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« INDIFFERENZALA FALSA MONETA »

IL DILEMMA DELL'UOVO DI CIOCCOLATO

Post n°14 pubblicato il 13 Settembre 2005 da poeti76

Sta arrivando il momento di andare a letto.
Mi fanno compagna i fuochi d'artificio che sento fuori dalla finestra per chissà quale festa di paese vicino,
qualche canzone scelta e messa tra le mie preferite e queste parole con cui mi emoziono e cerco di trasmettere qualcosa.
L'atmosfera è quella di sempre: il cielo scuro, la luna, le stelle, la finestra e il mio pc su cui poggio i polpastrelli delle mie dita per digitare lettere che forse prenderanno la forma di una freccia fatata e penetreranno in qualche cuore lasciando un segno tangibile e silenzioso nell'anima.
Oggi mentre mangiavo una stecca di cioccolato, mi sono trovato a fare una riflessione.
Mi sono ricordato della caratteristica particolare dell'uovo di Pasqua.
Molti sono attratti dalla carta multicolore e artistica che è la parte esterna dell'uovo.
Quante volte siamo affascinati da un bell'uovo al punto di non soffermarci sull'interno.
Per me l'uovo di cioccolato, sebbene confezionato con cura e ad arte, è buono per la qualità del suo interno e non tanto per la busta colorata che lo avvolge.
Credo che non ha molto interesse l'aspetto esteriore dell'uovo ma molto di più al contenuto.
Siamo davanti al dilemma dell'uovo di cioccolato.
Cosa conta nella vita? L'aspetto interiore o quello esteriore?
Fin da piccoli ci abituano a vedere il bello e non il buono.
I nostri giocattoli preferiti sono quelli che costano di più, quelli che emanano luce, quelli che si muovono da soli, quelli elettronici, ecc...
Che fine hanno fatto le bambole, le costruzioni e i trenini di una volta?
Lungi da me un'idea di ripudio della tecnologia e del progresso. Ma non è che stiamo buttando a mare la creatività, l'espressione e il significato del giocattolo?
Poi crescendo ci soffermiamo sul pc più veloce, sul vestito più bello, sulla macchina più appariscente, ecc...non stiamo perdendo di vista la comodità e l'affidabilità?
Stiamo forse coltivando una società in cui gli ideali si perdono e conta la sopraffazione del prossimo perchè vale il concetto che "morte tua, vita mia"?
Un archetipo di esistenza in cui vale la legge della giungla?
Il migliore è forse colui che appare e non colui che è?
Sono difetti che devo dire molta parte della vita attuale contiene.
E' difficile dire che oggi l'estetica non conta niente.
Il nostro stesso modo di pensare è fondato sull'estetismo.
Vedo persone che vagano nel mondo e nel tempo come mendaci edoni di loro stessi.
La società ci vincola a queste regole: se non appari, non sei.
Chi viola questo comandamento terrestre, è irrimediabilmente escluso.
Io non potrò mai dirvi di non vivere sul filo dell'apparire.
Come ho detto, è un vincolo forte del nostro mondo.
Mi preme però consigliarvi fortemente di essere.
Non lasciate che l'aspetto esteriore condizioni il vostro essere interiore.
Ricordatevi che l'uovo di cioccolato ben confezionato non vale niente se il suo contenuto non è buono.
Questo è l'insegnamento dell'uovo.
Ognuno di noi può anche coltivare il suo aspetto esteriore purchè non dimentichi che è l'essere interno quello che conta.
L'emoziona non si divide in interno e esterno. Viene sempre da dentro.
E' arrivato il momento di dormire davvero.
Notte a tutti.

Commenti al Post:
eluana
eluana il 13/09/05 alle 04:18 via WEB
bella riflessione simo, bella riflessione! Come è difficile guardarsi e vedersi dentro, e far si che la sovrastruttura che la società ci cuce addosso diventi trasparente. Sarebbe bello se tutti ci vedessimo per quello che siamo e che spesso non sappiamo di essere. Alcuni non lo scopriranno mai, altri conosceranno qualcuno grazie al quale scopriranno che c'è una vita dentro, non fuori, e che c'è tanto da migliorare, tanto da fare per gli altri. E' un mondo che mi piacerebbe almeno sognare, quando giro tra gli sguardi dietro le maschere. Sai che tvtb, grazie per questa riflessione. grazie della tua amicizia. I.
 
