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Si nutre caratterialmente con il colore delle proprie emozioni.Il suo iniziare a scrivere e' dovuto ad un gioco tra Amici ed e' ora una delle sue gioie piu'
grandi.Vulcanico mentalmente cerca di interagire con la propria Anima Autore di : DELIRIO - Favola di uno qualsiasi Codice: Isbn 978 88 6591 098 6 Descrizione Paolo Sassaroli ha voluto confondersi nell'accezione di uno qualsiasi con una favola delirante, ma non troppo, scioccante ma coinvolgente, scarnificata e dolorosa, ridanciana e viva. L'uomo qualsiasi non ha scritto poesie, ma una prosa per certi versi molto lirica, musicale, sonora. Ha voluto ripetere parecchie volte le stesse parole in sequenza, come a far capire che la sua è una sottolineatura, pregnante sì, ma debordante di emozione, pullulante di sentimenti portati all'estrema esasperazione, per viverli di più, per sentirli di più, per capirli di più. Suddiviso in periodi, brevi ma significativi, questo libro è un supporto di diario, un bollettino di viaggio alla Robinson Crosue, che coi segni sul tronco conteggiava i giorni da naufrago sulla sua isola in mezzo al mare. Perduto e arruffato, come quei cani apparentemente indifesi e agognanti di carezze, Paolo Sassaroli ci conduce nella sua avventura fin qui, dove tutto, probabilmente ricomincerà, come un ciclo nuovo che rinasce, che riprende il giro delle ruote della stessa carrozza. Dalla prefazione di Silvia Denti Autore di : L'IDEA PERVERSA di Paolo Sassaroli Codice: Isbn 978 88 6591 236 2 Descrizione AUTORE - PAOLO SASSAROLI Per le foto all'interno del volume
Paolo Sassaroli ci dice che in fondo la vita è un percorso che ognuno può scoprire ogni giorno liberando le proprie potenzialità per esprimere ogni attimo presente, senza guardarsi indietro, nel passato dei sensi di colpa e senza preoccuparsi di quello che avverrà, nel futuro di ignote azioni. @ ...da qualche tempo ha intrapreso una collaborazione attiva con riviste nazionali .
Stefano Andreotti, 60 anni, il terzogenito di Giulio, è l'unico a rompere il riserbo all'indomani della morte del capostipite. E lo fa raccontando in esclusiva a Vanity Fair - in edicola il 29 maggio - la sua verità su un uomo che, prima di essere il controverso protagonista della storia italiana, era suo padre. Che padre era Giulio Andreotti? "Quando Andreotti si toccava la fede" Sua madre è mai stata gelosa? La famiglia di Andreotti: guarda le foto Al Divo di Sorrentino? Molti nemici, molte definizioni Una mascalzonata anche i processi per concorso esterno in associazione mafiosa? Stefano Andreotti, 60 anni, il terzogenito di Giulio, è l’unico a rompere il riserbo all’indomani della morte del capostipite. E lo fa raccontando in esclusiva a Vanity Fair - in edicola il 29 maggio - la sua verità su un uomo che, prima di essere il controverso protagonista della storia italiana, era suo padre. Che padre era Giulio Andreotti? «Aveva abitudini molto precise, e orari stressanti. Quindi la sua presenza, in termini di ore, era scarsa. Ma, in termini qualitativi, ci ha riservato un’attenzione assoluta». "Quando Andreotti si toccava la fede" Sua madre è mai stata gelosa? «Non credo. Non ho mai sentito tra loro mezzo litigio. Anche quando uscì quella sua foto a braccetto con Anna Magnani, e ci furono alcune insinuazioni, la considerammo un’invenzione dei giornali. Del resto, papà era sottosegretario di De Gasperi con la delega sul cinema. Parlo di quando il cinema italiano ancora si poteva definire tale. Non come oggi, e mi riferisco a qualcosa che ha riguardato mio padre». La famiglia di Andreotti: guarda le foto Al Divo di Sorrentino? «Appunto. Quel film parte da un’idea preconcetta. Perfino papà, che non era mai diretto, dopo la proiezione disse che era stata “una vera mascalzonata”». Molti nemici, molte definizioni Una mascalzonata anche i processi per concorso esterno in associazione mafiosa? «Stava per scoppiare Tangentopoli, si voleva spazzare via un’intera classe politica. Ma mio padre non aveva mai maneggiato denaro pubblico: dovevano incastrarlo in un altro modo. Qualche mese prima che i pentiti parlassero, Gerardo Chiaromonte, politico comunista, lo chiamò per avvisarlo della trappola che gli stavano tendendo. Che tragedia: mia madre ha sofferto di depressione e ancora oggi ne porta il segno. A 92 anni, soffre di una malattia degenerativa. Non si è neppure resa conto della scomparsa di papà».
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Inviato da: cassetta2
il 28/11/2020 alle 15:34
Inviato da: fabiana.giallosole
il 29/06/2015 alle 23:35
Inviato da: PAOLA11O
il 01/08/2014 alle 13:27
Inviato da: PAOLA11O
il 15/07/2014 alle 19:37
Inviato da: PAOLA11O
il 06/07/2014 alle 16:33