.. ma penso sempre a lui, a quel suo modo, a quel suo ego così prepotente da soffocarmi con uno sguardo.
Chiudo gli occhi e sento il suo profumo. Li riapro, ed ecco che lui cammina verso me senza mai avvicinarsi, con quell'andatura posata, solitaria, gloriosa.. l'andatura appartenuta ad un antico vincitore.
Verso di lui protendo me stesso; con tutto ciò che è in mio potere cerco la sua attenzione, i suoi occhi scuri, profondi, gonfi di luce perennemente segregata dietro uno schermo opaco e ruvido..
Poi un mio sorriso spontaneo e la freccia è scoccata, quel dardo affilato e rapido che farebbe breccia contro un muro di acciaio. Infrango la corteccia per arrivare oltre quel guscio dove cerco un appiglio per rimanere immerso in lui ma..
.. esito un poco, osservando le ferite di coloro che credevano di aver radicato al suo interno ma da braccio vigoroso furono strappati senza pietà..
..esito ancora, e scopro in lui il dolore di cui egli stesso è causa ed effetto.
Non posso e non voglio più esitare, è inutile mentire a me stesso e a lui.
Lo voglio, lo desidero, costantemente bramo la sua presenza.
Soffro per un suo no, gioisco per un suo si.
Ho concesso a lui me stesso, e non voglio negargli la felicità a cui aspiro a causa della mia istintività.
Questa volta non ritraggo gli artigli, ma li strappo via, e distruggo quel dardo affilato.
Voglio far parte di te senza dover diventare o essere qualcosa di più, o di meglio, di ciò che sono..
.. sono un ragazzo che ama una persona e che finalmente riesce a sentire l'amore in ogni sua forma, nel bene e nel male..
E' sempre amore e non ho intenzione di tornare solo..
Inviato da: crazy_honey
il 07/05/2007 alle 21:01
Inviato da: Roxeen3
il 18/11/2006 alle 20:44
Inviato da: animaefuoco
il 30/10/2006 alle 11:14
Inviato da: uto80
il 28/10/2006 alle 18:11
Inviato da: gilly19
il 28/10/2006 alle 17:37