Creato da donatellanardin il 01/09/2007
Andante con brio pizzicato

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

blumannarosilvia.poshdonatellanardintronco9casabatteriabixymarcounigelsomino23Pegasus59dgl
 

Ultimi commenti

Bellissimo zia....... Un bacio e buonanotte
Inviato da: silvia.posh
il 02/09/2007 alle 02:55
 
Stupendo il componimento
Inviato da: nrnicol_1967
il 01/09/2007 alle 22:36
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Contatta l'autore

Nickname: donatellanardin
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 72
Prov: VE
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

 

Si Viaggiare »

Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 01 Settembre 2007 da donatellanardin
Foto di donatellanardin

Piccoli battelli che solcate le onde torbide o cristalline con passo antico, bianche motonavi che incedete sicure tra canali e barene alzando gorghi schiumosi, vi osservo dal mio rifugio trentennale e attendo il vostro passaggio cadenzato che ritma e scandisce le mie ore.

Da pendolare della vita e in giovinezza, nutro lo spirito e gli occhi della pienezza che regala lo scenario avvincente della laguna e delle sue isole a corona; tutto sembra immobile e fisso ma, pur se impercettibilmente, niente è mai com’era prima.

Piccole e grandi imbarcazioni, che sfidate tenaci l’acqua millenaria seguendo la rotta assegnata, nel variare del tempo e della luce anche il vostro andare si conforma e muta in una gamma di possibilità infinite.

Accostando il dire al sentire la varietà così mi balza incontro: ecco allora che avanza assonnata, la motonave del risveglio mattutino che sbuffa e si affanna per la ressa, quella pigra un po’ indolente, che arranca a malincuore nella brina, la festosa e la briosa che inondano di spruzzi ogni riva, la sbarazzina un po’ malandrina che gioca a cuscinate con le onde, la più severa e accigliata che sfida le correnti e le maree, quella carica di sogni che insegue l’oro e il rosso del tramonto, la bizzosa che fa le fusa come un gatto innamorato e quella che non vedi e solo senti, che scivola a tentoni nella nebbia o nel buio più profondo della notte.

Se sposto un po’ lo sguardo sulla gente, vengo assorbita da un viavai corale incessante, da un turbinio di lingue e di dialetti di persone accomunate un po’ dal caso e allora equipaggi e passeggeri, sono con voi con la mente e i pensieri, vi accompagno nel viaggio tra le sponde, attraversiamo insieme la laguna ora rosa, ora bruna, ora di un pallore evanescente, ora di un nero incombente, con il sole, la pioggia, il vento, la tempesta, cavalchiamo senza posa l’acqua livida, limacciosa, ammiriamo incantati giochi specchiati di riflessi o le cime spruzzate di biancore che si stagliano lontane sullo sfondo.

Ma oltre a fronteggiare la natura, a voi capitani e marinai, un compito più alto è assegnato, di trasportare esistenze e destini, gli umori più diversi e genuini, sorrisi larghi o solo accennati, amori clandestini appassionati, dolori che si consumano nell’ombra, cuori caldi e colmi di dolcezza, sguardi gelidi pieni di asprezza, respiri un po’ mozzati dalle pene e molte bocche chiuse imbronciate e molti occhi stanchi e velati; mani rinsecchite, dal grigiore, piedi gonfi di fatica e di sudore, volti illuminati dalla gioia, anime consumate dalla noia e voci capricciose di bambini, molte diversità solo accennate, forme racchiuse dell’unicità di ognuno, unite solo dall’andar sull’acqua.

Tutta questa ricchezza mi conforta, inconsapevoli mi fate compagnia; il vostro movimento senza posa è metafora allargata della vita, che pure incanalata nel suo solco, in un fluire da qualcuno stabilito, consente di variare lo spartito e oscillare tra l’andante con brio e il pizzicato.

E al vagare reale o immaginato, sono concesse note sempre nuove, ce le regala copiose e armoniose, l’amore per la terra e la laguna e per l’umanità che vi si spande.                               

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963