anche aggiunto: IO SONO LA VIA, IO SONO LA VITA! Chi potrebbe dire in senso così enfatico: IO SONO LA VITA se non la vita stessa, la fonte della vita e dell'essere, e quindi Dio? Ma è lecito porsi la domanda: è sufficiente aver affermato questa vertiginosa espressione per poter credere? Cristo non si è limitato a dire ma ha anche accompagnato la parola con le opere. Non opere comuni, ma straordinarie, che solo Dio poteva compiere: il comando diretto e senza ricorso ad altri, alle forze della natura di placarsi, alle forze demoniache di abbandonare le prede, alle malattie di far posto alla guarigione, ai ciechi, sordi, paralitici di riavere l'uso degli organi e addirittura ai morti di risuscitare. E questi doni straordinari il Signore li ha lasciati in dote alla sua Chiesa, che nel corso dei tempi ha continuato l'opera del suo Signore. Sono innumerevoli i segni e i prodigi accertati e riscontrati anche con documentazioni inoppugnabili, ma sono ancor di più le grazie di guarigione o di liberazione che sono state testimoniate da coloro che hanno vissuto questa esperienza. Senza dimenticare che vi sono schiavitù interiori che non si vedono, da cui il Signore può liberare. La liberazione dal peccato che rende schiavi e dipendenti dal peccato stesso, non è facile per nessuno se non impossibile, ma Cristo ci può liberare se glie lo permettiamo, aderendo liberamente a Lui, perchè Egli non obbliga nessuno, e accogliendolo nella nostra vita aprendogli volontariamente le porte del nostro cuore. |
Post n°87 pubblicato il 19 Settembre 2009 da dioama
di Antonio Gaspari ROMA – Custodito presso il Duomo di Torino c’è un lenzuolo di lino protagonista di una storia fitta di misteri e di colpi di scena. E’ la Sindone, il telo più famoso al mondo, quello che milioni di fedeli ritengono abbia avvolto, duemila anni fa, il corpo di Gesù deposto nel sepolcro. Alcuni sono però convinti che si tratti di un falso storico perchè il telo, secondo analisi fatte nel 1988 con il metodo del C14, è risalente al tardo medioevo. Le datazioni sembrano però smentite da quegli stessi scienziati che le eseguirono venti anni fa. A questo si aggiunge la quantità di misteri che riguardano il come e il perchè si sia formata l’immagine sul telo e le innumerevoli somiglianze di quell’immagine con la persona di Gesù che diceva di essere figlio di Dio. Marco Tosatti, vaticanista de “La Stampa”, ha cercato di rispondere alle mille domande sulla Sindone, con un inchiesta che è diventata un libro: “Inchiesta sulla Sindone” (Piemme, 320 pagine, 15 Euro). L’autore ha interpellato esperti e storici, ha consultato documenti e fonti, ha esaminato anche le più remote tessere di quello che sembra un vero e proprio mosaico di intrighi, segreti e misteri. Tosatti non ha esitato a indagare anche tra i poteri occulti. Fu infatti il Cardinale Anastasio Alberto Ballestrero, Arcivescovo di Genova, che accennò ad alcune frange massoniche, interessate a screditare quello che forse è un testimone muto della Resurrezione. Per conoscere gli esiti dell’inchiesta, ZENIT ha intervistato Marco Tosatti. Nel libro lei sostiene che l’esame del C14 sulla Sindone era sbagliato. Ci spiega come e perchè è arrivato a queste conclusioni e che cosa cambia nel dibattito in corso sulle origini della Sindone? Tosatti: I numeri, non io, sono giunti a queste conclusioni. Diciamo intanto che i laboratori e il British Museum non hanno mai fornito, nonostante ripetute richieste da parte del committente, la diocesi di Torino, i “dati grezzi” degli esami compiuti, necessari per capire che cosa è veramente successo. Ma anche solo esaminando i dati pubblicati su Nature, un ingegnere di Milano, Ernesto Brunati, si è accorto che c’era qualche cosa che non andava. Ho chiesto di rifare i calcoli a due professori di matematica e statistica della Sapienza, che non c’entrano nulla con il mondo della Sindone. Livia De Giovanni e Pierluigi Conti, che hanno confermato: c’era un errore di calcolo, tale da