Un blog creato da erotica_2007 il 26/07/2007

SESSO E VOLENTIERI

una donna si scopre...

 
 
 
 
 
 

NON PERDERMI DI VISTA

Aggiornati e visitami....
 
 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 

TAG

 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

FACEBOOK

 
 
 
 
 
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 21
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

PASSA IL TEMPO...

Post n°18 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da erotica_2007

L'inferno interiore, scatenatosi dopo aver saputo del tradimento di Giulio, non ebbe a placarsi nemmeno dopo la mia vendetta... continuavo a star male e a non far nulla per cambiare le cose...

Era come se, dentro me, percepissi la sensazione di non poter fare nulla visto che oramai ero una ragazza perduta (la verginità era un valore che non potevo più offrire a nessun altro!) ma, a parte questo, nonostante l'umiliazione subita, continuavo ad amare Giulio ed avevo una paura fottuta di reinventarmi una vita senza lui... le mie giornate era a scadenza fissa, facevo sempre le stesse cose e temevo l'ignoto...

Non vidi più Aldo e tornai a condurre la vita di prima ma, in cuor mio, era tutto cambiato...

Tornai a ripensare a Tony, a quanto era stato dolce con me e a quanto mi aveva amata... qualche tempo dopo che l'avevo lasciato avevo saputo che era partito per trovar lavoro negli USA e una volta attraverso la sorella mi aveva mandato dei saluti: mi aveva sconvolto, ricordo che ero arrossita e speravo che la sorella non se ne fosse accorta... gli volevo sempre un gran bene anche se non c'eravamo mai più incontrati.

Poi era ritornato, lo vedevo gironzolare con un'auto nuova che, sicuramente, era frutto di quell'anno di lavoro fuori... immaginavo che i suoi "giri" con l'auto quando scendevo dall'autobus tornando da scuola con delle mie compagne fossero destinati a una persona che era con me ed era libera ma, amara sorpresa, quando ne parlai con Mary, mia amica d'infanzia che aveva vissuto insieme a me tutta la storia e che mi conosceva come le sue tasche, sentii rispondermi "Ancora non l'hai capito? Lui ha voglia di vedere te, é ancora innamorato di te.. me ne ha parlato tempo fa, gli ho detto di rassegnarsi visto che tu ami Giulio e lui ha deciso di amarti così, in silenzio... hai ricevuto delle telefonate anonime in questi giorni, vero? Beh, é Tony! Mi ha detto che gli basta anche solo sentirti rispondere, non vuole assolutamente interferire nella tua vita ma ogni tanto vuol sentirti"

Piansi quel giorno, gli avevo fatto tanto male e Tony continuava ad amarmi... così, qualche giorno dopo, parlai a Mary e le dissi di riferire a Tony che volevo parlargli... sentivo il dovere di far qualcosa per aiutarlo a venir fuori da quella strada senza uscita che aveva imboccato, forse se non gli avessi lasciato più speranze si sarebbe rassegnato... così le dissi di riferirgli che poteva chiamarmi...

Tony chiamò...

"Ciao, come stai?"

"Sto bene, grazie, e tu?"

"Diciamo che adesso sto bene anch'io..."

"Ascoltami Tony... per caso ho saputo di te, del tuo interesse verso me... non potevo immaginare che le tue attenzioni fossero rivolte ancora a me dopo tutto questo tempo e ho voluto parlarti per dirti che non è giusto, che devi voltare pagina... io ormai ho la mia vita, lo sai, sono fidanzata con Giulio..."

"So qual è la tua vita adesso, ma che ci posso fare?"

"Tony... forse hai idealizzato un po'  troppo la nostra storia, non credi? Magari sei portato a ripensare a tutte le cose belle che abbiamo vissuto ma dovresti ricordare anche quanto sono stata stronza e quanto ti ho fatto soffrire per almeno cominciare a dimenticarmi... Io ti ho trattato male! Non scordarlo!"

"Senti, non me ne frega nulla... io... io ti amo!"

