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La banalità del male

Post n°76 pubblicato il 30 Giugno 2005 da warriorpig

Appropriandomi momentaneamente di un meraviglioso titolo, vorrei esternare alcune considerazioni. Mi rivolgo a whitelovelymoon, cavia dell'ennesimo esperimento sulla morbidezza dell'animo umano: glissando sulla vistosa miseria interiore dell'ultimo responsabile, ecco alcuni paletti.

Ovvio che tu, Nanny, debba ardere d'ira stupefatta alla luce dei suoi sfacciati comportamenti post abbandono. Ovvio che le conseguenze di tutto ciò prevedano giornaliere sessioni di pianto. Ovvio persino che alla base dell'ecosistema dolore la valvola cieca sia rappresentata dallo studio, compromesso e superbamente superfluo. Dall'ovvio al latente (s'impone il plurale): riportiamo pesanti ferite affettive unicamente perchè concediamo a qualcuno di lambire armi; quel qualcuno è sovente un individuo che abbiamo investito di rosee proiezioni senza considerarne l'effettiva vacuità; l'effettiva vacuità nasconde opportunismo scambiato ottimisticamente per attenzione e/o affetto; l'affetto è un ricatto a forma di coltello che nella magnanimità più orba doniamo, noi sì, al risaputo individuo, reso ebbro e potente dalla forza d'amore scivolata al suo servizio (il cerchio si chiude).

Non faremo vanto della comprensione millimetrica che certe dinamiche umane ci spingono a sviluppare: se la conoscenza è un bene, prima o poi varrà una vendetta.

Aforisma coordinato:

"La sfortuna di ogni donna è il proprio uomo." (Eleonora Duse)

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Commenti al Post:
whitelovelymoon
whitelovelymoon il 30/06/05 alle 19:57 via WEB
Ooooh...ti ringrazio per questo post...è molto bello da parte tua, sai che le tue analisi delle situazioni sono state per me sempre fondamentali e chiarificatrici... Stavolta che dire...niente di nuovo sotto il sole, sai? Me lo aspettavo, lo sapevo, credevo di riuscire a vivere una storia semplice come semplice sembrava la persona (come avrai potuto vedere), pensando dentro me che sarebbe stata la chiave per allontanarmi dai miei soliti canoni fatti di depressi romanzeschi e maniaci omicidi e psicopatici...e invece stavo solo cercando di sfuggire alla solitudine, quella solitudine d'amore che da sempre mi porto come fardello sulle spalle e che non mi fa stare ferma un'attimo...Mi sono rovinata con le mie mani, dal 2003. E continuerò a rovinarmi, lo so... Non imparo mai, e so solo piangermi addosso per il dolore grande che mi fa passare la fame e piangere ogni giorno sul nulla. Poi nascondo foto e ricordi, cancello tutto e arrivederci al prossimo, una nuova storia e un nuovo dolore. E' la mia malattia questa e non so farne a meno, anche perchè adesso ne conosco tutti gli aspetti completi e sono sempre più affamata di sapere, di vivere... Non ce la faccio a stare senza amore, ma il cuore è diventato peggio di una prostituta perchè da amore a chiunque paghi un briciolo di attenzione, o presunta tale, per lui. La mia mente richiede "ma" e "se"...ma io non l'ascolto più ormai. Mi capiterà mai una persona che abbia da dare, da capire, da amare...e che soprattutto abbia coraggi, voglia e tempo per farlo...Io penso: - Se non le sperimento tutte potrei perdere il suo arrivo...-, e allora colgo ogni singulto di emozione. E così, nell'attesa di qualcosa che potrebbe anche non giungere, pago. Anche oggi, pago... Spero di vederti prestissimo live! ( ps: niente botte al suddetto, tanto so che ha più bisogno di me di quanto io di lui...però un'occhiataccia fulminante o una frase delle tue, come una storica famosa che non dimenticherò mai, sarebbero d'effetto...) Ti voglio sempre un mondo di bene... Tua Nanny
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kingdone
kingdone il 08/07/05 alle 10:35 via WEB
ero piccolo e sconsolato ed avevo perso il mio unico amore quando scrissi: attimi passati, momenti dimenticati/ visi sorrisi apparsi poi scomparsi/ fuochi arsi e dopo spenti/ Lenti scorrono gli istanti/ e siamo sempre più distanti.... con me convieni se nn ricordi da dove vieni/ non saprai mai dove vai/ ma mantenersi veri, restar veri e sinceri/ questa è la natura da quando sono nato/ presente in tutto cio che ho professato/ come è il mio, è il tuo passato... bevi dal calice della vita... storia finita/ resta complice ogni attimo/ siamo ciò che siamo/ ed indietro non torniamo, no/ sempre anvanti noi guardiamo... e io? si finisce con una domanda "e io?" come quando hai sei anni stanno dividendo una torta e tu rimani senza.... i mondo è una piccola torta in mano ad un branco di sciacalli... ci saranno torte più grandi.... ;)
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CappellaioMatto80
CappellaioMatto80 il 01/07/05 alle 15:53 via WEB
questa citazione di Eleonora Duse è geniale!!! Ed è un post bellissimo questo ^__^ ahi amor, me duele tanto, es una tortura perderte...
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whitelovelymoon
whitelovelymoon il 01/07/05 alle 20:06 via WEB
Macchè tortura perderti!!! E' una tortura continuare a ricevere sms con scritto ti voglio tanto bene e ti ho lasciato per questo, ecc..ecc...torna ad uscire con gli altri perchè mi manchi...Ma io sono nuova a tali comportamenti. Prima sparivano!!! E manco a Gesù, che pure lui grazie al cielo..., si facevano rivedere. E ora poff...qualcosa è cambiato...cos'è tutto questo bisogno di me?? Si vede che sono vambiata...qualcosa è mutato davvero. Fra altre 10 relazioni distruttive, forse il mio lui si innamorerà di me...e poi creperà con una tegola in testa e io mi farò monaca per la disperazione... PEPRPEPRPRPRPR si vede che oggi sono più felice di ieri eh?!?! Non sto scherzando, mi sento felice! Ciao a entrambi, baci baci!
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lottergs
lottergs il 24/03/09 alle 02:01 via WEB
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