 
poeti76
poeti76 il 13/09/05 alle 12:56 via WEB
Il mondo che vorremmo è utopico e purtroppo si distingue da quello che la società ci costringe ad accettare. E' molto difficile capire come siamo. Possiamo solo cercare di ragionare su cos'è quello in cui crediamo. Forse sarebbe meglio dire che siamo quello che crediamo. Non penso che il mondo è pieno di maschere. Sono scelte che ognuno fa. Come dici giustamente, dobbiamo sognare un pò per non perderci totalmente nell'estetismo puro. Sono contento che ti sia piaciuto il blog.;o) Ti voglio tanto bene anch'io tesoro. Un bacio
 
darkladyes
darkladyes il 13/09/05 alle 07:52 via WEB
E bravo... L'apparire o l'essere... nn è detto che l'una escluda l'altra, se uno vuole apparire x quello che nn è cmq un modo di essere, forse è un eterno indeciso o forse nn si conosce... E' dura espriemersi in questo mondo... rischi di venire additato e quindi escluso A me è sempre stato detto "diventerai ciò che cerchi continuamente di essere"... il concetto può avere più di una chiave di lettura... ogniuno ne faccia l'uso che crede, personalmenete io sono diventata ciò che sono sempre stata... l'unica cosa è che ci ho messo un pò per sapere quella che ero in realtà! baci
 
 
poeti76
poeti76 il 13/09/05 alle 13:48 via WEB
La complementarietà dei 2 aspetti è una cosa certa. Il punto è capire quanto le persone compromettono l'interno per apparire meglio. Se uno non si conosce, è ovvio che appare diverso. Ma non è una persona che vuole apparire. E' semplicemente uno che appare per quello che si sente in quel momento. In questo non c'è niente di male. Diverso è il caso di chi ha paura di essere additato o escluso. Una situazione molto comprensibile come ho detto nel blog, però bisogna cercare di non perdere totalmente l'identità di se stessi. Il problema non è capire chi sei. Questo è molto difficile. La questione è comportarsi sempre come ci si sente in un dato momento senza sacrificare troppo il proprio modo di essere. Grazie. Baci
 
IN2dgl
IN2dgl il 13/09/05 alle 08:39 via WEB
Si in questa società l'apparire è molto più importante dell'essere, ma non bisogna trascurare neanche l'aspetto fisico: il Signore ci ha dato un corpo e dobbiamo saperlo tenere come dono, come pubblicità di una persona con forti ideali; di una persona bella dentro; di una uovo con una sorpresa sconvolgente. Ma gli eccessi non vanno mai bene...bisogna equilibrare l'essere esteriore con l'essere interiore. Bisogna pur mettere un abito a quest'uovo. Ciao Simore, come sempre molto attento alle problematiche della vita, bravissimo. A presto.
 
 
poeti76
poeti76 il 13/09/05 alle 16:52 via WEB
Si in effetti l'apparire non è totalmente inutile come ho scritto nel blog. Diventa superfluo quando è un esteriore senza essere. Più che equilibrare le due cose, direi che bisogna curare l'interno essendo se stessi senza perdere di vista l'involucro. Penso sempre alla vita e ai temi che ci appartengono. Molto gentile. Grazie. Ciao
 
e_k_o_s
e_k_o_s il 13/09/05 alle 10:06 via WEB
una certa filosofia neoplatonica aveva un motto famoso in una certa visione di equilibrio... kalòs kai agatòs... il bello (estetico) non discinde il buono (morale)... o almeno cosi dovrebbe essere... la realtà come al solito si accontenta di mezze misure... un abbraccio mio caro poeta!
 
 
poeti76
poeti76 il 13/09/05 alle 17:09 via WEB
Il bello e il buono sono uniti. Le mezze misure sono in realtà forse un concetto ugualmente vecchio risalente a Orazio. La verità sta sempre nel mezzo. Ma in questo caso credo che il buono debba essere più importante con una sana e vera attenzione al bello. Grazie. Ciao ekos
 