"Ma io no!" dissi bruscamente di proposito per scuoterlo " Tony...io amo Giulio, fattene una ragione... tu meriti di meglio perché si una persona speciale e buona... io ti voglio bene ma non basta e tu, adesso, dovrai promettermi che proverai di tutto per chiudere con questa storia e guardarti intorno..."

"Ci proverò"

"Promettimelo, Tony..."

"Ok, te lo prometto..." sentii pronunciargli a denti stretti... avvertii che aveva un nodo alla gola, l'avevo anch'io, così decisi di pore fine a quel supplizio

"Tony, ti auguro buona fortuna, spero tu possa avere nella vita la felicità che meriti, e ne meriti tanta, credimi... mi ha fatto piacere risentirti..."

"E' stato molto bello anche per me risentirti... anche se non è andata come avrei voluto..."

"Ciao Tony... mi raccomando... ricorda la promessa..."

"Ok... e tu ricorda che se avessi bisogno di me, in qualsiasi momento della tua vita, io ci sarò... e... che ti amo...."

"Tony!"

"Ok... ok... ciao..."

"Ciao"

Quanto avevo pianto subito dopo... non era giusto che Tony soffrisse, non era giusto... imparai a pregare per lui affinché potesse dimenticarmi e non soffrire più e dentro me conservai il ricordo di quell'amore straziante...

Quando cominciai a soffrire io per il tradimento di Giulio inevitabilmente il ricordo di Tony e del suo amore incondizionato per me riemerse... spesso ricordavo quella telefonata avvenuta anni prima e pensavo che forse era giusto che soffrissi anch'io per scontare la colpa di averlo fatto soffrire tanto..

Qualche mese dopo quelle parole erano diventate per me un tormentone "... in qualunque momento, se avessi bisogno, io ci sarò..."

Potevo parlarne a Tony, sì... potevo chiamarlo, dirgli di incontrarmi lontano da casa adesso che mi muovevo con maggiore libertà, raccontargli cosa mi stava succedendo... forse mi avrebbe aiutata a superre il momento o a prendere una decisione... ma come fare? E se avesse risposto qualcun altro al telefono? E se l'avessi sconvolto ancora? No, forse sarebbe stato meglio evitare... o no?

Ero indecisa, mille dubbi assalivano la mia mente... non volevo fargli del male ma non potevo parlare a nessuno del mio tormento interiore.. così decisi di affidare tutto al destino e un giorno feci una scommessa con me stessa: avrei chiamato e se mi avesse risposto lui quello sarebbe stato il segno che avevo fatto la scelta giusta altrimenti... altrimenti avrei rinunciato...

Composi quel numero con le mani sudate e tremanti, il cuore che batteva impazzito...

"Pronto... pronto... ma chi parla?"

No, non era Tony...

 
 
 

DELUSIONE...

Post n°17 pubblicato il 24 Febbraio 2008 da erotica_2007

Il rapporto con Giulio, stabile da anni, cominciò a vacillare il giorno in cui, quasi per gioco, cominciai a porgli delle domande circa la sua fedeltà...

Non potevo avere il controllo su di lui, era molto libero di muoversi e un giorno, per caso, mentre eravamo a casa sua scoprii, aprendo insieme un cassetto della sua scrivania, che conservava le foto della ragazza che aveva avuto prima di me; mi sentii ferita, mi aspettavo che dopo la scoperta le strappasse per non lasciare adito a dubbi e invece le ripose lì dov'erano..

Quando gli chiesi a bruciapelo se mi avesse mai tradita lo percepii tentennante, allora cominciò il mio interrogatorio falsamente camuffato da indifferenza e con la promessa che qualsiasi cosa fosse accaduta avrei saputo perdonarlo...

Così venne fuori il racconto di un'avventura che si era concesso perché una ragazza, che l'aveva casualmente conosciuto a casa di parenti suoi, aveva cominciato a lusingarlo con le sue attenzioni... come promesso gli dissi che aveva fatto bene a parlarmene e lo perdonai...a parole...

