« Per non dimenticare | Civiltà » |
Post n°47 pubblicato il 31 Gennaio 2013 da Eos13
- Alistair Dawber -Gli ebrei di origine etiope oggetto di procedure contraccettive coercitive: lo rivela un'indagine del quotidiano Haaretz.Israele ha ammesso per la prima volta di aver somministrato iniezioni per il controllo delle nascite agli immigrati provenienti dall'Etiopia, spesso senza che ne fossero informati e senza il loro consenso. Il Governo ha sempre negato tale pratica in passato, ma il Ministero della salute israeliano ha ora imposto ai ginecologi di interrompere la somministrazione della sostanza. Secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano Haaretz, i sospetti sono stati avanzati da un giornalista d'inchiesta, Gal Gabbay, che ha intervistato più di 30 donne ebree originarie dell'Etiopia con l'intento di scoprire il perché dell'improvviso crollo delle nascite nella comunità etiope di Israele. Una delle donne intervistate ha raccontato che lo staff medico «ci ha detto che si trattava di un vaccino. L'abbiamo preso ogni tre mesi. Noi dicevamo che non volevamo prenderlo». Molte donne erano costrette ad assumere la sostanza quando si trovavano nei campi profughi in Etiopia. Il farmaco in questione è ritenuto essere il Depo-Provera, che viene iniettato con cadenza trimestrale ed è considerato tra i più efficaci contraccettivi a lungo termine.
In virtù della cosiddetta Legge del ritorno, circa 100 mila etiopi di religione ebraica sono emigrati in Israele a partire dagli anni Ottanta, ma la loro "ebraicità" è stata messa in discussione da alcuni rabbini. Lo scorso anno, il primo ministro Netanyahu ha dichiarato che gli immigrati illegali provenienti dall'Africa «minacciano la nostra esistenza come Stato ebraico e democratico». Haaretz ha pubblicato uno stralcio di una lettera inviata dal Ministero della salute alle unità che somministrano la sostanza incriminata. Ai medici viene raccomandato di «non rinnovare la prescrizione di Depo-Provera alle donne di origine etiope, laddove c'è il sospetto che possano non comprendere le implicazioni del trattamento». Sharona Eliahu Chai, avvocato dell'Associazione per i diritti civili in Israele, ha dichiarato: «Le conclusioni dell'indagine sull'uso del Depo-Provera sono estremamente preoccupanti, e mettono in luce la presenza di implicazioni razziste in politiche sanitarie che violano l'etica medica. Il Ministero della salute deve agire in fretta per fornire nuove linee guida». Alistair Dawber
|
https://blog.libero.it/Donneunite/trackback.php?msg=11883765
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
AREA PERSONALE
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: advmiky
il 05/05/2015 alle 00:02
Inviato da: virgola_df
il 25/11/2014 alle 10:47
Inviato da: amicaamantecerco
il 26/09/2014 alle 10:27
Inviato da: advmiky
il 08/05/2013 alle 00:31
Inviato da: Kengyu
il 02/05/2013 alle 17:00
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
AVVISO AI NAVIGANTI
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcun periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7/3/2001-
Le immagini sono reperite nel web, quindi valutate di pubblico dominio. Se gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno altro che da segnalarlo al creatore che provvederà alla rimozione del materiale utilizzato.
I testi e le parole contenuti nel blog sono di proprietà esclusiva dell'autore e ne è espressamente vietata la riproduzione senza il consenso dello stesso.
Per quanto riguarda testi, canzoni, poesie e parole di altri autori, è sempre riportata la citazione.