EREMO MISANTROPO
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Il vagabondo delle stelle - J.London
Post n°994 pubblicato il 24 Novembre 2014 da Pitagora_Stonato
Su questa spendida terra io continuerò a muovere i miei passi, sì, e lo farò mille e mille volte, nella piena integrità del mio corpo, come principe e come contadino, come sapiente e come analfabeta, ora assiso in alto, ora gemente sotto la ruota
** Giunto alla fine dei miei giorni, se rivado con la memoria a tutto quanto ho appreso della vita, mi vedo costretto a dire che gli animi forti non sono mai docili.
** Appresi allora che esiste una qualche legge di compensazione, nell senso che più ci si indebolisce, più si diventa insnsibili al dolore: si viene feriti di meno perché c'è meno da ferire. Un uomo fiaccato nel corpo si indebolisce con maggiore lentezza.
** Chi nulla ha può dispensare a piene mani.
** ... imparai l'eterna lezione che si apprende in ogni vita, che la donna è sempre donna, che nei momenti decisivi della vita una donna non ragiona, sente; che il suo estremo rifugio, quello che la spinge all'azione, è il cuore, non la testa.
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