Cominciò un tormento interiore senza uguali: ovunque andassi, entrando in un bar, in qualsiasi posto pubblico, prendendo un autobus, mi ritrovavo a osservare ogni ragazza presente e a chiedermi: "potrebbe essere lei quella con cui mi ha tradita!"

Non lo lasciai, mentre avrei dovuto farlo, ma presa dalla rabbia mi scattò la reazione di vendetta: mi aveva tradita? Bene... sarebbe stato ripagato con la stessa moneta!

Fu così che, alla prima occasione, mi concessi un'avventura!

Era primavera e quel giorno, all'università, uno sciopero del personale ci aveva lasciati fuori... stavo con due colleghe che all'improvviso salutarono un ragazzo molto carino e me lo presentarono..mai, prima di allora, mi ero permessa di dare eccessiva confidenza a un ragazzo, la mia onestà non me l'aveva mai permesso, ma quel giorno non mollai Aldo, così si chiamava, e quando decidemmo di andar via presi l'autobus con lui per accompagnarlo in centro dove avrebbe dovuto acquistare le corde per la sua racchetta da tennis...

Giulio faceva il militare in quel periodo e io, lontana dal mio quartiere e giustificata dal fatto di essere a lezione, potevo muovermi senza problemi...

Mi chiese di rivederci nel pomeriggio e io accettai.

Ci incontrammo in un giardino pubblico, passeggiammo un po', parlammo tanto, poi ci sedemmo su una panchina... lì Aldo mi baciò con ardore e io lo lasciai fare... "ecco" pensavo "non sono da buttar via... è bastato un niente e anch'io ho potuto avere le attenzioni di qualcuno..."

Decisi che non sarebbe finita lì, a quel punto anch'io avrei avuto il mio momento di evasione...

Con Aldo ci vedemmo qualche giorno dopo, mi chiese di accompagnarlo ad acquistare un golfino e di aiutarlo nella scelta... andai con lui... poi mi propose di passare da casa sua per posarlo...scusa banale ma andai...

Entrammo in soggiorno, Aldo preparò un caffé e si sedette accanto a me... mi parlava della sua ex ragazza e della sofferenza che aveva lasciato in lui, io gli parlai ancora della mia situazione di sofferenza con Giulio: non gli avevo nascosto di essere fidanzata e di aver subito un tradimento che mi portava a sentirmi umiliata...

Il caffè era pronto, ce lo versammo e sorseggiammo...continuava il mio racconto e, a un certo punto, mi vennero i lucciconi agli occhi... Aldo mi accarezzò e mi abbracciò per consolarmi, io mi aggrappai a quell'abbraccio con la disperazione nel cuore, piansi... lui asciugò le mie lacrime e mi baciò... poi continuò ad accarezzarmi dolcemente, dolcemente... quindi mi prese per le mani costringendomi ad abbandonare la sedia e a passare nella stanza accanto dove c'era un letto... le sue carezze si fecero sempre più audaci e io lo lasciai fare, non mollava le mie labbra, mi accarezzava....

Cominciò a spogliarmi e a denudarsi anche lui... strane sensazioni mi avvolgevano, mi sentivo fuori posto, non provavo nulla di esaltante tranne la rabbia per quello che mi aveva fatto Giulio mista alla gioia di poter rendergli pan per focaccia ...

Dopo aver baciato il mio corpo nudo mi penetrò e cominciò a muoversi dentro me ritmicamente, mi sentivo eccitata, cercavo di capire cosa in realtà provassi e percepivo il nulla... lo sentivo ansimare, lo vedevo sempre più rosso in viso finchè non esplose sulla mia pancia senza che io avessi un minimo accenno di piacere... scoprii così che il mio piacere non dipendeva dalla durata del rapporto, visto che Aldo era stato più resistente di Giulio, e mi chiesi se avrei mai potuto raggiungere l'orgasmo a quel modo...

L'esperienza con Aldo mi lasciò l'amaro in bocca e fece nascere in me un profondo senso di colpa: per vendicarmi di Giulio mi ero comportata da poco di buono!

Contemporaneamente provavo un senso di rivincita nei confronti di Giulio: eravamo pari adesso, forse avrei potuto passare oltre...