Virginia_Clemm
Virginia_Clemm il 13/09/05 alle 11:07 via WEB
Complimenti Simone...E' interessante come partendo da uno spunto di quotidianità e di semplicità tu affronti uno dei grandi dilemmi dell'esistenza umana...interessante davvero...essere o apparire? Una di quelle domande Shakespeariane come "To be or not to be?", o come il quesito di Fromm..."Avere o Essere?". E' una tematica che ha attraversato i secoli, e che ancora più si insinua nelle pieghe dell'anima della società odierna, una società caotica, e a mio parere Estetica...Non è facile purtroppo stabilire quale sia la giusta via, e personalmente preferisco Essere piuttosto che apparire, perchè tutto ciò che è fuori prima o poi si deteriora per forze di causa maggiori della nostra volontà...tuttavia un poeta latino ci diceva "Aurea mediocritas"...la verità è che forse la retta via sta al centro, e allora bisogna aderire al giusto mezzo di aristotelica memoria, e non lasciarci sopraffare dalla voglia di apparire nè dalla foga di cercare di essere, perchè Essere è spontaneo, innato, squisitamente istintivo. Mi ha dato gioia l'immagine dei vecchi giocattoli, quelli che i bambini oggi non vogliono più, ma che forse più di quelli di oggi stimolavano la fantasia e la creatività...nella mia inclinazione nostalgica devo dire che mi manca vedere un bambino che gioca con i giochi di una volta...oggi il gioco diventa freddo e poco ricco di spunti immaginativi. Come dicevi tu non è un ripudio della tecnologia, ma solo un riflettere su cose pure, semplici, e non per questo meno importanti. Quando comprerete un giocattolo a vostro figlio, ricordate che per giocare ha bisogno solamente della sua fantasia...fornitegli un oggetto che non abbia già tutto concluso in sè, ma che lo spinga a fantasticare e ad immaginare. Grazie Simo per quello che scrivi...un bacio*
 
 
poeti76
poeti76 il 13/09/05 alle 18:53 via WEB
Io penso che il quotidiano ci offre sempre lo spunto per pensare ai problemi grandi. Dobbiamo solo essere attenti e guardare questi segni che ci sono attorno. Sembra 1 domanda tipo Shakespeare e proprio per questo l'ho chiamato dilemma.;o) si la verità nel mezzo l'ho commentata nel messaggio precedente. Non bisogna essere troppo pensatori su questa cosa. Dico di cercare una normale spontaneità interiore. Io sono cresciuto con le costruzioni e i trenini. Ora ammetto che la tecnologia mi piace tanto.;o) ma forse si è persa un pò di quella creatività semplice. Grazie x le tue riflessioni piene di cultura e emozione. Baci
 
domenico83dolce
domenico83dolce il 13/09/05 alle 12:03 via WEB
poeti la riflessione che fai vive di saggezza be che dire è tutto vero quello che dici la nostra società è fondata sull'estetica su ciò che una persona vede a primo impatto è questo è un male perchè per qualsiasi cosa oggetti, rapporti umani,, basta prendere le ragazze per esempio l' apparenza è tutto è qeusto purtroppo fa male alla società se si è fortunati forse dopo si vede dentro ma non ntutti sono fortunati cosi:(. i pc i giocattoli tutti cosi sono.. be che dire il mondo non nfa proprio bene è questa riflessione fa pensare molto.. buona giornata poeti ti visito sempre stammii bene DOMENICOOOOOOOOOOOOo
 
 
poeti76
poeti76 il 13/09/05 alle 19:33 via WEB
Se sono saggio, vuol dire che sto diventando vecchio.;o))) E' questa la nostra società. Ma Dome è una società che vogliamo noi. Perché "società" non è un concetto astratto ma è la risultante di tante componenti tra cui il nostro modo di essere e di pensare. La riflessione è capire quanto noi vogliamo che le cose cambino e cioè che il lato estetico non sia più la parte più importante dei complessi aspetti della vita umana. Forse a tanti va bene che l'estetismo trionfi al giorno d'oggi. Speriamo che valga sempre la regola semplice che è importante essere. Grazie Dome. Ciaoooooooo
 
heat1972
heat1972 il 13/09/05 alle 13:29 via WEB
essere o apparire...esprimersi o mostrarsi..così opposti ma eguali nella logicità. L'uno può essere indipendente dall'altro..ma se prevale la falsità dell'essere altro non hai fatto ke xdere cn te stesso.
 