inficiare la validità dell’esame. La “tolleranza” di errore che i tre laboratori si erano dati era del 5%; e dai numeri di Nature sembrava che si fosse raggiunto proprio il minimo, il 5%. In realtà è stato raggiunto l’uno per cento. L’esame avrebbe dovuto essere rifatto, ma i campioni ormai erano distrutti. Grazie agli esami di alcun professori americani, l’ultimo dei quali è Roberto Villareal, del Los Alamos Center, che ha presentato le sue scoperte nell’agosto 2008, credo che si sia scoperto qual’era il problema. Una contaminazione fortissima del tessuto, e un “rammendo invisibile” praticato nel Medioevo, o dopo. L’unico risultato scientifico che supporta la tesi del falso medievale è l’esame al C14. Se questo cade, come secondo me è caduto, tutta la discussione si riapre. E’ necessaria certamente una nuova stagione di ricerche scientifiche. Da questa indagine che idea si è fatta dell’Uomo della Sindone? Tosatti: L’idea che mi sono fatta (e ho preso in considerazione solo i dati scientifici “duri”, cioè supportati da esami rivisti da “pari” esperti) è che quel telo abbia ospitato il corpo reale di un uomo flagellato durissimamente, e morto in croce. Il sangue è sangue, e l’immagine non è dipinta, e non è neppure ottenuta dal contatto con una superficie molto calda (strinatura), perché non c’è fluorescenza. Perchè quel telo affascina ancora così tante persone? Tosatti: Perché è un oggetto incredibilmente suggestivo, enigmatico e maestoso. E non sto parlando di fede o di cattolici; fra i più appassionati ricercatori della Sindone ci sono ebrei come Avinoam Danin, e protestanti come William Meacham, per non citarne che due. Senza tener conto di agnostici come Delage, e altri professori e ricercatori americani. Un qualche cosa di assolutamente unico al mondo. Quali sono gli argomenti per cui lei crede che quell’uomo fosse il Gesù di cui si parla nei Vangeli? Tosatti: Perché quello che ci racconta il telo calza come un guanto sui racconti della Passione. Le ferite, la flagellazione, il colpo di lancia (invece del crurifragium lo spezzare le gambe per far morire di asfissia i crocifissi ebrei prima del sabato) addirittura le scorticature sulle ginocchia…Vero o falso, quel telo rappresenta Gesù. Se l’uomo della Sindone è Gesù, allora dobbiamo pensare che quel telo è un reperto per stupire gli scettici e per spingere gli uomini ad avere più fede? Oppure no? Tosatti: Mi sono posto questa domanda. Io credo che chi è credente non abbia bisogno della Sindone. Ma certamente chi è credente, sapendo che non è un artefatto, la vede con occhi diversi. Mi è anche venuto in mente un pensiero, che spero non venga giudicato irriverente. Il buon Dio si è “divertito”, se come penso è autentica, lasciandoci un oggetto così “esagerato” nella sua tremenda veridicità. Tremenda perché racconta di una violenza e di una crudeltà enormi. E’ vero che nel telo ci sono tracce ematiche, cioè il sangue di Cristo? Tosatti: Nel libro riporto il racconto di come alcuni studiosi americani – uno dei quali, Adler, ebreo – hanno certificato che quello sulla Sindone è sangue. Ma altri, fra cui Baima Bollone, lo hanno confermato. Se non ricordo male sono stati compiuti almeno dodici esami diversi per verificare se si trattava realmente di sangue. E la risposta è positiva. Ci dia almeno un motivo per convincerci a leggere il suo libro? Tosatti: Le do un motivo totalmente laico. Quella della Sindone, e dei misteri ad essa collegati, antichi e attuali, comprese non poche cose legate all’esame del C14, è una delle storie più intriganti e affascinanti che mi è capitato di scrivere. In 28 anni da vaticanista me ne sono sempre occupato poco; lavoravo per La Stampa, e di conseguenza il telo era “coperto” da colleghi della città in cui la Sindone è conservata. Sono grato a Piemme per avermi chiesto di scrivere quest’inchiesta, che mi ha obbligatoriamente condotto in un mondo meravigliosamente coinvolgente. E ho cercato di renderne se non altro qualche riflesso.