 
 
 

IL PUNTO G: QUESTO SCONOSCIUTO!

Post n°16 pubblicato il 20 Febbraio 2008 da erotica_2007

cronache/medicinatrovatopuntognelladonna
ricercaitaliana.html?pg=2
Medicina/ Fotografato il famoso punto G nelle donne.
La scoperta di un italiano
Mercoledí 20.02.2008 19:15

Si torna a parlare del famosissimo "punto G", l'area della

vagina che sarebbe fondamentale per l'orgasmo femminile.

Il professor Emmanuele Jannini Docente di Sessuologia Medica,

dell'università de L'Aquila, lo ha fotografato in un gruppo di

donne individuandolo in un piccolo ispessimento della parete

che divide   la vagina dall'uretra. Le donne che hanno questo

 particolare anatomico sarebbero quindi quelle che possono

avere il cosiddetto "orgasmo vaginale". Jannini ha osservato

questa piccola area su un campione di donne attraverso un

semplice strumento di uso routinario nella diagnostica ginecologica,

 l'ecografia transvaginale.  Il suo studio è stato pubblicato su

una delle riviste mondiali più prestigiose nel campo della

sessuologia, il Journal of Sexual Medicine.

La ricerca è stata eseguita "chiedendo a un gruppo

di giovani se avessero o meno orgasmi vaginali

- racconta Jannini - e osservandone l'anatomia

 della vagina con l'ecografia transvaginale".

 Nove donne avevano dichiarato di avere orgasmi

vaginali, 11 no.

Nelle prime si riscontra una conformazione più ispessita

della parete tra uretra e vagina, spiega Jannini, fatta di

corpi cavernosi (come quelli del pene) della parte interna

del clitoride, ghiandole (i "resti evolutivì" della ghiandola

 prostatica), terminazioni nervose che usano il meccanismo

 biochimico dell'eccitazione maschile".

"Ci siamo fatti dirigere per la prima volta dalla donna alla

 ricerca del punto G», aggiunge l'esperto raccontando una

curiosità del lavoro: una ragazza che aveva detto di non

avere orgasmi vaginali, presentava invece l'ispesimento e

dopo lo studio ha compreso di poterne avere, a conferma

della tesi di Jannini.

"Nessuno prima d'ora aveva usato l'ecografia per indagare

questo aspetto ancora così poco conosciuto dell'anatomia

femminile - fa notare Jannini - e questo la dice lunga sul

 ritardo culturale sulla sessualità femminile. Sul punto G

abbiamo preferito un dibattito fatto di opinioni e non di

scienza, io stesso ho tenuto per due anni i miei risultati

nel cassetto prima di pubblicarli". Della stessa opinione

la Simonelli che però sottolinea: "La direzione da prendere

per approfondire e confermare questi dati è un attento

esame istologico sulla natura cellulare di questa zona".

L'equipe di Jannini in parte lo sta già facendo con alcune

 indagini sull'effetto del testosterone, da sempre associato

anche nelle donne a maggior desiderio sessuale,

sull'anatomia di questa struttura".

Scusate se ho copiato quest'articolo ma mi è sembrato

estremamente importante citarlo, anche perché credo

che abbia a che fare oltre che con la mia sessualità, 

anche con quella di moltissime altre donne.

 
 
 

...E LE ALTRE...

Post n°15 pubblicato il 16 Febbraio 2008 da erotica_2007

Forse persi la verginità totalmente la terza volta che finimmo insieme in un letto, dopo quella non sentii più bruciore nelle ore seguenti il rapporto, né trovai più tracce di sangue negli slip...

Cominciai allora ad attendere che quei momenti diventassero qualcosa di esaltante ma, come sempre, la delusione era l'unica sensazione che ero capace di raccogliere al termine di ogni nostro incontro: mi rendevo conto che Giulio non aveva la più pallida idea di cosa potesse attivare in una donna l'orgasmo, era tutto proteso ad adoperarsi per raggiungere il suo piacere, a verificare la sua "potenza" che poi si esauriva nell'arco di pochi minuti, pensando che bastasse penetrarmi per rendermi felice...

