Be Holy, Be Happy!
MADONNA DELLA FIDUCIA
O cuore immacolato
di Maria
vivo modello
di ogni santità
dona tu la fiducia
di diventare santi.
Sappi sorridere molto,
giacché il sorriso
crea un ambiente.
(G.G)
Ogni giorno bisogna fare almeno
un passo avanti nella via dell'amore,
non ha importanza quanto lungo
perché può essere quello del bimbo
o quello del gigante, ma in ogni giorno
massimo sia lo sforzo per andare avanti
con impegno e con volontà.
(G.G)
Non arrestarti
ai primi gradini dell'amore:
prosegui sempre
più in alto.
(G.G)
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L’ascensore panoramico in vetro e acciaio sale, a strambiombo sulla gola. In cima, con un dislivello di 106 metri dal suolo, appare austero e imponente il Forte di Bard, il più grande monumento delle Alpi occidentali. Con i suoi 14.467 metri quadrati di superficie, 9.000 di tetto e 2.000 di cortili interni, questa roccaforte da record è il simbolo della Valle d’Aosta ed è uno dei 22 castelli - di cui nove perfettamente conservati e aperti al pubblico - da visitare nella Regione, lungo un itinerario che segue gli antichi sentieri dei cavalieri, correndo parallelo al corso della Dora Baltea.
La storia della valle, da sempre avamposto strategico d’Italia, contesa da eserciti e soldati, è ancora scritta in queste rocche, fortezze e manieri. L’on the road valdostano parte da Pont-Saint-Martin e in pochi chilometri, sulla SS 26, arriva a Bard. Una storia di gloria, miseria e rinascita quella del celebre Forte ottocentesco. Scenario nei secoli di affascinanti battaglie, fu prima raso al suolo dalle truppe napoleoniche, poi ricostruito e lasciato cadere in rovina. Dopo anni di lavori, la roccaforte da baluardo militare si è trasformata in sede espositiva: 3000 metri di Museo delle Alpi accompagnano i visitatori in un suggestivo viaggio virtuale nell’universo alpino, tra installazioni artistiche, giochi multimediali e proiezioni no stop. E dopo il museo, sosta alla caffetteria - dal design molto minimal e poco montano - nella vecchia polveriera del Forte, progettata da Vico Magistretti.
Da Bard si fa una deviazione imboccando la SR 44 verso Gressoney-St-Jean per una visita al Castello Savoia, dimora cara alla Regina Margherita. Tutt’altra atmosfera si respira in questo maniero da favola color grigio perla dove la regina trascorreva l’estate. Oltre alla visita agli appartamenti reali, da giugno a settembre è aperto al pubblico anche il Giardino Botanico che fa parte del piccolo circuito di giardini d’alta quota della valle - insieme al Saussurea di Courmayer, lo Chanousia del Piccolo San Bernardo e il Paradisia di Cogne -. Ritornando sulla statale verso Aosta, nove chilometri dopo Bard, arroccato su una collina, s’incontra il maniero di Verrès, fiero esempio di architettura militare.
Ma è sul lato opposto della Dora, a soli due chilometri di distanza, che svetta uno dei più bei castelli valdostani, il Castello di Issogne. Il priore George Challant sapeva il fatto suo quando nel 1480 lo fece costruire: esterno sobrio, quasi anonimo, perché i grandi tesori sono custoditi all’interno, dai camini ai soffitti a cassettoni, dalle preziose finiture agli affreschi nei saloni (tel. 0125.92.93.73). È invece un viale di tigli quello che porta, dopo tornanti e curve, al Passerin d’Entrèves di Chatillon. Non si visita il castello, ancora abitato, ma si passeggia per i 45.000 metri quadrati del parco, tra faggi e tigli pluricentenari da abbracciare per assorbirne l’energia, come suggerisce la terapia australiana del Tree hugging, molto diffusa in Valle d’Aosta.
Tra Chambave e Nus, ancora in direzione Aosta, svettano le mura merlate del castello più visitato della regione, il maniero di Fénis. Non si contano più le volte in cui fu ricostruito e riconverito da castello a casa colonica, ma il risultato resta di grande fascino.
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MOVIMENTO PRO SANCTITATE
Il Movimento Pro Sanctitate
fondato a Roma nel 1947
da Mons. Guglielmo Giaquinta,
Vescovo e Servo di Dio,
promuove la formazione
di persone disponibili
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di amore e di santità
portato da Cristo.
Propone incontri di spiritualità,
cammini di formazione, ritiri,
esercizi spirituali, missioni ministeriali,
corsi per animatori parrocchiali.
Attraverso il suo Centro
editoriale cura e diffonde
pubblicazioni di spiritualità
e di agiografia.
I membri, associati e aderenti,
si impegnano ad annunciare
a tutti e in ogni ambiente
l'infinito amore del Padre
che chiede una risposta massima
di amore.
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Il santo di oggi e':
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•un uomo della gioia.
Il mondo cerca sguardi
che siano pieni di serenita'
e di gioia: la felicita'
e' la ricerca profonda
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Se abbiamo trovato la felicita'
in Cristo dobbiamo emanare gioia.
•un uomo dinamico.
Occorrono dei rivoluzionari
dell'amore, persone capaci
di creare intorno a se'
un movimento di rivoluzionari
dell'amore.
Il passato, il futuro,
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la civilta' della santita'.
Una civilta' della santita'
dove le singole mentalita'
diventano mentalita' diffusa:
non piu' solo io,
non piu' solo tu,
non piu' solo un altro,
ma tutti insieme, santi insieme.
Guglielmo Giaquinta