fonte: Zenit, 06.04.2009 |
Post n°86 pubblicato il 18 Settembre 2009 da dioama
Tutti i discorsi sulla carità non mi insegneranno di più del gesto di mia madre che fa posto in casa per un vagabondo affamato, e non trovo gesto migliore per dire la fierezza di essere uomo di quando mio padre si fece avanti a prendere le difese di un uomo ingiustamente accusato. |
La Sindone si fa interrogare e ci interroga. Ci mostra un uomo martoriato, coronato di spine, frustato a sangue con 120 colpi di flagello, escoriato da un oggetto pesante trasportato sulle scapole, inchiodato nei polsi e nei piedi, colpito da una lancia al petto. Sulle palpebre risultano messe due monete che alla scansione elettronica risultano prodotte in giudea da Ponzio Pilato intorno agli anni 29-30 D.C. Perfino la polvere di aragonite trovata soprattutto vicino all'ombra delle ginocchia, si trova specificamente intorno a Gerusalemme, così come due specifici tipi di polline sono tipici solo di quella zona. Chi può essere un simile condannato a morte? e perchè condannato? Ma soprattutto come mai non è rimasto in quel lenzuolo così intatto nonostante vi sia stato un uomo morto e sanguinante? A ciascuno la risposta Sotto c'è il collegamento per vedere la Sindone nei dettagli. http://www.flickr.com/photos/42547436@N04/
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Oggi più che mai occorre aiutare le persone affinché sappiano vedere nel creato qualcosa di più di una semplice fonte di ricchezza e di sfruttamento nelle mani dell'uomo. In effetti, Dio, con la creazione, ha dato all'uomo le chiavi della terra, e si aspetta da lui che sappia usare questo grande dono facendolo fruttificare in modo responsabile e rispettoso. |
Se Dio è irrilevante nella vita pubblica, allora la società potrà essere plasmata secondo un’immagine priva di Dio. Ma quando Dio viene eclissato, la nostra capacità di riconoscere l’ordine naturale, lo scopo e il “bene” comincia a svanire. |
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TU SEI
Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio,
tu sei il Messia inviato dal Padre,
tu sei l'Eterna vivente Parola
fatto uomo come noi.
Tu sei la via, sei la verità,
tu sei la vita e la risurrezione,
chi crede in te, anche se muore
vivrà in eterno.
Tu sei il buon Pastore che offre la sua vita
tu sei il mite Agnello di Dio,
Tu sei il Maestro e sei il Signore
ma anche nostro Servitor.
Tu sei il chicco di grano caduto
su questa terra per poter morire
e produrre una nuova spiga matura,
Tu sei il Risorto.
Tu sei il Pane vivo disceso dal cielo
che sazia la fame di ogni credente,
tu sei la vite che porta il buon frutto
per la nostra sete.
Tu sei la luce che illumina l’uomo
tu sei l'amico e sei il fratello
Tu sei il fuoco che scalda i cuori
Tu sei l'Amore.
Tu sei la sorgente dell'acqua viva
Tu sei la Roccia che mai non vacilla
Tu sei il Signore dei signori
Tu sei il Re dei re.
Tu sei il Principio Tu sei la Fine
sei il Primo e l'Ultimo, l'Alfa e l'Omega,
Tu sei il Giudice Misericordioso,
Tu sei il Salvatore.
Tu sei il Vittorioso Leone di Giuda
Tu sei lo Sposo che la Sposa attende
tu sei Colui che è e che viene:
Tu sei il Signore Gesù !.
Croce di Gesù Cristo
Aspro germoglio
del giardino dell’agonia,
albero senza rami
in cui tutto porta frutto,
croce di Gesù Cristo,
tu affondi le radici
nella roccia
e la roccia diventa
suolo fecondo
capace di accogliere il seme.
Segno di alleanza
dello Spirito e del sangue,
polo del mondo,
asse del tempo,
segnale di un passaggio
e di un superamento,
croce di Gesù Cristo,
sei il memoriale
del nostro futuro.
Croce levata in alto,
braccia spalancate,
croce su cui è scritto
il comandamento nuovo,
tu tracci la via
di Dio nell’uomo.
Mostrando il prezzo
dell’uomo in Dio,
croce di Gesù Cristo,
tu cancelli
il debito dei giorni antichi
e ci rendi
debitori dell’amore.
Segno d’infamia
e segno di gloria,
tu dichiari che il Signore
è il servo.
Firma di Dio
al termine della sua storia,
tu ci chiami
a vivere oggi
nella morte di un Altro
divenuto nostro,
croce di Gesù Cristo.
(Preghiera cistercense)
DOVE ANDREMO NOI SIGNORE?
TU SOLO HAI PAROLE DI VITA.
Spiegazione del simbolo:
AMA VERTICALMENTE DIO,
ORIZZONTALMENTE IL PROSSIMO
A= ASSIDUITA', AFFABILITA'
A= AMICIZIA, AFFETTO
LE A DAI QUATTRO ANGOLI
HANNO LA PUNTA SEMPRE
RIVOLTE VERSO L'ALTO, DIO.
AL CENTRO DELLA CROCE
FORMATA DALLE A, SI TROVA
UNA M CHE INDICA MARIA,
NEL CUORE DELL'AMORE.
I QUATTRO BRACCI DELLA
CROCE, SONO CIRCONDATI
DALLE ALI DELLA COLOMBA
SIMBOLO DELLO SPIRITO,
INSCRITTO NEL
CERCHIO DELL'INFINITO
AMORE DEL PADRE,
IN UN GRANDE ABBRACCIO
TRINITARIO
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il 28/11/2009 alle 09:25
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il 24/11/2009 alle 22:29
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il 13/11/2009 alle 21:40
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il 13/11/2009 alle 21:38
Inviato da: dioama
il 13/11/2009 alle 21:36