 
poeti76
poeti76 il 13/09/05 alle 20:54 via WEB
Coerenza verso se stessi, naturalezza e semplicità. Forse questi sono i segreti del vincere nella vita. Così si vive nel giusto rapporto tra interno ed esterno. Grazie heat
 
anais_82
anais_82 il 13/09/05 alle 16:00 via WEB
Poe...mi sorprendi sempre ormai. non faccio altro che trovarmi d'accordo con quanto scrivi. anche se ahimè, anch'io mi sento a volte chiava dell'apparire,ma in un altro modo.Forse più "genuino". Questo periodo pre esempio..hai capito che non sono felice, che ho dei pensieri negativi e per reazione cosa faccio?? cerco di abbellire tutto ciò che ho intorno, secondo il mio personalissimo gusto. Ma questo si limita a modificare la mia stanza per esempio, ambiente gelosamente mio e in cui voglio stare bene e sentirmi a mio agio... quindi la scorsa settimana ho dipinto una parete di un colore caldo, ho abbellito il mio armadio con vecchie pubblicità degli anni'50, spostato il letto, messo questo di qua, quello di la, appeso foto, tolte altre...insomma avevo voglia di cambiamento. Per me la bellezza esteriore si poggia anche sulla scelta della tazza da usare al mattino per il caffelatte, sul colore e il tipo di lenzuola con cui rivestire il letto...io imposto la bellezza esteriore in funzione di una interiore...lo faccio per sentirmi meglio io,non per "sentirmi parte di qualcosa". Solo ed esclusivamente per me stessa Io amo il "bello" (che è sempre relativo) per le persone che amo...quando mi sveglio prima la mattina..mi piace preprarere una buina(soprattutto) e bella colazione per le mie coinquiline, scendo a prendere le brioches, le dispongo su un piatto, metto le tazze più belle, magari spargo sul tavolo dei fiori finti, scrivo bigliettini del buon risveglio...questo è per me la bellezza esteriore che non è altro,nel mio caso, che un riflesso di come sono dentro. Ma il dilemma dell'uovo è esattamente quello che tu hai spiegato ed esposto a noi con tanta chiarezza, dolcezza e serietà... ...io la cioccolata e anche se la confezione fosse dorata e cangiante,ma la qualità è pessima e deludente...la carta dorata perde ogni suo valore e bellezza. non vorrei adesso scadervi in mielismi eccessivi,ma mi sembra al quanto indicato un brevissimo pezzo di una canzone di Carmen Consoli che dice... "non hai mai sentito dire, che la bellezza delle cose ama nascondersi". Questa frase io la interpreto cos'...esempio:l'uovo di pasqua,la sua bellezza sta nella qualità della cioccolata,ma sotto al suo involucro sgargiante, colorato e attraente la qualità viene annientata... Anais
 
 
poeti76
poeti76 il 14/09/05 alle 00:35 via WEB
Abbellire intorno e crearsi un ambiente confortevole non è essere schiavi dell'apparire ma solo un modo per non pensare ai problemi e per sfogarsi liberando positivamente la propria creatività. Quella che tu definisci bellezza esteriore è in realtà un sanissimo e piacevole senso dell'estetico. E' un'altra cosa. O meglio forse è sempre esteriorità ma nella sua accezione migliore. Come dici giustamente, é quel senso del bello che viene dal buono interno. Speriamo di non perdere mai di vista la qualità del cioccolato. L'involucro è la ciliegina sulla torta. Gentilissima per i complimenti.;o))) grazie Anais. Ciao
 
Germana04
Germana04 il 14/09/05 alle 01:30 via WEB
non c'è nulla da commentare, solo riflettere.... Simo è sempre bello leggerti.. un bacio... anche due...facciamo tre.. sm@cketeeeeeeee notte serena cucciolo
 
 
poeti76
poeti76 il 14/09/05 alle 01:42 via WEB
Allora riflettiamo tutti insieme. Ti ringrazio tanto.;o))) Baci baci
 
violavita
violavita il 14/09/05 alle 09:46 via WEB
... eppure, se penso alle uova scartate, perchè ho l'impressione che la maggior parte di esse fossero tutte estremamente belle esteticamente, gradevoli come qualità di cioccolato e anche con una sorpresa speciale all'interno? Buona giornata
 
 
poeti76
poeti76 il 14/09/05 alle 12:49 via WEB
Questo credo che succede perchè ti rimane in mente la bontà del cioccolato e la sensazione di festa e giocosità che lascia l'uovo.;o) Quando ci piace il dentro,l'esterno ci appare più bello. Grazie Viola. Un bacio
 
