EREMO MISANTROPO
se non avete nulla da aggiungere astenetevi. Grazie
Messaggi di Luglio 2015
su Iris in prima serata
" Le onde del destino" di Lars Von Trier
Un bellissimo film d'Amore
|
Post n°887 pubblicato il 02 Settembre 2014 da Pitagora_Stonato
E poi ci siamo addormentati, Orsetta, e a mattino inoltrato continuavi a dormire e solo a me è stato concesso di vedere la ' fine della notte nell'area di sosta, il sole radente che trasformava la capote di Fafner in una cupola arancione, scivolava fra le tendine laterali per infilarsi nel letto insieme a noi, per iniziare a giocare con i tuoi capelli, con il tuo seno, le tue ciglia che sembrano sempre di piú, sembrano sempre molte di piú quando dormi. Anch'io ho giocato a quest'ultimo gioco prima delle arance e del caffè e dell'acqua fresca, un gioco che viene dall'infanzia e che è nascondersi sotto le lenzuola, scomparire in quelle acque dall'aria spessa e poi, di schiena, piegare a poco a poco le gambe sollevando le lenzuola con le ginocchia per fare una tenda, e dentro la tenda stabilire il regno e giocare li pensando che il mondo sia soltanto quello, che fuori dalla tenda non ci sia niente, che il regno sia solamente il regno e che si sta bene nel regno e non c'è bisogno d'altro. Dormivi dandomi la schiena, ma quando dico che mi davi la schiena sto dicendo molto piú di un semplice modo di dire, perché la tua schiena si bagnava nel luccichio di acquario nato dal sole che si infiltrava nel lenzuolo diventato cupola traslucida, un lenzuolo di fini raggi verdi, gialli, blu e rossi che finivano in un pulviscolo di luce, oro fluttuante in cui il tuo corpo incideva il suo oro piú scuro, bronzo e mercurio, zone d'ombra blu, pozzè e valli. Mai ti avevo desiderato tanto, mai la luce aveva indugiato tanto sulla tua pelle. Eri Lilith, eri Afrodite, dalla notte dell'area di sosta rinascevi al sole come i mormorii esterni che aumentavano, i motori che ruggivano uno dietro l'altro, il rumore dell'autostrada che aumentava con il flusso riavviato dopo il sonno da ogni area di sosta. Ti ho guardata tanto, sapendo che ti saresti svegliata spaesata e stupita come sempre, che non avresti capito niente, né la tenda segreta né il mio modo di guardarti, e che insieme avremmo iniziato come sempre il nuovo giorno, sorridendoci e « succo d'arancia! », guardandoci e « caffè, caffè, montagne di caffè! »
Da " Gli autonauti della cosmostrada - ovvero un viaggio atemporale Parigi-Marsiglia" Cortàzar/ Dunlop |
In prima serata su italia 1
oppure su rai tre, sembra molto carino
|
Nordafricani, insomma, o maghrebini, dipende. Il biondino si domandava sempre come chiamarli per non passare per razzista. Lui era Frontalmente Nazionale e non lo nascondeva. Ma appunto per questo, non voleva sentirsi dire che lo era perché razzista. No, no, come aveva imparato tanto tempo fa in grammatica, non si trattava di un rapporto di causa, ma di conseguenza. Era Frontalmente Nazionale, il biondino, cosicché aveva avuto modo di riflettere oggettivamente sui pericoli dell’immigrazione selvaggia ed era giunto alla ragionevole conclusione che bisognava sbatterli fuori subito, quei selvaggi, primo per la purezza della razza francese, secondo la disoccupazione, e poi per il discorso pubblica sicurezza. (quando si hanno tante buone ragioni per avere un’opinione giusta, non bisogna lasciarsela macchiare da accuse di razzismo)
|
Ultima Thule
Post n°794 pubblicato il 20 Giugno 2014 da Pitagora_Stonato
Tag: aforismi, FriedrichNietzsche, Nietzsche
11 - Un aforisma che sia ben colato dentro il suo stampo, ben “coniato”, non lo si può di certo “decifrare” alla semplice lettura; da quel momento, piuttosto, deve iniziare la sua interpretazione, per la quale bisogna conoscere l’arte di interpretare
Ps. Altrimenti il senso è tutto ma pure il suo contrario
|
Post n°1204 pubblicato il 08 Luglio 2015 da Pitagora_Stonato
|
«Tu ti prendi troppo sul serio» disse lentamente. «Ti ritieni decisamente troppo importante. Devi cambiare! Ti senti così dannatamente importante che pensi di essere giustificato a irritarti per qualsiasi sciocchezza. Ti senti così dannatamente importante che puoi permetterti di andartene se le cose non vanno nel verso giusto. Suppongo che pensi di dimostrare che hai carattere. Non ha senso. Tu sei debole, e presuntuoso!»
|
"Talk Show" di Luca Doninelli - Romanzo (più o meno)
Secondo spot |
su italia 5 in prima serata
oppure
su Iris in prima serata
|
Inviato da: cassetta2
il 17/07/2021 alle 18:53
Inviato da: cassetta2
il 24/04/2020 alle 08:47
Inviato da: arw3n63
il 14/09/2018 alle 19:08
Inviato da: Pitagora_Stonato
il 07/09/2018 alle 13:31
Inviato da: arw3n63
il 30/08/2018 alle 15:56