KARATE

Post n°6 pubblicato il 03 Gennaio 2006 da amodioalex
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Cos'è il karate.

Kara-te tradotto letteralmente dal giapponese significa "mano vuota".
È un arte marziale nata in Giappone centinaia di anni fa per l’esigenza del popolo di difendersi dai soprusi dei militari, che vietavano l’uso di ogni arma e che bandirono anche gli attrezzi da lavoro che potessero essere usati come armi. A quel tempo nacquero infatti molte scuole di combattimento che adottavano attrezzi agricoli, apparentemente innocui e di comune uso, per contrastare la soldataglia.
Alcuni villaggi preferirono coltivare le tecniche della "mano vuota" e per ogni provincia nacque uno stile di tecniche basato su principi motori diversi.

Il Karate Shotokan-Ryu.

Questo stile di Karate ha movimenti ampi e veloci. Le tecniche sono potenti ed efficaci. Ogni parte del corpo è un arma da difesa. Oggi il Karate è studiato per due principali scopi: come arte marziale o/e come completo e sano sport.

Il Karate come arte marziale (Karate Tradizionale o Marziale).

Nel Karate Marziale si usano tutte le tecniche previste dal bagaglio originario. Colpi di ogni genere, gomitate, calci, pugni, colpi a mano aperta, ginocchiate, proiezioni dell'avversario al suolo etc. ne costellano la pratica. L'applicazione (bunkai) delle forme classiche (kata) costituisce il bagaglio marziale che si tramanda da maestro ad allievo. E' tra i più efficaci sistemi di difesa personale.

Il Karate come sport (Karate Sportivo).

Il Karate Sportivo apporta molti vantaggi: coordinazione neuro-muscolare,propriocezione del corpo e degli spazi circostanti, elasticità fisica e mentale, adattabilità, miglioramento delle capacità cardio-vascolari, miglioramento del carattere attraverso la disciplina. La pratica sportiva è condizionata da ben precisi canoni dettati dalla federazione a cui si è iscritti, che garantisce una attività e, per chi lo desidera, un momento agonistico quanto più bilanciato tra i contendenti. Agonisticamente i praticanti sono suddivisi per età, grado, sesso e peso.

 
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KICKBOXING

Post n°5 pubblicato il 03 Gennaio 2006 da amodioalex
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Un po' di storia...

La Kickboxing nasce negli USA nel 1974 col nome di "Full Contact Karate". Nel 1980, a causa del successo che il "Full Contact Karate" incontrò in Europa, nacquero dei contrasti con le federazioni di Karate esistenti e, per evitare problemi politico-sportivi, la WAKO (World Association of All style Karate Organizations) decise di lasciar cadere l'uso della parola "Karate" associata a "Full Contact" e nacque così il termine di "Kickboxing" che immediatamente dava l'idea di cosa i praticanti stessero facendo: tirare di calcio e di pugno. Pertanto la sigla internazionale WAKO rimase, ma con la dicitura di " World Association of Kickboxing Organizations ".

Cos'è la kickboxing?

