The city of Dite
Or se' giunte anime felle! Bloggate gravi cittadin: come a Dite v'è spazio d'ogni nefandezza, quivi conteniam l'umana oscurità...« Osservare le nuvole | Invisible things (ovvero... » |
Bentrovati carissimi. Angie si sofferma inebetita sulla musicalità della parola che titola questo post: C A O S. Un bel dittongo centrale, morbido e rassicurante. Alle spalle della dicotomia tra fonetica e senso vi sono parecchi pensieri. Persone che conosco con orgoglio aggiungerebbero commenti appropriati alla mia vena d'eccesso riflessivo: quante immagini la logica dell'equilibrio potrebbe diluire nella mia memoria? Su un treno ho concentrato gli sforzi, sublimando l'oscuro in un secondo estratto di me: ciò che non può sopravvivere altrimenti diverrà scritto. Un male, un bene.
Aforisma coordinato:
"Quod me nutrit me destruit." (...)
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Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 08:00
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il 25/03/2009 alle 07:23
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il 25/03/2009 alle 06:19
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il 24/03/2009 alle 23:44