FenomenidiEmersione - . . . . . . . . . . .
« Precedenti Successivi »
 

Aruspice

L'averti non è stata poca cosa.Tra luna sfatta, gracidii di rana,inconsueta tana di bagliori e baciin un ritaglio di malinconia.L'averti mica è stata una fortuna:superstiziosi gesti, baci accorti ingravidati di bugie, celate venerie poi cene. Le mie cene,le tue cene.Il vino, il grido, il piantoaccanto un bimbo dilaniatodal tuo sguardo affranto.Il cielo in una bava…
 

Il consorzio sociale

Ad uno ad uno si disfecero i gomitoli di luce e tornò il buio. Fine.Facciamo un passo indietro. La stesura del copione richiese ben sei giorni, il settimo lo si distribuì alla massa sterminata degli attori: duecentoventritre protagonisti, seimiliardisettecentotrentadue comparse, intercambiabili a seconda delle contingenze. L’idea dello sceneggiatore ricalcava i più elevati canoni del «…
 

N.° 5

Fu il bacio.L’incanto ebbe inizio da amplessosmarrito in un bosco di notte. Lanotte dei flebili elfi orecchiuti,cantanti.Fu il bacio.Cantò tutta notte di lei, di Silena.Lo vidi arrivare, tra mani di seta,languore ubriaco di donna.Teneva tre rose laccate trai denti, ed il cuore – tenagliainfernale – gettava languori di ritmo,barbaglii di lava, lapilli.Fu il bacio.La fine…
 

Trigonometria

Mantello di neuroni,lucciole sparse,angoli e coseni alfatangenti l’avvenire.Piani superiori,perfetti omicidi e lati, umidodi baci e rose.Gradi Kelvin,pelle bianca.Tipresentasti,poici amammo.Per un sol puntoinfiniterette passanoe passarono.E così fummo:tra un puntoed una retta,un solo addio. Y. Stratos ®
 

Metamorfosi

Il fauno cantad’ondulantiritmi antichi.Accade ch’iomi spogli dime stessoin questa pietrach’è la Terra,e coi miei occhie nei suoi piedidanzi.Gemelli d’altriletti, cloni,allora – e soloallora – ci uniremo,in giubileo di astriin carne tesa dislanciate punte,a far nel cielofori d’improbabilefollia.Scisma di vite,metamorfica eresia,il canto sulla sofficesteatite delle notepartorisce battitodi cuore nudo e crudo:antica melodiaancestrale,trionfo di rappresa lava,furiosa polka…
 

Il potere

Fu un ragazzino, uno schifoso ragazzino: « L’ ho vista all’alba che baciava Desio mentre questi amava Priapo! ». Pudico, schifoso, bugiardo ragazzino!« Fla, memento romana civis esse! » – . Udii la voce di mia madre provenire da una botte marcescente. No, dai fori delle tarme in quella botte! O dalle assi sgretolate? « Fla,…
 

Notte di campagna

Ero che attendeLeandro.La notte ripetesé stessa. In applausidi anime nuove,si schiude, in un campo, una vita.Calcio idratato,le unghie di tenera bestiache cercano strada, il graffio,la falla nell’uovo,la mamma.Precipita un mallo,distruggeuno sbocco di talpa.Coniglio raccogliedell’erba escompare nel cuore,nel mio,signore di terra ricolmadi baci.Nei semimia madreche piange. Y. Stratos ®
 

Il giudizio

Una stazione ferroviaria. Madido di sudore, ansante e lercio, un uomo siede sulla panca in legno infissa al suolo ed inchiodata alla parete da pesanti e lunghe barre di cemento butterato. Volge lentamente il capo poi, di scatto, lo riporta in posizione di partenza. Volge lentamente il capo poi, di scatto, lo riporta in posizione…
 

Vincent

Ebbi la setola e la stella,mani accorte e mente stinta di acquaragia.Disegnai mondi e poi,col fiato,li modellai.Corsi nel grano,presi del vino ancora, mutaronoil mio viso e la mia anima.Infilai un pertugio ombroso,credetti fossi chiave e aprii.Subito il cancello si chiuse,vidi altro ed altro vissi,tra un’anima ed un’anima diverse.Il grano mi si fece spora internae mi…
 

L'adolescenza

Lo scorgi quel puntino luminoso, quel vermicello levitante che ora, proprio ora, si avvicina all’orizzonte della luna vista dalla Terra? Guarda bene! A destra del Cane minore, ad ore dieci del tuo campo visivo, accanto a quel sottile impasto di galassie che puoi intendere soltanto con la coda del tuo occhio. Non fissarlo! Guarda un…
 

« Precedenti Successivi »