SilenzioAssordante

Bestie...

Le due fiere si videro al crepuscolo nell'ampia vallata divisa dal grande fiume.
Si erano "fiutate" in un istante, riconosciute ancor prima di essersi viste, in mezzo a tutte le altre.
Erano della medesima razza, ma non dello stesso branco.
Daini, cervi, orsi, scoiattoli, ricci e animaletti del bosco, si ritirarono lasciando distanza tra loro e le due bestie.
La femmina viveva sulla sponda meridionale del fiume, il maschio su quella settentrionale, e adesso erano li' nella terra di nessuno.
Si fissarono negli occhi intensamente fin dal primo passo, ma non li attendevano tenerezze ed effusioni, ma un nascosto ringhio strangolato in gola, premessa di unghiate, ferite e denti conficcati nella carne nel loro rituale gioco dell'amore.
Non immaginavano ancora se si sarebbero azzuffate, formato un altro branco, o diversamente se avrebbero solamente sognato per qualche notte insieme alla Luna, prima di ritornare ciascuna sulla propria sponda del fiume.
Nel frattempo assaporavano il momento abbeverandosi allo stesso fiume, una accanto all'altra.
Lei sottovento percepiva l'odore aspro, pungente e vivo di lui, e Lui a valle, assaporava l'acqua leggera e la saliva di lei, delicata e speziata nella gola, sulle labbra.
Un momento atavico e magnifico che le due fiere gustarono senza fretta, piano, piano, avvicinandosi l'un l'altra, sfiorandosi delicatamente, senza mai staccare, neppure per un attimo, gli occhi dagli occhi.
E il domani...

...che sia quel che sia.