tafkap
tafkap il 15/09/05 alle 19:40 via WEB
1)Uovo: sarà anche bella la carta, fa casino, la fai in 1000 pezzi, spacchi l'uovo, prendi il gioco, mangi un pezzo di cioccolato via l'altro.2)Giochi:se li cerchi i trenini e le bambole li trovi ancora, sono i genitori che cercano la tecnologia. I bambini, se li guardi mentre giocano, inventano anche con la tecnolgia, e noi adulti siamo nella m...a vedendo ciò che fanno: ma se andiamo indietro coi tempi, lo erano i nostri genitori.3)Ieri e oggi: sia ieri come oggi cercavamo qualcosa per restare fuori dal gruppo, o dalla massa, per farci vedere. Solo cha a quei tempi bastava poco, ora ci vuole ben altro uahuahauhauha. Io non appaio ma sono, hehehe, gli altri ci vedano ciò che meglio credono. Ourvoire (si dice così?)
 
 
poeti76
poeti76 il 17/09/05 alle 14:15 via WEB
Si è giusto che nell'uovo ci sia tutto: carta, cioccolata e sorpresa. So che si trovano i giochi di una volta ma penso che anche i figli vogliano la tecnologia e forse è anche logico che sia così. E' verissimo che l'adulto rimane stupito sempre in qualunque epoca nel veder giocare il figlio. Dicevo solo che forse i giochi di una volta erano più creativi, quelli di oggi sono più istintivi. Ciò non toglie che sono utili e anche a me piace la tecnologia. In effetti sempre si è cercato un modo per uscire dagli schemi. L'importante è essere se stessi senza pensare agli altri. Si scrive "au revoir". Grazie taf. Ciao
 
robertmerivel
robertmerivel il 15/09/05 alle 20:28 via WEB
beh poe... la risposta spontanea alla domanda: stiamo andando verso un mondo in cui vale l'apparire e nn l'essere è no... infatti nn ci stiamo arrivando, ci siamo già arrivati... quel che mi fa senso è un'altra cosa però... il fatto che a dire queste cose nn son che sempre i soliti pochi emarginati, nn fraintendermi, ma tutte queste belle parole le dicon tutti, a crederlo sono in pochi... io ti conosco è son sicuro che le tue parole son sindere e ti vengono dal cuore come tutto ciò che scrivi. questo è un argomento spinoso, molti ne fanno l'arma con la quale combattere la bellezza, come i belli fanno dell'apparire solitamente la loro arma migliore... vorrei continuare ma devo andare, ti saluto, ciao ciao
 
 
poeti76
poeti76 il 17/09/05 alle 14:18 via WEB
Si penso che hai ragione. Siamo già in un mondo in cui vale l'apparire. In effetti, mi rendo conto che sono belle parole a cui poi molti non fanno seguire i fatti. Allora resta da stabilire se a molti piace questa situazione. A me non tanto e come dici giustamente tu credo più nell'essere. E' normale che ognuno usa le armi che vuole. Grazie Rob. Ciao
 
Witch_7
Witch_7 il 16/09/05 alle 18:43 via WEB
Eheh Simò.... Sicuramente sono tra le pochissime persone rimaste nel nostro Universo che non basa le proprie scelte sull' esteriorità di colei o di colui che mi sta di fronte, o accanto.... O di quello che è il primo impatto!!! E poi il detto è conosciutissimo no? "Non tutto quel che luccica è oro".... miseria quanto è varo! Sarà frase fatta, detta e ridetta.... o fritta e rifritta!!Ma è dannatamente vera!!! E sfortunatamente, delle volte, anche ciò che la tua stessa pelle ti suggerisce è sbagliato!! Spero solo che crescendo non diventerò una di quelle persone che ... "No firma, no vita".... Fanatici... e sciocchi!! Grazie per il tuo splendido bloooooooog!!
 