La Kickboxing è come una scherma di calci e di pugni (da kick=calcio e boxing=scambio di pugni) che i due atleti si scambiano su un quadrato di gara o su di un ring, quest'ultimo delimitato da corde e simile in tutto e per tutto a quello del pugilato. Con il nome "Kickboxing" si identificano oggi varie discipline che, pur partendo da una base tecnica comune ed enfatizzando l'aspetto sportivo della pratica, sono differenti tra loro. Quelle da noi praticate sono:
- Il SEMI CONTACT è diretta eredità della gara di Karate dove il combattimento viene interrotto ogniqualvolta l'atleta riesce a piazzare un colpo a bersaglio utile. I due avversari si affrontano nell'arco di una, due, o tre riprese (a seconda del tipo e dell'importanza del torneo) indossando protezioni alle mani e ai piedi. Rispetto al karate, la novità è che i colpi devono essere portati a contatto, ma ricevono anche differenti punteggi a seconda della tecnica portata a segno. I calci al viso e i colpi saltati, notoriamente più difficili da mettere a segno, sono così incoraggiati a tutto vantaggio della dinamicità e della spettacolarità della gara. Vince l'incontro chi totalizza più punti al termine delle riprese.
- Il LIGHT CONTACT è il passo intermedio per arrivare ai combattimenti a contatto pieno. I due avversari si affrontano scambiandosi vicendevolmente colpi senza interruzione in un fluire di tecniche giuricate sempre secondo il criterio della tecnica portata a segno con precisione. Anche qui la tecnica arriva a segno senza esprimere tutta la sua potenza.
- Il FULL CONTACT è decisamente la formula agonistica più dura, gli atleti si affrontano su di un ring delimitato da corde, come nel pugilato e i colpi portati a segno sono a contatto pieno. L'utlizzo dei calci in questa disciplina è richiesto con la regola che essi debbano essere portati al di sopra della cintura.

 
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Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 03 Gennaio 2006 da amodioalex
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WING CHUN

Post n°2 pubblicato il 03 Gennaio 2006 da amodioalex

Sistema Wong Shun Leung

Si narra che a crearlo fu una monaca buddista del monastero di Shaolin di nome Ng Mui. Ng Mui praticava il Kung Fu Shaolin ma, pensando che questo stile non fosse il più consono alle caratteristiche fisiche femminili, ne inventò uno che potesse essere adatto anche alle donne. Il Wing Chun infatti non si basa sulla forza fisica (peculiarità soprattutto del corpo maschile), ma su altri fattori come rapidità e sensibilità, prevede movimenti semplici, diretti e efficaci e si presta quindi all'autodifesa anche femminile.
Anche se Ng Mui fu l'inventrice di quest'arte, sarà da una sua allieva, Yim Wing Chun (Wing Chun in cinese significa "eterna primavera"), che questa prenderà il nome. La giovane, che apprese questa disciplina per difendersi dalle insidie di un arrogante pretendente, ne divenne infatti un'abile praticante e, insegnandola al marito, diede il via alla dinastia dell'insegnamento del Wing Chun.
Attraverso i secoli quest'arte si tramanderà da maestro ad allievo fino ad arrivare, nel '900, a Yp Man, che codificò l'arte così com'è conosciuta adesso e la insegnò a due grandi personaggi di questo secolo: Wong Shun Leung e Bruce Lee.Il primo è considerato il più grande combattente dei famosi "bei mo" (combattimenti senza regole) sui tetti di Hong Kong. Wong Shun Leung è stato uno dei pochi maestri moderni a rispettare l'originale ed efficace struttura del Wing Chun, apportandovi anzi alcune migliorie approvate anche dal Gran Maestro Yp Man. Ecco perché la nostra scuola (affiliata all'Associazione OMEGA Wing Chun) segue il sistema Wong Shun Leung.
Quanto a Bruce Lee , non servono presentazioni. I suoi film lo hanno reso celebre nel mondo come attore, ma egli fu anche un vero combattente. Bruce, infatti, era spesso accompagnato dal suo istruttore Wong Shun Leung a combattere nei "bei-mo". Anche in seguito, da attore famoso, era sfidato in strada da vari individui desiderosi di scalfire la sua fama di imbattuto. Pur essendo egli il fautore dello "stile senza stile", il "Jeet Kun Do", è chiaro che egli trasse molto dal Wing Chun che imparò fin da ragazzino.

 
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Le Arti Marziali

Post n°1 pubblicato il 03 Gennaio 2006 da amodioalex

Insegno arti marziali ormai da tanti anni credo in quello che faccio ed è per me una passione oltre che una soddisfazione insegnare sono diverso dagli altri perchè credo che se una persona decida di avvicinarsi a questo mondo debba imparare a difendersi, quindi non limitarsi a seguire schemi rigidi che non servono ai fini pratici .

 
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