Creato da donenrico.ghezzi il 10/06/2010
Chiesa e società

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

donenrico.ghezziDantes_06azmferrettiangeloglobulirossithepinkrosedilloallaluna67dark.noirpamela.risicafernandez1983donfrancescopfiltrpsicologiaforenseyulyusantonell.rinaldi
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« dialogoDialogo »

dialogo

Post n°4 pubblicato il 12 Giugno 2010 da donenrico.ghezzi

12-13 giugno 2010

Lc 7,36-47: al fariseo Siomone che aveva accolto Gesù nella propri casa, dove era entrata anche una donna peccatrice che aveva lavato con le lacrime i piedi di Gesù e li ha asciugati coi capelli, li baciava e li cospargeva di profumi, Gesù dice: <per questo io ti dico: 'sono perdonati i suoi molti peccati, perchè ha molto amato. Invece colui al quale si perdoma poco, ama poco...>.

Ecco la morale, l'etica di Gesù che è la sua rivelazione: l'amore e la misericordia sono l'essenza di Dio, del Padre che Gesù rivela. Ma questa radicale rivoluzione del concetto di Dio e della religione, hanno bisogno di una altissima tensione, devono uscire dalla stanca mediocrità del quotidiano e della convenienza.

Le religioni spesso (cristiana, ebraica, mussulmana ecc.), amano continuare a vivere nella più facile mediocrità senza emozioni o slanci o speranze gioiose: 'amare' invece è più faticoso, impegna la vita, vuole la conversione, vuole la coscienza del bene e del male. Che potenza eterna  nelle parole di Gesù: <perchè ha molto amato...>!

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Donenricoghezzi/trackback.php?msg=8936331

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
donfrancescop
donfrancescop il 12/06/10 alle 15:41 via WEB
Caro don Enrico sono molto in sintonia con Lei; "mediocrità senza emozioni".L'unica emozione che un falso cristianesimo vorrebbe trasmettere è la paura; paura diun Dio giudice,paura del mondo cattivo,paura dei lontani;penso invece a Papa Giovanni XXIII :"Gaudet Mater Ecclesia", così iniziò il Concilio...
(Rispondi)
angeloglobulirossi
angeloglobulirossi il 13/06/10 alle 09:54 via WEB
Cari Don Enrico e Don Francesco, "la stanca mediocrità del quotidiano e della convenienza" è patologia del Popolo di Dio, laici e presbiteri. I difetti della Chiesa li vediamo, li constatiamo. Ma dimentichiamo facilmente che sono i nostri difetti. Se la Chiesa è “lunatica” è perché noi siamo oscillanti davanti alla luminosità della Sposa. Contro l'avvilimento di questa quotidiana constatazione, Sant'Ambrogio ci tende una mano: “Ex maculatis, immaculata – Composta di peccatori, ma innocente” (In Lucam 22,17). Il Giacomo Biffi degli anni '70 a proposito dei termini di “santità” o “beatitudine”, delle “eminenze” e delle “eccellenze” ma anche dei “reverdendi”, così scriveva sulle pericolose deformazioni dello spirito e di veri e propri errori teologici: “...si arriva, quasi a propria insaputa, a non poter ammettere che un papa possa essere vanitoso, un vescovo impulsivo, e collerico, un parroco avaro o pigro. Di qui prende le mosse quella calamità del mondo cristiano che può chiamarsi apologetica clericale. Si tratta invece di capire che non è tanto scandaloso che un papa sia vanitoso, quanto edificante e mirabile che un vanitoso sia papa, che Dio riesca a fare di un tipo collerico un vescovo per la sua Chiesa, e sia capace di usare un uomo avaro o pigro per guidare verso la vita eterna il suo gregge”. “Paura del mondo cattivo...paura dei lontani...”. Predicateci senza esitazione una MORALE PASQUALE, ossia liberatoria. E' di questo che abbiamo bisogno. Insegnateci ad AMARE. Ma dimostrandoci che AMATE : “Consolate, consolate il mio Popolo!” (Isaia 40,1) Non abbiamo bisogno di una ecclesiologia astratta, utopica, sentimentale. Saggia la constatazione del giovane Biffi: “Per un curioso ma insolito procedimento psicologico, mentre incolpo la Chiesa e ne ricerco i difetti, mi sento dal mio stesso zelo profetico purificato e come rifatto innocente”. Se a criticarla si ottiene questo effetteo, diamoci dentro!
(Rispondi)
 
donenrico.ghezzi
donenrico.ghezzi il 14/06/10 alle 07:32 via WEB
caro angelo, se mi citi don Mazzolari, mi sento disarmato, perchè è il testimone di Cristo al qulae ho fatto riferimento nei miei lunghi anni di pastore. L'altra citazione invece,è quella di un personaggio che non amo: che ho sempre trovato vanitoso, retorico,spocchioso, anticonciliare come altri suoi amici di quel tempo. Ti ringrazio per le rapide risposte a questo mio inizio di blog dove potrò esprimere le mie idee. Ti saluto,don enrico.
(Rispondi)
angeloglobulirossi
angeloglobulirossi il 15/06/10 alle 19:33 via WEB
Volevo segnalare ai lettori la tua riflessione e la conseguente proposta: "POTENZA DELLA PROFEZIA EVANGELICA", che ho pubblicato sul mio blog: http://blog.libero.it/globulirossi/8941706.html Il popolo della Parola ha fame...
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963