In poche parole verificai quanto egoismo potesse racchiudersi nell'animo maschile mentre io, per la mia parte, mi sentivo felice di farlo godere e non lasciavo che potesse intravedere la mia delusione; oltre tutto mi sentivo appagata delle attenzioni che mi regalava, anche se queste avevano una minima durata.

Ricordo che i primi anni si faceva all'amore sempre nella medesima posizione, quella tradizionale (solo anni dopo seppi che aveva un nome e che era la posizione del missionario) e non avevo nessuno a cui confidare i miei pensieri, le mie perplessità, i miei dubbi: era assolutamente impensabile che potessi raccontare alle miei amiche la mia esperienza, mi sentivo già una poco di buono per conto mio, figuriamoci se avessi potuto rendere pubblica la mia situazione di ragazza non più vergine!

Immaginavo anche che qualcuna delle mie amiche, specie quelle che avevano un rapporto stabile di anni con un ragazzo, avesse anche lei sperimentato come me cosa fosse un rapporto completo, ma nessuna di noi aveva il coraggio di parlarne apertamente.

Giulio, dopo che mi ero concessa a lui, cominciò a dettar legge: aveva il coltello dalla parte del manico adesso, poteva vantarsi di avercela fatta a farmi cedere e questo gli consentiva di poter spadroneggiare trattandomi, a volte, con superficialità.

Ci eravamo fidanzati ufficialmente dopo qualche anno ma questo non aveva rappresentato per noi la possibilità di maggiori spazi e maggior tempo per condividere la nostra esperienza, tutt'altro!

Mio padre, persona molto all'antica, non mi permetteva di uscire sola con lui se non nel pomeriggio e nel rispetto di orari precisi, non potevamo, perciò, organizzarci una vita sociale con amici ma, al contrario, finimmo con l'isolarci un po' da tutti come coppia; Giulio, invece, manteneva inalterato il suo stato precedente al fidanzamento: lui era un maschio e poteva fare quello che voleva! Quindi poteva frequentare i suoi amici, non aveva dovuto rinunciare a nulla e, quando a fine settimana eravamo insieme, qualche sera poteva anche permettersi di non stare con me ad annoiarsi davanti alla tv per uscire in compagnia degli amici.

Naturalmente questo mi faceva tanto male, io desideravo stare con lui, anche un film idiota visto con lui sul divano, con la sua mano sulla spalla e qualche bacio rubato grazie alla disattenzione o all'allontanamento di mia madre dalla postazione di controllo erano per me dei momenti irrinunciabili... Giulio, invece, ci rinunciava facilmente per altro...

La nostra crescita, in campo sessuale, si arricchì di posizioni diverse col tempo: superati gli iniziali momenti di vergogna, potemmo provare a far l'amore in piedi, i ginocchio...ma ogni volta il tutto si risolveva in pochi minuti e io rimanevo perennemente insoddisfatta e costretta, in solitudine, a cercare il piacere da me nel buio della mia stanza immaginando che fosse Giulio a darmelo.

Qualche volta azzardò a toccarmi e mi eccitò, ma le sue carezze non mantenevano un ritmo costante e allontanavano da me il piacere, oppure finivano troppo presto, prima che potessi raggiungere l'apice... ma non potevo dirglielo, non potevo guidarlo, mi vergognavo troppo: cosa avrebbe pensato di me? Non potevo lasciargli pensare che avevo imparato a masturbarmi e così lasciavo che facesse tutto lui, lasciandomi andare a mugolii che potevano fargli pensare a un mio godimento: che tristezza!

 
 
 

LA PRIMA VOLTA

Post n°14 pubblicato il 10 Febbraio 2008 da erotica_2007

Da quasi tre anni io e Giulio stiamo insieme, tra alti e bassi... non è una relazione che mi soddisfa al 100% ma non ne ho consapevolezza, penso che le cose debbano andare così come vanno senza che io possa, in qualche modo oppormi o provando a cambiarle... la mia paura di perderlo é sempre in agguato, adesso so che mi sentivo inadeguata, che lui aveva il potere di farmi sentire "piccola" e di non meritare lui che era "troppo" per me...in realtà era esattamente il contrario ma questo l'ho capito solo molti anni dopo...