 
poeti76
poeti76 il 16/09/05 alle 19:25 via WEB
Sono contento che sei una delle poche persone che non si basa sull'esteriorità. Anch'io sono come te. Il detto dell'oro sarà banale ma ci fa capire quanto conto l'essere. Non bisogna mai fidarsi troppo delle apparenze. Grazie a te. Ciaoooooooo
 
nau1981
nau1981 il 17/09/05 alle 10:28 via WEB
Buongiorno Simo! Che dire, ne abbiamo parlato e ti ho detto che per me ciò che conta è l'essere più che l'apparire, lo ribadisco qui, ma ci aggiungo che spesso il modo in cui si evolverà un rapporto con una persona (parlo di qualsiasi tipo di rapporto) dipende molto dal primo "impatto". Si tratta di ciò che in psicologia sociale è chiamato "effetto primacy". Da un esperimento svolto da Solomon Asch nel 1946 venne fuori che le informazioni acquisite per prime tendono ad assumere un valore maggiore sul giudizio finale rispetto ad informazioni acquisite successivamente. Si tratta di studi effettuati nell'ambito della psicologia cognitiva che dimostrano come le informazioni acquisite per prime possano influenzare quelle successive. L'esperienza personale mi ha portato a verificare questo effetto. Buona parte dell'esito degli esami all'università me la sono giocata alla risposta data alla prima domanda del prof. Se alla prima domanda rispondi bene e dai una buona impressione, praticamente l'esame è già nelle tue mani, a prescindere dal resto dell'esame e dal voto...mentre se alla prima dmanda si fa cilecca, quasi sempre l'esame finisce male anche se si risponde benissimo alle domande successive. E' solo un banale esempio che dimostri quanto cmq a volte sia necessario o importante dare una buona impressione e quanto contino purtroppo, le apparenze, in certi ambiti perlomeno. Per quanto riguarda le amicizie, o altri tipi di relazioni interpersonali, personalmente mi sforzo sempre di cercare di capire cosa ci sia dietro ciò che le persone mi "mostrano" di sè. Le uova confezionate in modo troppo festoso non mi piacciono, allora cerco di scartarle il prima possibile per assaporarne il contenuto (ammesso che lo trovi di mio gradimento); alcune uova poi, sono chiuse così bene che si fa una fatica enorme a togliere l'anelletto di ferro che c'è intorno alla carta, proprio in cima all'uovo, ma una volta che si riesce a scartarlo, con pazienza e caparbietà, si scopre che nascondevano del cioccolato dal sapore inimitabile e raro... (queste sono le uova/persone che adoro di più). E' così bello riuscire ad andare oltre la confezione dietro cui si nascondono le persone... Adesso mi fermo, perchè devo studiare e perchè sennò sto commento diventa più lungo del post eheh. Un bacio e buona giornata Simo, Mari.
 
 
poeti76
poeti76 il 17/09/05 alle 14:11 via WEB
Verissimo l'esempio della psicologia cognitiva. Purtroppo il primo impatto gioca sempre un ruolo importante nell'acquisizione di informazioni. Le si notano nella vita di ogni giorno queste situazioni. Credo però che un essere umano intelligente sia colui che non si ferma al primo impatto ma cerca (pur essendo ovviamente influenzato dalla prima impressione) di elaborare le informazioni ricevute miscelandole con la conoscenza successiva dell'individuo e con una buona dose di visione del cuore (lo chiamerei "reasonable effect"). Per dirla in breve, il tuo esempio è perfetto. Anche se a volte c'è una confezione che non ci piace o è dura da aprire, è sempre giusto aspettare di vedere il contenuto. La difficoltà sta proprio in questo "andare oltre" le apparenze. Non è facile scrollarsi di dosso l'effetto primacy. Chi riesce o prova a non soffermarsi sul primo impatto, potrà dire di credere nell'essere e di apprezzare realmente la conoscenza delle persone. Grazie Mari. Un bacio e buono studio
 
emmaladolce
emmaladolce il 17/09/05 alle 23:58 via WEB
Essere ed apparire.....che parole interessanti mi hai concesso di leggere!Buona notet.
 
 
poeti76
poeti76 il 18/09/05 alle 01:33 via WEB
Sono parole su cui riflettere sempre. Grazie per il messaggio.;o) notte
 
pinkettina127
pinkettina127 il 19/09/05 alle 13:03 via WEB
..... un blog sempre più profondo,,, ti lascio un bacino volante poe,,,, smaaaaaack
 
 
poeti76
poeti76 il 19/09/05 alle 13:14 via WEB
Un blog profondo come l'uovo di cioccolato?;o))) grazie per dirmi sempre cose belle sul blog. Un bacio
 
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Un blog di: poeti76
Data di creazione: 21/08/2005
 

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