Giulio mi tiene in pugno, per tutta la settimana vivo in attesa delle sue telefonate, poi i week end, quando non gioca a calcio, li trascorriamo insieme, cerchiamo momenti nostri, si fanno sempre le stesse cose...

Ma dopo tutto questo tempo lui comincia ad avanzare altro tipo di richiesta: la fatidica "prova d'amore" incombe... sono curiosa, sento di amarlo e vorrei davvero donargli me stessa, forse in questo modo si legherà a me e non avrà motivo di cercare altre (è questa sempre la mia grande paura), così un giorno decido che sarò sua...

Si programma l'incontro a casa dei suoi, visto che sono fuori...

Ho paura...

Ricordo ancora il profondo senso di vergogna mentre mi toccava in maniera più intima, ancora con i vestiti addosso, lì, sul letto dei suoi.... ero eccitata, lo desideravo ma lo temevo al contempo... la stanza in penombra, la paura di vedere un uomo nella sua nudità, chissà se erano vere le cose di cui avevo sentito parlare...

Lui, a suo dire, era vergine, come me, inesperto...

Comincia a spogliarmi, mentre le sue labbra baciano via via scampoli di pelle che si liberano dai vestiti... per la prima volta non ho soltanto delle mani addosso ma sono nuda, davanti a un uomo, davanti al mio uomo... lui mi sfiora il seno poi sgancia il reggiseno e lo lascia cadere giù... comincia a baciarlo, lecca i capezzoli rigidi, li tocca e li lecca e io sento montare l'eccitazione sempre di più...

Quindi comincia a denudarsi... é davanti a me in slip... non oso guardarlo se non negli occhi, ho vergogna, non sta bene, non é da ragazze per bene posare gli occhi in basso... sento il suo corpo addosso al mio, l'odore della sua pelle che sa di buono...

Comincia ad armeggiare con la lampo dei miei jeans, la apre, sfila i miei pantaloni e comincia a toccarmi, ma dura poco mentre io vorrei che non smettesse, che andasse in profondità, che si soffermasse laddove ho imparato oramai da tempo a riconoscere sensazioni paradisiache...

Invece no, è frettoloso, forse impaurito più di me, teme un flop come tutti coloro che si approcciano all'intimità...almeno lo immagino....sfila i miei slip e un secondo dopo è lì pronto a penetrarmi...

Lo fa piano, poco per volta, ma io ho dolore e mi irrigidisco un po'... mi dice che, per sentito dire, quando una ragazza perde la verginità é normale che abbia dolore e che, probabilmente, non accadrà tutto in una volta... la mia eccitazione è andata a farsi friggere intanto, sono lì, in un letto sconosciuto e ostile, con qualcosa di duro tra le gambe che mi fa male... penso che se questo è "far l'amore" hanno raccontato un sacco di frottole.... io sto male ma lui ansima, io sento bruciare la mia vagina ma lui é estasiato nell'andare avanti e indietro seppur con delicatezza...a un certo punto lo sento uscire da me e vedo inondare la mia pancia da qualcosa di caldo e appiccicoso... comprendo che ha goduto... è il suo orgasmo, non il mio, non il nostro...

Subito dopo cerca dei fazzolettini con i quali ripulirsi e ripulirmi...

Resto lì, ci abbracciamo, ma la delusione è profonda... tutto qua?

Mi rivesto, é tardi e devo rientrare... ho perso la mia verginità ma non ne sono entusiasta... mi sento sporca...

 
 
 
 
 
 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

psicologiaforensefpote1giselle2006anmicupramarittimaaabbccdd4sugiremalastronza_85dolce_baby_84bodybodylikeio.doriskit87unusualmanparanoxdavveromarcomonti77
 
 
 
 
 
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 
 
 
 
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963